"Conosco ragazze che...": il potente e deflagrante messaggio di Mary Lambert
Dopo un'infanzia di abusi, la cantautrice Mary Lambert è rinata grazie alla musica e alla scrittura: nelle canzoni e nelle poesie non ha paura di parlare dei suoi traumi
Dopo un'infanzia di abusi, la cantautrice Mary Lambert è rinata grazie alla musica e alla scrittura: nelle canzoni e nelle poesie non ha paura di parlare dei suoi traumi
Conosciamo Mary Lambert per un successo di qualche anno fa, intitolato Same Love e cantato insieme a Macklemore e Ryan Lewis. Sebbene in Italia non sia molto nota, negli Stati Uniti è una cantante e poetessa molto apprezzata. Si batte da tempo per i diritti della comunità LGBT e per la body positivity, ovvero l’accettazione del proprio corpo in ogni sua sfumatura.
Originaria di Seattle e sopravvissuta ad abusi durante la sua infanzia, Mary Lambert usa la musica come potente mezzo per comunicare con chi, come lei, si sente escluso. “Non sono il tipo di persona che evita di parlare dei problemi”, ha raccontato in una recente intervista a BUST. “Sono il tipo di persona che diventa vulnerabile suo malgrado. Non so come evitarlo o come non essere completamente candida riguardo a me stessa e mostrare tutte le mie ferite. Ma penso che in qualche modo sia diventato il mio lavoro e ne sono grata”.
Mary Lambert ha recentemente pubblicato le sue poesie nella raccolta Shame Is an Ocean. In uno dei suoi primi componimenti, intitolato I Know Girls (Bodylove), ha spiegato come ci si sente in un corpo che per i canoni della società non va mai bene. Ecco le sue parole, diventate un video di cui è lei stessa protagonista.
Conosco ragazze che provano a entrare nei canoni della società
Come ci si strizza nel vestito per il ballo dell’anno scorso
Conosco ragazze che sono con la vita bassa, ombretto impermeabile, e si sbronzano.
Conosco ragazze che si chiedono se sono abbastanza disastrate e sexy per conformarsi.
Conosco ragazze che stanno fuggendo alle bombe delle moschee della loro pelle,
Giocando alla roulette russa con la morte; non è mai facile accettare
Che i nostri corpi sono fallibili e difettosi.
Ma quando oltrepassiamo il limite?
Quando il coltello ferisce la pelle?
Non è la stessa cosa di purificarsi,
Perché siamo così ossessionate dalla morte
Alcune donne hanno solo più coraggio di altre
La cosa divertente è che le donne come noi non sparano
Noi ingoiamo pillole, volendo ancora essere belle per l’obitorio
Continuando ancora a truccarci
Sperando ancora che il becchino ci trovi scopabili e attraenti
Tanto vale che ci seppelliscano con le nostre scarpe
E le nostre borse e sciarpe, ragazze
Noi flirtiamo con la morte ogni volta che imprimiamo un segno
Sulla nostra pelle
So anche come tagliarmi i polsi come se fossero un campo di battaglia
Ma è arrivato il tempo per noi di reclamare i nostri corpi
I nostri corpi meritano di più di essere lacerati dalla guerra e collaterali
Offrendo questa scopabilità come un patetico modo di dire
“So di esistere solo quando sono desiderata”
Le ragazze come noi sono difficili da desiderare, lo sai?
Noi siamo esauste, e tristi, e ubriache, e
In perenne attesa vicino al telefono per qualcuno a cui rispondere e ci dica che
Siamo state brave.
So chi chi sono, perché ho detto “Io sono”
Il mio corpo è la mia casa
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Parlando del testo di I know girls (body love), Mary ha detto di usarlo come un vero e proprio mantra. “Quando mi sveglio e penso di fare schifo o quando odio il mio corpo, devo cantare quella canzone. E dopo mi sento bene”.
Nella vita privata, Mary ha trovato la serenità sentimentale accanto alla sua compagna Paige, che appare spesso con lei nelle foto pubblicate su Instagram.
Nel gennaio 2013 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, intitolato 500 Tips for Fat Girls (500 consigli per ragazze grasse). Nello stesso anno è uscito anche il suo singolo di debutto She Keeps Me Warm, creato sviluppando il ritornello di Same Love. Nel dicembre è uscito l’EP Welcome to the Age of My Body e un anno dopo il suo album di debutto Heart on My Sleeve.
Nel 2012 Mary Lambert stava lavorando contemporaneamente in tre ristoranti diversi, quando la sua vita è cambiata. Aspirante cantautrice e scrittrice, si era laureata in musica al Cornish College of the Arts e cercava di farsi notare a Seattle, come poetessa e cantante. Un amico la chiamò per dirle che Macklemore e Ryan Lewis stavano lavorando al loro album di debutto, The Heist e che cercavano un ritornello per il singolo Same Love. Scrisse la sua parte in tre ore, partendo dal suo punto di vista di cattolica praticante e lesbica. Il risultato? La canzone fu per tre volte disco di platino in America, diventando un successo planetario.
Nata il 3 maggio 1989 nello stato di Washington, Mary Lambert non ha avuto una vita facile. Abusata sessualmente dal padre e da altri uomini, ha sofferto di depressione fin da piccola. Dopo il suo coming out, a 17 anni, ha faticato a trovare conforto persino nella religione, che non la accettava come lesbica. Pianista autodidatta, ha iniziato a scrivere canzoni a sei anni, parlando dei suoi traumi, ma anche del disturbo bipolare di cui soffre e della difficile accettazione del suo corpo.
“La mia infanzia è diventata una specie di lista della spesa di traumi”, ha detto Mary in una vecchia intervista riportata da Rolling Stone. “Sono stata abusata sessualmente da mio padre e anche dai fidanzati di mia madre… Fino a dieci anni mi sono sentita ripetere che ero solo un inutile pezzo di …”.
“A 17 anni ho subito una violenza di gruppo. Mi sentivo così vuota. Credo che quando subisci una violenza sessuale o in generale un abuso, ti sembra di non valere più nulla. Il fatto di essere stata violata ti porta a pensare cosa tu possa aver fatto di sbagliato per meritarlo”.
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