Moda anni '60: icone, capi, accessori e make-up

Le icone degli anni '60 I capi culto della moda femminile Gli accessori della moda anni '60 Make-up e acconciature Gallery: la moda negli anni '60

Il decennio degli anni ’60 viene simbolicamente inaugurato con l’elezione di John Fitzgerald Kennedy alla presidenza degli USA, per poi concludersi con lo sbarco sulla luna e l’indimenticabile festival di Woodstock.

Ogni evento verificatosi in questi anni ha segnato profondamente la società, gli usi e i consumi della generazione sixties. L’universo moda diventa più democratico e spinge l’acceleratore sulla necessaria conquista di una nuova identità: dalla linea sensuale e provocatoria tipica della donna degli anni ’50 si passa ad un look più androgino e pulito.

La linea a clessidra viene sostituita con quella a trapezio, meno costruita, più libera e sbarazzina. Le stampe geometriche e i colori accesi tingono ogni accessorio mentre i capi d’abbigliamento sperimentano le contaminazioni con l’arte: impossibile dimenticare la collezione “Mondrian” firmata da Yves Saint Laurent nel 1965.

Al suo fianco, dall’estro di Mary Quant nasce anche la minigonna e si affermano quelle che verranno elette icone moda anni ’60: da un lato l’eccentricità e la freschezza del nuovo look di una giovanissima Twiggy, dall’altro l’innata eleganza di Audrey Hepburn e della first lady Jackie Kennedy, che passeranno alla storia per il stile mai urlato ma sempre pacato e raffinato.

Il make-up si concentra sullo sguardo e punta tutto sugli occhi resi artificialmente grandi, mentre l’hairstyle trova nella lacca un prezioso alleato, che aiuta la cotonatura dei capelli.

Tutta colpa di Twiggy (e di Mary Quant) se le cattive ragazze indossano la minigonna

Se c'è un messaggio che una donna che indossa una minigonna lancia agli uomini (e alle altre donne) è semplicemente: "Sono una donna libera, libe...

Le icone degli anni ’60

L’invenzione più importante del decennio, la minigonna, fu un’intuizione di Mary Quant che non fu solo un’icona di stile, ma portò le tendenze della moda dell’epoca nella vita di tutti grazie al suo negozio londinese sulla King’s Road. Ebbe un ruolo decisivo in questa fase di transizione in cui la nuova generazione rivendicava più libertà ed emancipazione.

Accorciare le gonne fu un gesto di ribellione e fortemente innovativo. La prima mini venne indossata da una ragazza di 17 anni che verrà soprannominata come Twiggy: Leslie Hornby, bellezza simbolo e volto del decennio, divenne la nuova top model grazie al suo stile che stravolgeva i canoni tradizionali degli anni ’50, ma anche al caratteristico trucco sugli occhi e il taglio di capelli sbarazzino.

A fianco di queste due icone eccentriche e ribelli troviamo l’eleganza e la pacatezza di due donne che segneranno quest’epoca proprio per il loro stile e il loro modo di fare sempre raffinato. Audrey Hepburn influenzò la moda di quegli anni indossando con grazia pantaloni capri, ballerine e pezzi del guardaroba che sono passati alla storia come i grandi classici immancabili.

Nessuna first lady è mai riuscita a reggere il confronto con l’indimenticabile Jackie Onassis, proprio per la sua innata eleganza e lo stile impeccabile che l’hanno sempre contraddistinta. Gli abiti abbinati a giacchette corte, i cappelli tondi e voluminosi e gli enormi occhiali scuri che indossava sempre ispirarono tutte le donne, americane e non solo.

I capi culto della moda femminile

Il capitolo degli anni ’60 si apre con l’invenzione e l’ingresso nel mondo del capo che ha rivoluzionato per sempre sia gli outfit delle donne che la moda: la minigonna di Mary Quant che si allineava bene con la nuova tendenza della silhouette a trapezio. L’abito must have era una tunica dalle linee pulite caratterizzato da una leggera svasatura sul fondo, senza sottolineare il punto vita.

