Sinora, il quoziente d’intelligenza di una persona, anche detto QI, veniva misurato tramite diversi test standardizzati, universalmente e scientificamente riconosciuti validi. Invece, negli ultimi anni diversi studi condotti su diverse migliaia di persone, hanno individuato una serie di caratteristiche che denoterebbero intelligenze superiori alla media, tra cui diversi requisiti fisici.
Sul magazine online Reader’s Digest viene spiegato che oltre al cervello, esistono almeno altre quattro parti del corpo che, secondo la scienza, sarebbero in grado di rivelare un possibile grado di genialità.
È bene precisare però che, queste caratteristiche di genialità non sono altro che conclusioni a cui sono pervenuti studiosi ed esperti durante le loro ricerche e che possedere almeno due o tre caratteristiche non vuol dire essere immancabilmente dei geni.
Sono tutte peculiarità fisiche che indicano una possibile presenza di un’intelligenza sopra la media, possibilità che potrebbe anche non divenire certezza.
Nella gallery, in alto, le parti del corpo che denoterebbero un’intelligenza sopra la media.
Le gambe lunghe
Secondo uno studio della Brown University e della Princeton University, analizzando l’altezza, il peso, l’intelligenza, le esperienze scolastiche e gli stipendi di un campione di persone nate negli Usa o nel Regno Unito fra il 1958 e il 1970, è emerso che chi era alto da bambino otteneva risultati significativamente migliori nei test cognitivi, tendeva a svolgere lavori meglio remunerati e che richiedevano più capacità intellettive, verbali e numeriche.
La mano mancina
Uno studio fatto dall’Università di Atene su un campione di studenti, la metà dei quali mancini e l’altra metà destrimani, ha evidenziato che, rispetto a coloro che usavano abitualmente la mano destra, quelli che usavano la mano sinistra erano più competenti nello svolgimento di alcuni test cognitivi e mostravano anche una memoria più pronta e una maggiore flessibilità mentale.
Pancia non troppo pronunciata
Un peso corporeo eccessivo ha ripercussioni negative non solo sul fisico, ma anche sul cervello e a sostenerlo è un controverso studio del 2006 pubblicato sulla rivista Neurolog: analizzando un elevato campione di adulti francesi fra i 32 e i 62 anni in un arco di tempo di cinque anni, i ricercatori si sono accorti che coloro che presentavano un’indice di massa corporea adeguato erano in grado di ricordare il 56% dei vocaboli di un test, mentre chi era in sovrappeso oppure obeso arrivava al 44% e la percentuale scendeva addirittura al 37,5% dopo un nuovo test a distanza di cinque anni.
La testa grossa
Uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry ha scoperto che coloro che avevano una testa più grande da neonati ottenevano punteggi migliori nei test di ragionamento verbale-numerico e avevano anche maggiori probabilità di laurearsi.
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