"Anche se sono disabile sono sempre una donna, una donna sexy"
Nila ha pubblicato alcune sue foto molto sensuali con un preciso scopo: ricordare a tutti che i disabili non sono "solo disabili", ma anche persone sexy e belle.
Nila ha pubblicato alcune sue foto molto sensuali con un preciso scopo: ricordare a tutti che i disabili non sono "solo disabili", ma anche persone sexy e belle.
Internet può essere un posto tanto bello quanto crudele. E Nila Morton lo sa bene, tanto da rinunciare a postare sue foto con abiti eleganti sui social, per paura dei commenti degli haters e del cyberbullismo.
Lei, nata con la distrofia muscolare di Ullrich, in cui si ha una debolezza muscolare generalizzata, a soli 21 anni aveva deciso di limitare se stessa e la propria libertà pur di non leggere commenti sgradevoli e cattivi sul suo aspetto e la sua disabilità. In realtà, Nila è una bellissima ragazza e, come se non bastasse, ha anche trovato la forza di pubblicare finalmente degli scatti più “audaci”, un giorno in cui si sentiva particolarmente bene con se stessa.
E, a differenza di quanto pensava e dei suoi timori, le foto sono diventate in breve tempo virali, raccogliendo più di mille like di apprezzamento e moltissimi commenti positivi. Conoscendo la sua storia, le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di più di se stessa, e perché abbia deciso, da un giorno all’altro, di superare tutti i suoi tabù mentali per mettersi in gioco.
“Quando mi è stata diagnosticata la malattia ero la novantaseiesima persona al mondo ad averla. Sono nata con la sindrome, ma i dottori non sono subito stati in grado di darmi una diagnosi precisa. Non ho saputo di avere la distrofia di Ullrich fino a quando, a dieci anni, sono andata in un ospedale pediatrico a Filadelfia.
Questa malattia influenza il movimento dei miei muscoli, perciò devo usare una sedia a rotelle perché posso camminare, ma solo per poco. Per percorrere le lunghe distanze ne ho bisogno. Inoltre, la distrofia colpisce anche i miei polmoni, costringendomi a utilizzare una macchina chiamata BiPAP, di notte, per aiutarmi a respirare.
Ciononostante, la mia disabilità non mi ha cambiato affatto la vita. Non vedo la disabilità come negativa, perché è la mia normalità. Adoro averla, perché mi rende unica. La società potrebbe esserne infastidita e potrebbe aver bisogno di etichettarmi, ma io non seguo la società.
È per questo che un giorno hai deciso di pubblicare le foto con quell’abito sexy?
Ho scelto di condividere le mie foto perché volevo mostrare al mondo che, anche se sono disabile e posso sembrare ‘debole’ agli occhi della società, sono sempre una donna. Posso ancora sentirmi sexy, bella e sicura di me.
Avevo paura, perché temevo che le persone avrebbero pensato che fosse esagerato o che, essendo disabile, non avrei dovuto mostrarmi così.
Non mi aspettavo che le mie foto diventassero virali. Mi aspettavo un paio di like dai miei amici o dalle persone che mi seguono. Quando ho visto che le mie foto hanno causato tanta positività ne sono stata felice.
Ho capito che le mie foto avrebbero aiutato le persone a uscire dalla loro comfort-zone, imparando a non preoccuparsi di ciò che pensano gli altri. Mi rendo conto che è stata davvero una grande cosa“.
Nila chiarisce di avere un obiettivo preciso in mente:
“Non ho altre foto del genere, ma ho in programma di farne alcune, in futuro, per aiutare a mostrare il lato diverso della disabilità, per dimostrare che siamo belli e sexy. Ho visto come le mie foto hanno aiutato le persone con disabilità a diventare sicure di se stesse, e io sono una persona che ama cambiare. Voglio abbattere quegli stereotipi contro le persone con disabilità, perché siamo stati etichettati negativamente senza motivo, quando in realtà vogliamo solo essere visti come esseri umani“.
Mi sono sempre sentita bella, ma essere fuori dalla mia comfort-zone mi ha fatto sentire ancora più bella. Mi ha fatto capire di non trattenermi mai e di non permettere mai alla società di impedirmi di essere grande.
Questa esperienza mi ha ispirato a inseguire il mio sogno di modella. Mi sono iscritta all’agenzia di modelle e sono in attesa di risposta. Spero che vedano la mia storia e capiscano che voglio diventare una modella non solo per me, ma per mostrare che la disabilità è bella.
La bellezza arriva in molti modi diversi. Voglio dimostrarlo diventando io stessa una modella. So che un giorno, si spera presto, il mio sogno diventerà realtà.
La mia famiglia era felice per me, ovviamente! Ho chiamato mia mamma, perché sono al college, e ho dovuto mandarle il tweet. Volevo che provasse la gioia che provavo! Era così felice per me, e lo è ancora. Ne parliamo ancora. La mia famiglia è uno dei miei più grandi sostegni, perché vedono che, qualunque cosa accada, posso fare qualsiasi cosa mi venga in mente.
Il giorno in cui il mio post è diventato virale, stavo studiando, onestamente. La domenica è il mio giorno di studio, quindi di solito non sono sui social media. Quando mi sono presa una pausa, ho visto che il mio post era diventato virale e che a tantissima gente erano piaciute le mie foto.
Sono umano, quindi vivo dei giorni in cui vorrei poter cambiare qualcosa. Ma di solito adoro il mio aspetto. Amo la mia disabilità e la mia sedia a rotelle. Lo chiamo il mio trono.
Certo, le mie foto hanno ricevuto anche commenti poco carini, ma davvero pochi rispetto alle persone che si sono complimentate.
Cosa ne pensi?