Ci sono attiviste, attrici e modelle che si impegnano per i diritti delle donne, ex rifugiate con storie difficili alle spalle che hanno messo la propria esperienza al servizio degli altri.
Fra le 15 donne scelte da Meghan Markle per la copertina britannica di Vogue di settembre, di cui la Duchessa di Sussex è guest director, figurano molti nomi noti e anche una grande, grandissima assente.
E proprio il nome mancante nell’elenco delle 15 Forces For Change, non a caso, ha fatto indignare i sudditi britannici, che, fomentati spesso e volentieri anche dai tabloid, notoriamente non perdono occasione per attaccare Meghan e dimostrare la sua volontà di distaccarsi completamente dalle cose che riguardano in qualsiasi modo la Royal Family.
Disponibile in digitale già a partire dal prossimo 2 agosto, il numero di settembre dell’edizione inglese della prestigiosa rivista è stato progettato dalla Duchessa assieme al caporedattore Edward Enninful e alla contributing fashion editor Grace Coddington, mentre le fotografie sono state scattate da Peter Lindbergh. L’account Instagram ufficiale di Harry e Meghan, Sussex Royal, ha annunciato la collaborazione con un post.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da The Duke and Duchess of Sussex (@sussexroyal) in data:
Siamo orgogliosi di annunciare che Sua Altezza Reale, La Duchessa del Sussex, è la Guest Editor per il numero di settembre di @BritishVogue. Negli ultimi sette mesi, la Duchessa ha curato il contenuto con Edward Enninful, caporedattore di British Vogue, per creare qualcosa che evidenziasse il potere del collettivo. Hanno chiamato il loro lavoro Forces for Change.
Per la copertina, la Duchessa ha scelto una selezione di donne di ogni estrazione sociale, ognuna delle quali ha avuto un impatto e ha alzato l’asticella per l’uguaglianza, la gentilezza, la giustizia e la mentalità aperta. Il sedicesimo spazio sulla copertina, uno specchio, è stato messo per far sì che ogni donna possa sentirsi parte di questo collettivo.
Da sempre attenta alla causa femminista, non ci si poteva aspettare che Meghan Markle scegliesse donne diverse da quelle immortalate dall’obiettivo del fotografo: donne che rappresentano, da punti di vista diversi e dall’alto di professioni estremamente differenti l’una dall’altra, l’impegno per la parità di genere, ma che incarnano anche lo spirito più profondo delle battaglie civili e sociali per i diritti umani e la salvaguardia del pianeta.
Si passa dalle attrici come Jane Fonda, che ha avuto il coraggio di parlare apertamente dello stupro subito da bambina, fino alla Primo Ministro neozelandese Jacinda Ardern, che ha “sfidato” le convenzioni presentandosi in Parlamento incinta.
E proprio quest’ultima menzione sembra non essere piaciuta affatto ai critici, che hanno visto nel nome della politica la volontà, da parte di Meghan, di politicizzare eccessivamente casa Windsor di cui, volente o nolente, fa parte.
Rob Jobson, opinionista esperto degli affari di Buckingham Palace, ha spiegato in un’intervista a Sky che Meghan deve ricordare di non essere più una celebrity, ma un membro della Royal Family inglese, perciò “Deve stare molto attenta a non essere di parte e penso che nonostante abbia fatto questa scelta per mandare un messaggio propositivo, deve stare attenta alle implicazioni politiche di queste sue scelte”.
Soprattutto alla luce della “grande esclusa” dall’elenco, che ha fatto davvero storcere il naso nel Regno Unito.
Per scoprire chi è, ma anche per sapere chi sono le altre donne scelte da Meghan, non vi resta che sfogliare la gallery.
Adut Akech, ex rifugiata e modella
Classe 1999, ha origini del Sudan. Da bambina ha vissuto con la famiglia in un campo profughi di Kakuma, al confine tra Kenya e Uganda, vivendo l’orrore della guerra, prima di riuscire a fuggire in Australia, ad Adelaide.
Voglio aiutare le persone a capire che i rifugiati sono persone normali, proprio come tutti gli altri.
