Ha grandi occhi azzurri, lunghi capelli castani, un visino angelico ed è di una bellezza disarmante. Non a caso, è considerata la bambina più bella del mondo, e la degna erede di Thylane Blondeau, la modella francese, oggi sedicenne, che ha iniziato a calcare le passerelle a soli sei anni.

A unirle non solo la bellezza, ma anche l’età: sei, infatti, sono anche gli anni di Anna Knyazeva, una bambina russa che vanta già migliaia di followers sul profilo Instagram creato per lei dalla mamma, e la corte di moltissimi e prestigiosi brand nel mondo del fashion, che sono disposti a firmare carte false pur di accaparrarsela.

In effetti, seppur così piccola, Anna ha già il suo agente: è infatti rappresentata dall’agenzia President Kids Management, e in Russia è già una vera e propria icona della moda per bambini, che vanta esperienze con le griffe Amoreco e Kisabiano, oltre che quella da protagonista nella campagna pubblicitaria di Chobi Kids.

Ogni suo post su Instagram riceve, mediamente, 100 mila like, come spiega TPI, e tantissimi commenti di apprezzamento. Del resto, la bellezza di questa bambina non solo è innegabile, ma è veramente stupefacente.

Oltre alle parole di elogio e di approvazione, però, sui social non mancano anche le manifestazioni di perplessità e disappunto da parte di chi non concorda con il modo in cui questa bambina venga “gestita” dai genitori.

Esattamente come accade per le baby miss, la cui scioccante realtà è stata portata alla luce in un nostro articolo, anche Anna appare spesso truccata, è sottoposta a un ritmo di vita frenetico e a una sovraesposizione mediatica giudicata eccessiva dai critici.

I maggior dubbi delle persone si concentrano proprio sul fatto che a questa bambina possa essere rubata l’infanzia, sostituita da una ricerca incessante e snervante del successo e della popolarità a tutti i costi.

Non spetta ovviamente a noi giudicare chi ha scelto di “sfruttare” le naturali doti estetiche della piccola Anna per farne un’opportunità di marketing, ma di certo possiamo e vogliamo augurarci che a questa bambina non venga negata la cosa più importante: l’occasione di godere della propria età, della propria innocenza, che non venga strappata prematuramente al mondo delle bambole e delle fiabe per essere catapultata in un mondo segnato solo da ambizione esasperata, competizione e dove la sola filosofia esistente è “make money, no friends”.

Si potrebbe discutere all’infinito sull’eticità della scelta compiuta dai genitori nell’esporre al pubblico la figlia, sui rischi che la mamma, scientemente, ha deciso di correre ideando un account Instagram a una minore, in un contesto in cui più e più volte si sono invitati gli adulti a tenere i bambini lontani dai social e dal Web. Ci si potrebbe persino domandare se, come spesso accade, sulla piccola Anna non siano solamente state riversate le aspettative e le aspirazioni fallite della madre, poiché sembra piuttosto difficile propendere per l’altra ipotesi, ovvero che i genitori non abbiano fatto altro che assecondare le volontà della bambina. Che a sei anni può anche aver espresso il desiderio di “fare la modella”, ma probabilmente allo stesso modo in cui molti altri bambini sognano di fare l’astronauta o il cowboy.

In Russia c’è già chi la definisce la nuova Irina Shayk, ma anche chi esprime chiaramente la preoccupazione che questa bambina sia obbligata a crescere prima del previsto, entrando in un mondo che potrebbe persino mettere a repentaglio il suo sereno sviluppo psicologico, o minando in qualche modo la sua autostima personale. In fondo, è solamente questa la vera riflessione che deve essere fatta: se è vero che nella vita c’è un tempo per tutto, quando finisce quello per essere bambini e inizia quello per diventare grandi e pensare al lavoro, o alle rivalità?

Non rubate l'infanzia ad Anna Knyazeva, la nuova bambina più bella del mondo
instagram @ anna knyazeva
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