I tailleur si trasformano e diventano rigidi, geometrici e quadrati: il modello più classico è quello proposto da Chanel, composto da giacca boxy corta in vita abbinata ad un vestito intero o una gonna dritta, che sfiora il ginocchio.

Impossibile non citare il Mondrian look. Lo stilista francese Yves Saint Laurent segna la storia della moda anni ’60 con la celebre e originale collezione ispirata al dipinto di Piet Mondrian. Disegnata tra l’autunno/inverno 1965/66, questa linea si compone di sei diversi originalissimi abiti, che verranno pubblicizzati in ogni rivista di moda di quel tempo, tanto da conquistare la copertina di un numero di Vogue.

Importantissimi saranno poi i bottoni, grandi e in plastica, elemento caratteristico di questo decennio di rivoluzione. Così come gli elementi a contrasto, i profili colorati e in diversi tessuti (dalla pelliccia al vinile), si affiancano alle cuciture a vista.

Gli accessori della moda anni ’60

Con l’accorciarsi delle gonne si afferma la popolarità degli stivali, in tutte le varianti: da quelli alti fino al ginocchio allo stivaletto “beatles”, il chelsea boot, anche se il modello più iconico di questo periodo sono i “go-go boots” che, alti fino alla caviglia, vengono proposti in tantissime varianti colore, con inserti trasparenti vedo-non-vedo.

Anche i collant appaiono sulla scena, e in questi anni la tendenza li vuole coloratissimi se non addirittura stampati con la fantasia in pendant all’abito. Confinati ormai alle mise bon ton e più formali, i cappelli sono decisamente meno popolari rispetto al passato, soprattutto nella nuova generazione di giovani che si sta affermando.

In questo decennio di rivoluzione i bijoux e i gioielli sperimentano con forme nuove e originali: come gli orecchini a sfera o quelli realizzati in plastica e resina resistente.

Gli occhiali da sole diventano l’accessorio più popolare e diffuso, da sfoggiare anche in città. Nella moda anni ’60 sono popolari le montature squadrate, come il modello indossato da Audrey Hepburn nel 1961 in Colazione da Tiffany. Non mancano però le versioni più stravaganti, ispirati dalla space age, come il modello mascherina, oversize oppure con lenti di forme diverse.

Il make-up e l’hair look

Per quanto riguarda il make-up della moda anni ’60, il focus viene incentrato tutto sullo sguardo. Il fard e il rossetto rosso degli anni ’50 vengono dimenticati, perché qui i grandi protagonisti sono gli occhi: il trucco è molto intenso e artificiale, e a fianco dell’abbondante applicazione del mascara compaiono anche le ciglia finte disegnate nella rima inferiore dell’occhio, lo smokey-eyes e l’eye-liner liquido.

Le labbra sono neutre, delicate e mai troppo evidenziate. Per quanto riguarda l’hairstyle, invece, i capelli si accorciano drasticamente e seguono le linee geometriche degli abiti: compaiono quindi le frangette, i caschetti e il celebre “pixie cut“, un taglio corto e sbarazzino. L’alternativa è il raccolto cotonato, a mezzacoda, in uno chignon o in voluminose code di cavallo.

Nella gallery abbiamo selezionato per voi 15 scatti che riassumono le tendenze moda anni ’60 di quegli anni: dai personaggi iconici ai capi culto, agli accessori e l’inconfondibile make-up e hair look.

La moda degli anni '60 tra icone, capi e accessori culto, make-up e hairstyle

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Le icone degli anni '60: Mary Quant

Nata nel 1934 a Londra, è passata alla storia come colei che portò le tendenze della moda dell’epoca nella vita di tutti grazie al suo negozio londinese sulla King’s Road. L’ideazione della minigonna, degli hot-pants e dei collant colorati (solo per citare alcuni) si devono alla creatività e all’estro di Mary Quant.