Adwoa Aboah, attivista per la salute mentale e modella
Metà ghanese, metà inglese, attrice, modella, attivista e avvocato, Adwoa ha sempre parlato apertamente della depressione affrontata a inizio carriera, che l’ha portata persino a tentare il suicidio.
Essere un avvocato ha trasformato la mia vita. È così sdolcinato dirlo, ma sento davvero che questo è ciò che dovevo fare.
Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice
Scrittrice nigeriana, nel 2005 ha vinto il Commonwealth Writers’ Prize per la categoria “First Best Book” con il libro Ibisco viola; nel 2015 il Time l’ha inserita fra le 100 persone più influenti del mondo.
Dovremmo essere tutti femministi
Io vorrei che tutti cominciassimo a sognare e progettare un mondo diverso. Un mondo più giusto. Un mondo di uomini e donne più felici e più fede...
Desidero più storie di donne forti senza essere supereroine, che non hanno bisogno di essere straordinarie per essere ammirevoli.
Christy Turlington Burns, fondatrice di Every Mother Counts e modella
Era una delle top model più famose degli anni ’90, assieme a Claudia Schiffer, Naomi Campbell e Cindy Crawford.
Oggi Christy Turlington Burns ha fondato Every Mother Counts, un’organizzazione che si occupa di curare il benessere e la salute di ogni madre nel mondo. La Turlington è stata inserita tra le persone più influenti del mondo nel 2014.
Nel 2019, a 50 anni, ha sfilato a sorpresa per Marc Jacobs dopo oltre vent’anni dal suo ritiro.
Quando lavori nel settore sanitario globale, spesso la speranza quando inizi qualcosa è che a un certo punto non ci sarà più bisogno di te. Ma so che su quello per cui sto lavorando io non sarà così.
Francesca Hayward, prima ballerina del Royal Ballet
Nata in Kenya da padre inglese e madre keniota, e trasferitasi nel Sussex a 2 anni, si è unita al Royal Ballet nel 2010.
Sono molto orgogliosa del colore della mia pelle e sto ispirando persone di ogni provenienza, ma sarà fantastico se la prossima prima ballerina di razza mista o nera non dovrà sentirsi domandare nulla a proposito di questo.
Gemma Chan, attrice attivista
Ex modella e attrice di origine cinese.
Vorrei vedere un vero aumento della diversità delle persone che possono prendere decisioni nel settore.
Greta Thunberg, attivista
La sua lotta per il clima ha ormai portato l’attenzione dei media di tutto il mondo sul problema del riscaldamento globale, dell’inquinamento e della fine delle risorse del pianeta.
È Greta Thunberg la "persona dell'anno" per Time
Greta Thunberg è la persona dell'anno per Time. Con i suoi 16 anni, è la più giovane di sempre, e ha battuto una concorrenza importante, a parti...
Sono qui per cambiare il modo in cui guardiamo al clima e alla crisi ecologica, in modo che insieme possiamo esercitare pressione sulle persone al potere per cambiare le cose.
Jacinda Ardern, Primo Ministro della Nuova Zelanda
Jacinda, Primo Ministro dall’ottobre 2017, dopo essere diventata la leader del partito laburista, durante la campagna elettorale è stata al centro di una polemica sessista, quando le era stato chiesto se sarebbe stata in grado di fare sia la madre che il Premier in caso di gravidanza. Aveva risposto “È del tutto inaccettabile dire che nel 2017 le donne debbano rispondere a questa domanda. La tempistica di avere figli appartiene alle donne, non dovrebbe determinare se ottenere o meno un lavoro”.
Sono orgogliosa che siamo diventati una nazione in cui le ragazze non considerano la politica o la leadership qualcosa di straordinario.
Yara Shahidi, fondatrice di Eighteen x 18 e attrice
Giovanissima – è una classe 2000 – è un’attrice diventata famosa per il ruolo di Zoey Johnson nella sitcom Black-ish.
Ha fondato Eighteen x 18, una piattaforma virtuale mirata a risvegliare la coscienza civica delle generazioni più giovani insegnando loro l’importanza della loro partecipazione attiva.
