C’è un motivo se Orietta Berti, icona della musica popolare degli Anni Sessanta, è ancora oggi protagonista del piccolo schermo e icona di quella schiettezza e leggerezza tipica dell’Italia del boom. Quel motivo si chiama Osvaldo Paterlini ed è suo marito, sposato nel 1967 e rimasto sempre al suo fianco.

Di lui Berti ha parlato sempre, nel corso della sua carriera, ed è tornata a parlarne nel 2023, in un’intervista per il Corriere della Sera.

Io e i miei amici eravamo andati con la corriera alla fiera del suo paese – ha raccontato a proposito del primo incontro – L’ho visto tra le bancarelle, me l’hanno presentato e mi sembrava molto più grande di noi per i suoi modi di fare seri… Aveva un soprabito alla Humphrey Bogart. Gli dissi che se voleva poteva venirmi a trovare, che gli avrei fatto un caffè. ‘A me non piace il caffè’, rispose. ‘Ma guardi che io lo faccio particolare, ci metto dentro il cioccolato’. ‘Ma a me non piace neanche il cioccolato’. Come è antipatico, avevo pensato. Solo che qualche giorno dopo venne a trovarmi e mi portò anche un pezzo di formaggio. A mia nonna questa cosa fece simpatia ma poco dopo mi chiamò in bagno e mi disse di non dargli troppa corda perché era molto magro: ‘Mi sa che non è sano’.

Al Corriere Orietta Berti ha raccontato anche come, a 80 anni – è nata il 1° giugno 1943 – viva la passione con l’uomo che è suo marito da oltre mezzo secolo.

Nel mio caso non direi passione, ma amore, tenerezza, coccole… Ognuno vive l’età alla sua maniera. Quando ho fatto la serie Quelle brave ragazze, Sandra Milo mi raccontava della sua vita molto piena di amori, meravigliandosi che io avessi avuto un solo uomo. ‘Che peccato, non sai cosa ti sei persa’, mi aveva detto, ma io sono stata felice così.

Di Osvaldo ha parlato anche in un’altra intervista per il Corriere.

Ogni volta che volevo aumentarmi il cachet, Osvaldo si raccomandava: ricordati Orietta che devi far guadagnare quelli che lavorano con te, così ti vorranno sempre bene, pensa prima a loro. Infatti sono ancora qui.

Insomma, Orietta Berti e Osvaldo Paterlini sono la coppia perfetta da sit-com, come Sandra e Raimondo.

Ha resistito a tutto, Orietta Berti. Anche a chi pensava che rappresentasse un’idea ormai defunta e preistorica di musica leggera. La critica non l’ha mai amata, preferendole generi più sofisticati, ma lei non se n’è fatta di certo un cruccio. E oggi resiste ancora, con le sue borsette, la piega sempre fresca di parrucchiere e la frizzante allegria emiliana.

Ne ho visti di cantanti egoisti che dopo cinque stagioni sono spariti e adesso mi telefonano a Natale, con la scusa degli auguri, per spillarmi soldi. Come certe colleghe famose e squattrinate che la critica porta in palmo di mano, mentre io sono stata sempre trattata da vecchia ciabatta. Mi prendono da parte dietro le quinte o nella toilette: Orietta, tu sei sempre in tv, prestami qualcosa.

E dire che, dietro il sorriso gentile e i modi un po’ ingenui, si nasconde anche un carattere tenace, quello che ha dovuto tirare fuori, ad esempio, “lottando” contro la famiglia che non la voleva cantante.

Mia mamma era una donna pratica, gestiva la pesa comunale – ha detto nell’intervista più recente –  Lei non credeva in questa strada, così mi fece frequentare un corso per stilisti, visto che nelle nostre zone c’era il boom delle case di abbigliamento. Pensavo che quella sarebbe stata la mia vita, solo che dopo un anno Calabrese, non sentendo più mie notizie, si interessò e chiamò il bar del paese, perché noi non avevamo il telefono. ‘Perché non ti sei più fatta sentire? I provini sono andati bene’, mi disse. Gli spiegai che mamma non voleva più che facessi quel lavoro e lui il giorno dopo si fece trovare a Cavriago: la convinse a non mandarmi in fabbrica, dove nel frattempo aveva trovato un posto per me.

Una cosa, nella vita di Orietta Berti, è però certa, ed è proprio il suo compagno di vita, con cui ha avuto i figli Otis e Omar.

Volevo fare la maestra d’asilo ma sarei finita sicuramente in una di quelle fabbriche d’abbigliamento, vista la tenacia di mia mamma, arrivando alla pensione lì. Certo, Osvaldo ci sarebbe stato comunque. Non ho dubbi, lo avrei incontrato senz’altro.

Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita e la carriera di Orietta Berti.

“Sesso con Osvaldo? Coccole”: gli 80 anni di Orietta Berti, una rivoluzionaria gentile
Fonte: Facebook / Orietta Berti
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