Le icone degli anni '60: Twiggy

Mary Quant fece indossare la minigonna alla sua parrucchiera di 17 anni, Leslie Hornby, più conosciuta come Twiggy. Il prototipo di bellezza che segnò tutti gli anni ’50, quello delle sensuali e provocanti dive di Hollywood lasciò posto all’affermarsi di giovani ragazze dalla bellezza ancora acerba, dove Twiggy incarnò questo ideale. Nata nel 1949, l’appellativo “grissino” e “stecchino” la renderanno un’icona indimenticabile del decennio, modello rivoluzionario di una donna che non voleva sottolineare ed esporre il suo corpo ma voleva affermare la sua emancipazione e indipendenza, il punto di partenza di quello che diventerà il movimento rivoluzionario femminista in un secondo momento.

Le icone degli anni '60: Audrey Hepburn

Nel 1961 il film “Colazione da Tiffany” fece amare l’inconfondibile stile di Audrey Hepburn, caratterizzato da tubino nero e perle, anche se già nel 1954 con l’uscita di “Sabrina” aveva influenzato la moda con i pantaloni capri e le ballerine. Simbolo dell’eterna eleganza, Audrey ha segnato la moda anni ’60 non solo per la sua carriera da attrice con film passati alla storia, ma anche per il suo stile: la delicata linea di eye-liner sull’occhio e il raccolto leggermente cotonato, l’hanno resa la voce opposta rispetto all’eccentricità della Quant e di Twiggy.

Le icone degli anni '60: Jackie O'

Gli anni ’60 vengono simbolicamente inaugurati dall’elezione di John Fitzgerald Kennedy alla presidenza degli Stati Uniti, nel mese di novembre. La nuova coppia presidenziale, giovane e fresca, diventa subito un modello da copiare. Jacqueline Lee Kennedy Onassis, più nota come Jackie O’, diventerà un’icona indelebile di questo periodo affermandosi come icona che ha ispirato moltissime donne grazie al suo elegante portamento, l’eleganza e naturalmente il suo stile composto da tailleur squadrati nelle tonalità pastello, minuscoli cappellini e l’acconciatura cotonata.

Capi culto della moda femminile: la linea a trapezio

Nella moda anni ’60 gli abiti diventano svasati, senza punto vita e coloratissimi. Sono di tendenza anche le combinazioni di colori accesi e contrastanti, sia nelle fantasie che negli outfit. Le silhouette del 1950 che evidenziava e metteva in risalto le curve cede il passo a linee squadrate e geometriche che nascondono il punto vita. Gli orli si accorciano e i tacchi si abbassano.

Capi culto della moda femminile: la minigonna di Mary Quant

La moda anni ’60 porta con sé l’invenzione del capo che ha rivoluzionato per sempre i guardaroba delle donne e la moda in generale, la minigonna. Apparsa per la prima volta nel 1963, fu di incoraggiamento al nascente movimento dell’emancipazione femminile. Portabandiera di questo capo fu proprio Twiggy, a quei tempi ancora adolescente: simbolo del nuovo che avanza e di tutte quelle giovani ragazze che volevano sbarazzarsi dell’ideale di donna formosa e sensuale, mamma e confinata tra le mura di casa. Al contrario, Twiggy e la mini impersonavano un nuovo universo.

Capi culto della moda femminile: la giacca boxy di Chanel

In questo decennio di rivoluzione anche i tailleur seguono l’avvento della minigonna e si accorciano, diventando più rigidi e squadrati: il modello che segna la Maison Chanel in quegli anni è l’introduzione negli outfit quotidiani della giacca boxy, corta in vita, che viene abbinata ad un vestito intero o una gonna dritta che sfiora il ginocchio.

Capi culto della moda femminile: il Mondrian Look

Composta principalmente dalle tonalità del rosso, giallo e blu, la moda anni ’60 viene segnata dalla collezione “Mondrian” firmata Yves Saint Laurent. Progettata nel 1965, questa linea proponeva sei diversi abiti da cocktail tutti ispirati al dipinto del 1929 realizzato da Piet Mondrian, ampiamente pubblicizzati sulle riviste di moda di tutto il mondo. La consacrazione di questa collezione avvenne proprio nel 1965, quando uno dei sei modelli fu il protagonista di una copertina di Vogue.

