Uno dei nostri più grandi traumi infantili: quando, guardando il cartone animato Candy Candy, per Candy e Terence non c’era l’happy ending. La situazione è in realtà più complessa di quello che ognuno di noi potrebbe immaginare, per cui occorre fare un passo indietro, anche per spiegare alle nuove generazioni – che non possono vedere Candy Candy in tv – quale fosse il problema.
Candy Candy è un manga realizzato dalla disegnatrice Igarashi Yumiko a partire dal testo della scrittrice Mizuki Kyoko. Tra le due c’è da anni in corso una battaglia legale per la maternità dell’opera e che ha portato quindi al blocco della messa in onda e all’impossibilità di ristampare il vecchio fumetto o realizzare una nuova edizione.
La storyline tra Candy Candy e Terence non era affatto primaria o centrale nell’economia dell’intero fumetto, né dell’anime che ne fu tratto. Ma lettori e spettatori ne furono attratti come gli orsi con il miele. Nell’anime, Candy Candy è un’orfana che viene presa in carico da una struttura chiamata La Casa di Pony, nella stessa notte in cui viene ritrovata anche Annie, che diverrà la sua amica inseparabile. Almeno fino a quando quest’ultima non viene adottata da una ricca famiglia che la presenta in società come sua figlia. Candy viene invece “accolta” da un’altra famiglia benestante, che però è in cerca solo di una dama di compagnia per la figlia dispettosa e invidiosa. Che a un certo punto cerca anche di mandarla a lavorare in Messico.
Durante la permanenza in quella famiglia, Candy Candy però conosce Albert, una specie di eremita che vive nel bosco e ama la natura, ma anche i tre rampolli di una ricca famiglia imparentata con i suoi ospiti: Anthony – di cui si innamora follemente, e che muore cadendo da cavallo durante una caccia alla volpe – Archie e Stear. Il ricco zio di questi tre ragazzi – William – dopo la salvezza di Candy ben prima del confine messicano, la adotta e la manda a studiare in un collegio cattolico privato, dove appunto Candy Candy e Terence si incontrano.
Come nella più classica delle storie, i due dapprima sembrano in contrasto, ma poi diventano amici e si innamorano perché capiscono di somigliarsi moltissimo. Sono costretti a separarsi per varie vicissitudini e intanto Candy diventa una crocerossina, mentre lo spettro della Prima Guerra Mondiale inizia a oscurare le giornate dei protagonisti della storia – tanto che Stear, divenuto aviatore, muore in guerra, e Penny, allieva infermiera con Candy, viene inviata al fronte.
Candy Candy e Terence si incontrano nuovamente in circostanze particolari. Lui è diventato una stella del teatro e di lui è innamorata Susanna, che gli salva la vita in un incidente sul palcoscenico, perdendo a sua volta una gamba. Per questa ragione, Terence decide di restare con la fragile Susanna, lasciando Candy libera di fare la sua vita. Quest’ultima scopre che lo zio William è in realtà il suo amico Albert e accetta la sua proposta di matrimonio. O almeno questo accade nel manga.
Secondo quello che si legge su blog Mandarino a Orologeria, questa scelta su Candy Candy e Terence è dovuta alla cultura giapponese che permea l’intera opera – sia il manga che l’anime. La questione appare bizzarra, quasi una “bugia”, perché le vicende sono ambientate in Scozia e negli Stati Uniti, luoghi molto lontani culturalmente dal Giappone. Secondo questa versione, Terence si sentirebbe legato a Susanna da un patto di riconoscenza perché la giovane gli ha salvato la vita. È una questione d’onore per Terence, e l’onore batte l’amore.
C’è poi da dire che esisterebbe, secondo quanto riporta BestMovie, una versione dell’anime rimontata per il cinema, in cui il finale sarebbe tagliato – e in cui Susanna muore – per non scontentare troppo le fan che hanno sempre desiderato un lieto fine per Candy Candy e Terence. Nell’anime, come si legge sul Candy Candy e Klin Forum, il manga riserva un finale ancor più disperato per Terence, che piomba nell’alcolismo e finisce a lavorare tra gli artisti di strada. Ma quali sono le altre differenze tra anime e manga? Esploriamole insieme in questa gallery.
