Paul Newman, gli occhi più belli di Hollywood fedeli ad altri due occhi
La vita intensa di un attore che non fu solo un bel viso di Hollywood: la carriera, l'impegno e il lungo matrimonio di un divo diverso dagli altri
La vita intensa di un attore che non fu solo un bel viso di Hollywood: la carriera, l'impegno e il lungo matrimonio di un divo diverso dagli altri
Classe, bravura e due occhi azzurri che hanno fatto la storia di Hollywood: Paul Newman ha incarnato l’essenza stessa del cinema, nella sua accezione più elevata, pur rifuggendo dallo status di celebrità. Schivo e riservato, fu uno dei primi attori a battersi per una causa civile, ma anche uno dei pochi a restare per cinquant’anni con la stessa donna, la sua seconda moglie Joanne Woodward. Celebre è la frase pronunciata in un’intervista e riportata nella biografia Paul and Joanne: A Biography of Paul Newman and Joanne Woodward scritta da Joe Morella ed Edward Z. Epstein.
Non mi piace parlare del mio matrimonio, ma dirò qualcosa che potrà sembrare sdolcinata, ma che è vera. A casa posso mangiare un bel filetto. Perché dovrei uscire a mangiare un hamburger?
Pochi sanno, però, che i suoi meravigliosi occhi nascondevano un “difetto”: Paul Newman era daltonico e ciò gli aveva impedito di proseguire una carriera militare come pilota. E forse fu proprio quella la sliding door che lo spinse verso il cinema, oltre a una grande somiglianza con Marlon Brando, che attirò l’attenzione degli studios. Quando divenne famoso, aveva già una vita intensa alle spalle, ma affrontò comunque la sua nuova carriera con un entusiasmo e un professionismo da vero fuoriclasse.
Sfogliate la gallery per leggere la storia di Paul Newman…
Paul Newman nacque il 26 gennaio 1925 vicino a Cleveland, in Ohio, da padre di origine slovacca e tedesca e da madre slovacca. Subito dopo aver completato la High School si arruolò nell’aviazione della Marina, sognando di diventare pilota. Il suo daltonismo gli impedì di realizzare il suo desiderio, ma non di prestare servizio nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu testimone, proprio durante un volo, dell’esplosione della bomba atomica di Hiroshima, ma durante la sua vita evitò di parlare di quella terribile esperienza.
Tornato dalla guerra, si dedicò al grande negozio sportivo del padre e nel 1949 sposò Jacqueline E. Witte, da cui ebbe tre figli nel giro di pochi anni: Scott Allan, Susan Kendall e Stephanie. La sua vita sembra già perfettamente incanalata, ma fu in quel momento che decise di dedicarsi alla recitazione. Frequentò per un anno la scuola d’arte drammatica della Yale University, poi si iscrisse al celebre Actors Studio di New York e debuttò nel 1953 in teatro a Broadway. Il cinema arrivò un anno dopo, con una parte ne Il calice d’argento, che non suscitò grandi entusiasmi da parte della critica.
La svolta arrivò nel 1956 con Lassù qualcuno mi ama, in cui Paul Newman interpretava il ruolo del pugile Rocky Graziano. Hollywood si innamorò di lui e dei suoi occhi azzurri: era nata una nuova stella.
Il 1958 consacrò Paul Newman grazie al ruolo in La gatta sul tetto che scotta, al fianco di Liz Taylor. Il film gli valse numerose nomination, tra cui quella agli Oscar come Miglior Attore Protagonista, la prima di tante nella sua carriera. Conquistò poi l’ambita statuetta solo nel 1986, come Oscar alla Carriera, e nel 1987 come Miglior Attore Protagonista per Il colore dei soldi.
Il 1958 fu anche l’anno della svolta dal punto di vista personale: sul set di Una lunga estate calda, Paul Newman si era innamorato di Joanne Woodward, che sposò a Las Vegas il 29 gennaio. Insieme ebbero tre figlie: Elinor Teresa, Melissa Stewart e Claire Olivia.
La coppia visse sempre lontana dal mondo di Hollywood e parlò pochissimo della propria vita privata. In una delle poche interviste “private”, concessa al New York Times per l’uscita del film Mr and Mrs Bridge, Paul e Joanne raccontarono come si erano preparati per interpretare la storia di un matrimonio borghese, quello di Walter e India.
Sì, abbiamo attinto molto dal nostro rapporto: Walter, agli occhi di India, appare diverso dal giovanotto allegro e sfrontato che ha sposato trent’anni prima. Ora è un uomo chiuso, serio, imperturbabile. Ma anche India appare a Walter estremamente diversa, triste, scontrosa e i due sembrano davvero non capirsi.
Noi due non abbiamo niente in comune se non il fatto che ci capita di fare film insieme; ognuno ha i suoi amici e i suoi interessi, non ci soffiamo sul collo, ci sentiamo liberi: sono le nostre distanze a unirci.
Attivo politicamente, Paul Newman manifestò sempre il suo appoggio per i democratici e si oppose alla guerra del Vietnam: la sua scelta lo portò a essere classificato diciannovesimo nella lista dei nemici del presidente Nixon. Per tutta la sua vita si occupò del sociale e in particolar modo del problema del riscaldamento globale. Negli Anni Ottanta fondò il marchio alimentare The Newman’s Own, usando la sua popolarità per vendere cibi sani e raccogliere fondi per le associazioni di beneficenza.
Paul Newman era appassionato di motori, tanto da possedere una scuderia personale e diventare un pilota professionista di auto da corsa.
Nel luglio 2008 gli venne diagnosticato un cancro ai polmoni allo stadio terminale. Paul Newman decise di rinunciare alle cure e passare gli ultimi giorni in famiglia, nella sua casa in Connecticut. Morì il 26 settembre 2008 a 83 anni e la sua famiglia scelse di salutarlo per l’ultima volta con un funerale privato.
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