Sinéad Burke, sostenitrice ella diversità e docente
Sinéad è tra le più importanti influencer del suo Paese, è giornalista radiofonica e fondatrice dell’Inclusive Fashion and Design Collective, destinato a finanziare i progetti di design per i disabili.
Dobbiamo costantemente chiederci quali voci non vengano ascoltate, quali prospettive non vengano prese in considerazione e assicurarci che il cambiamento avvenga con il maggior numero di intersezionalità possibile.
Salma Hayek Pinault, sostenitrice dei diritti delle donne, attrice e produttrice
Salma Hayek è famosissima, è una tra le più importanti attrici degli ultimi anni, e una grande sostenitrice della lotta alla parità salariale e, più in generale, per la parità di diritti.
"Il cervello nelle donne belle irrita gli uomini": Salma Hayek e la cultura del "macho"
Bellissima, attrice magnifica e impegnata socialmente, Salma Hayek non le manda a dire, e accusa apertamente la cultura "machista" che vorrebbe tut...
Venticinque anni fa, ho iniziato a diventare un’attivista per i diritti delle donne. Nessuno voleva parlarne. Una volta ho sentito:” ‘Non è una causa sexy’. È stata una lotta enorme. Ora, tutti sono attivisti.
Ramla Ali, ex rifugiata e pugile
Nata a Mogadiscio, si è trasferita in Inghilterra come profuga di guerra. È l’attuale campionessa nei pesi piuma della zona africana. Dal 2018 è testimonial Nike.
La boxe è sempre stata percepita come uno sport dominato dagli uomini. Tutti i capi senior delle ederazioni sono uomini. Mi piacerebbe vedere più capi femminili. Così ci saranno cambiamenti più positivi per le donne.
Laverne Cox, LGBTQIA + avvocato, attrice e produttrice
È conosciuta soprattutto per il suo ruolo nella serie televisiva Orange Is the New Black, dove interpreta la carcerata Sophia Burset, che l’ha fatta entrare nella storia come la prima persona transessuale a essere candidata a un Emmy in un ruolo d’attrice e ad apparire sulla copertina della rivista TIME. Inoltre è stata inoltre la prima transessuale a ricevere, nel 2015, una statua di cera al museo Madame Tussauds.
Sono qui per evidenziare la profonda umanità che possiedono persone transgender di ogni tipo.
Jane Fonda, attrice
Oltre che essere una grandissima attrice con cinquant’anni di carriera alle spalle, Jane Fonda è da sempre molto attenta ai diritti delle donne.
Gli attori sono come ripetitori: raccogliamo segnali da voci che hanno difficoltà a essere ascoltate e le amplifichiamo.
Jameela Jamil, sostenitrice del body positive e attrice
Attrice e conduttrice radiofonica, Jamil da anni si dichiara apertamente femminista.
Perché gli uomini possono invecchiare e diventare affascinanti e le donne no
C'è chi si oppone al foto ritocco e preferisce apparire così com'è, imperfezioni incluse. Sia per il semplice piacere di volersi mostrare in mod...
Anche la mia campagna digitale contro la cultura della dieta, Iigh, mi ha cambiata – pensavo compiaciuta che avrei aiutato tutte queste persone a riconoscere il loro valore e invece la cosa ha finito per aiutare me.
La grande assente
Meghan Markle non ha inserito, a sorpresa, la Regina Elisabetta nell’elenco delle 15 donne. E la cosa non è stata apprezzata dai sudditi.
Tra tutte le donne che Meghan Markle ha selezionato, NON ha scelto la regina. Una delle prime femministe.
Tutti potremmo imparare molto dalla regina, ma Meghan Markle non ascolta.
Questo il tenore dei commenti che, sui social, hanno accompagnato la decisione della Duchessa di Sussex di escludere la nonna del marito dalla sua lista di Forces for change.
La cover di settembre
La copertina è divisa in 16, mentre la foto centrale immortala uno specchio, a simboleggiare il cambiamento in positivo che ogni donna può portare.
Cosa ne pensi?