Il tentato suicidio di Patty
Patty è l’amica che Candy conosce nel collegio privato. Si innamora di Stear, che alla sua partenza per la guerra le regala un carillon fatto da lui – Stear è una specie di inventore in erba. Secondo quanto riporta Mandarino a Orologeria, Patty si rende subito conto che a Stear è accaduto qualcosa di brutto perché mentre muore in guerra, il carillon smette di funzionare. Nell’anime c’è uno straziante funerale, ma tutto finisce lì. Nel manga, Patty tenta il suicidio con un coltellino: la salva Candy, strappandoglielo dalle mani, come riporta il Candy e Klin Forum.
Amore o amicizia?
Nell’anime, Terence non ammette mai di essersi innamorato di Candy, mentre questo accade nel manga, per la precisione durante la Festa di Maggio – quando Candy scappa dalla torre in cui è chiusa per punizione e si traveste in tempi diversi da Romeo e da Giulietta.
Il bacio tra Terence e Candy
Nell’anime i due si baciano durante le vacanze in Scozia, mentre nel manga si baciano durante la Festa di Maggio.
Dopo il bacio
Nell’anime non accade più nulla, anzi i due si separano, mentre nel manga lui la porta a cavallo per farle dimenticare Anthony – di cui Candy gli ha parlato.
La Festa di Maggio
Nell’anime Candy balla in maniera buffa e maldestra con Neal, il malvagio rampollo della prima famiglia che l’ha presa con sé. Nel manga balla con Terence, il quale balla anche con Iriza – la sorella di Neal – per far ingelosire Candy Candy.
Clean
Come riporta BestMovie, Clean l’orsetto lavatore è stato aggiunto nell’anime, mentre è assente nel manga. L’anime è stato concepito per un pubblico di bambini più piccoli e quindi spesso l’animale viene utilizzato per stemperare momenti drammatici.
I capelli di Annie
Nel manga sono biondi, mentre nell’anime sono di un colore tra il grigio scuro e il verde.
I blooper temporali
Nel cinema, i blooper sono gli errori che si vedono in un film (continuità, anacronismo e così via) – ma anche in una serie tv. L’aspetto dei protagonisti è in effetti abbastanza bizzarro per una vicenda che copre un arco temporale che va dal 1900 a poco prima del 1920. Albert – così come Stear – indossano degli occhiali a goccia sullo stile dei classici Ray Ban, il primo con lenti scure, il secondo con lenti verdi. Complessivamente Albert assomiglia a un hippie, fenomeno che sarebbe esploso negli anni ’60. Per non parlare dei pantaloni a zampa d’elefante di Terence. Anche le auto usate da Stear sono avveniristiche per l’epoca, ma potrebbe non essere un blooper, perché sono di sua invenzione.
La morte di Anthony
In Francia non è mai andata in onda per non turbare i bambini: di lui a un certo punto non si parla più nell’edizione francese del cartone, perché colpito da malattia invalidante.
Il declino di Terence
Nel manga, Terence e Candy si incontrano dopo la loro separazione e lui è ubriaco perché ha dovuto rinunciare all’amore della sua vita. Nell’anime non c’è traccia di tutto questo.
Le smorfie di Candy
Sono presenti solo nell’anime, sempre per accattivarsi l’audience dei più piccoli cui è rivolta l’opera.
Gli Andrews
La famiglia di Albert/William, Anthony, Stear e Archie esiste veramente. O meglio è liberamente ispirata all’esistente e antica famiglia MacAndrews.
Candy e Annie
Nel manga le due bimbe non sono ritrovate in due ceste vicine nello stesso giorno d’inverno, come accade invece nell’anime. Lo riporta l’Antonio Genna Blog.
I filler
Come per ogni anime, ci sono delle puntate filler – cioè riempitive, per giustificare le pause temporali – tra una storyline e l’altra, che non sono assolutamente presenti nel manga. Per esempio l’incontro tra Candy e Sandra, la figlia del capitano di una nave su cui la nostra eroina si imbarca per giungere in America.
Il finale
Il finale dell’anime è aperto, nel senso che la scelta di Candy di sposare Albert/William non c’è e lei torna nel luogo della sua infanzia: la casa di Pony.
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