Accessori della moda anni '60: gli occhiali da sole

Negli anni ’60 gli occhiali da sole diventano l’accessorio più popolare e diffuso. Le montature più basic e classiche, come quella cat-eye indossata da Audrey in “Colazione da Tiffany” si alternano a quelle più stravaganti ed eccentriche: lenti dalle forme diverse e ispirate alla space age.

Accessori della moda anni '60: gli stivali

Con l’accorciarsi delle gonne si afferma la popolarità degli stivali: da quelli alti fino al ginocchio ai modelli “socks”, simili ad una calza, allo stivaletto definito “beatles”, il classico chelsea boot. Il modello più iconico di questo periodo sono i go-go boots che, alti fino alla caviglia, vengono proposti in tantissime varianti colore, oppure con cut out e inserti trasparenti vedo-non-vedo.

Accessori della moda anni '60: la Jackie O' di Gucci

Una borsa da vera first lady: la Jackie O di Gucci viene ricordata nella storia per la sua innata classe e intramontabile eleganza. L’iconica hobo nasce precisamente nel 1950 con il nome di “Constance”, ma è solo con l’ingresso negli anni ’60 che la borsa verrà soprannominata Jackie O’ grazie alla passione che la first lady Jacqueline Onassis possedeva per questo l’accessorio. La raffinatezza e la pacatezza dello stile di Jackie, sempre più conosciuta, imitata e apprezzata dalle tutte le donne (non solo quelle americane) finì per influenzare la moda di quegli anni. La bag in canvas con logo di casa Gucci riprodotto su tutta la sua superficie presentava una particolare forma quasi trapezoidale ma, allo stesso tempo, arrotondata e smussata sul fondo. Nella parte frontale, inoltre, si poteva ammirare una fibbia applicata sull’inconfondibile striscia di colore verde e rosso. Nel corso degli anni questa borsa ha continuato a mantenere il suo stile, anche se ad oggi alcuni dettagli sono stati rivisitati e modernizzati.

Accessori della moda anni '60: gli orecchini a sfera

Eccentrici, originali e mai visti prima: tra gli accessori che hanno segnato la moda anni ’60 gli orecchini a forma di sfera occupano sicuramente una posizione di rilievo. Realizzati in diversi materiali, tra cui la plastica dura e la resina, vennero proposti in diverse lunghezze e tonalità.

Make-up anni '60: l'ombretto e il rossetto delicato

Il make-up della moda anni ’60 punta a sottolineare ed enfatizzare l’aspetto ancora infantile del viso. Il trucco si concentra sullo sguardo, precisamente sugli occhi che vengono resi grandi e intensi: ci si concentra sulle ciglia applicando moltissimo mascara sia sopra che sotto, e si diffonde anche l’uso di ciglia finte. Moltissime ragazze, munite di matita nera, le disegnano nella rima inferiore dell’occhio. Per quanto riguarda gli ombretti, invece, le tonalità più utilizzate sono quelle pastello che variano dal verde, al rosa al celeste. I rossetti preferiti sono le tonalità nude, talvolta anche molto chiare, dall’albicocca fino al cipria.

Make-up anni '60: l'eye-liner di Audrey

A fianco di make-up eccentrici e artificiali c’è anche spazio però per un filone delicato e romantico. L’eye-liner con la finitura esterna che termina verso l’alto sarà la firma del trucco adottato dalla Hepburn. Anche qui le labbra sono neutre, delicate e assolutamente naturali.

Hair look anni '60: il raccolto cotonato

Per quanto riguarda i capelli la parola d’ordine del decennio è volume, e la lacca è un alleato immancabile. La cotonatura diventa un must specialmente nel raccolto, come quello sfoggiato da Brigitte Bardot con la mezza coda o lo chignon di Audrey Hepburn. Si affiancano a questi lo sbarazzino “pixie cut” e il caschetto con la frangia.