"Ho fatto tutto con e per lei": Benigni e l'amore di una vita per Nicoletta Braschi
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi: storia di un amore totale e bellissimo, vissuto sullo schermo e soprattutto fuori, nella vita di ogni giorno
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi: storia di un amore totale e bellissimo, vissuto sullo schermo e soprattutto fuori, nella vita di ogni giorno
*** Aggiornamento del 19 ottobre 2021 ***
Negli anni Roberto Benigni ha regalato al suo pubblico non solo risate e leggerezza, ma anche momenti molto particolari, di grande cultura e profonda riflessione, e soprattutto d’amore.
Quello che lo lega da oltre trent’anni alla sua Nicoletta Braschi, compagna di una vita e socia professionale, che l’attore non dimentica mai di ringraziare in occasione di qualche premio speciale ricevuto. Memorabile, e ormai già consegnato alla storia, il discorso riservato alla moglie per il Leone d’oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia, nel settembre del 2021.
L’amore e la stima di Benigni per la sua Nicoletta Braschi sono sempre stati evidenti, in tutti questi anni, e manifestati con dediche e parole, come quelle che vi abbiamo raccontato nell’articolo originale.
*** Articolo originale ***
Era la serata dei David di Donatello del 2017. Roberto Benigni sale sul palco per ricevere il David alla Carriera, mentre la platea già si aspetta uno dei suoi soliti e incredibili show. Ma in realtà l’attore e regista toscano sceglie di fare un passo indietro e celebrare la persona che gli ha dato tutto: sua moglie Nicoletta Braschi.
“Vorrei dedicare questo premio a Nicoletta Braschi, ma non posso”, dice Benigni, chiamandola proprio con nome e cognome, come fa sempre. “Ho fatto tutto con lei, per lei e grazie a lei. Quindi questo premio non è mio, è suo, le appartiene. E io vorrei tanto, siccome questo premio è suo, che lei in cuor suo lo dedicasse a me. Grazie bella”.
Un omaggio bellissimo e commovente per la donna che è al suo fianco da quasi 30 anni (si sono sposati nel 1991), come moglie, come musa e come collega. La donna che è stata protagonista di tanti suoi film ma che ha sempre scelto di tenere un profilo basso e riservato. E forse è stato proprio per questo che lui ha deciso di inchinarsi a lei in uno dei momenti più importanti della sua carriera.
Abbiamo ripercorso il loro amore, e la loro carriera insieme, nella nostra gallery.
C’è un prima e dopo di lei”, ha raccontato Benigni in un’intervista del 2016 a Vanity Fair, ricordando l’amore scoppiato ai tempi de Il piccolo diavolo. “Nel prima, tutto era farsa: la commedia senza la presenza femminile è come una vita a metà, non la si può concepire. Da allora, abbiamo fatto tutto insieme come una compagnia teatrale, è stata sua l’idea di darci libertà producendo noi i nostri film.
Mi ha dato verità”, continua Benigni, parlando della moglie. “Mentre volavo, mi ha riportato con i piedi per terra, e io non riesco a immaginare un altro volto, un’altra presenza, un altro respiro che non sia lei. Per me è una benedizione. Lo è stata davvero.
Dal canto suo, Braschi è sempre stata molto riservata. In una delle sue rare interviste, concessa sempre a Vanity Fair, ha parlato della sua carriera:
Sono più che felice e onorata di lavorare con Roberto Benigni, ho avuto la grande fortuna di averlo incontrato e di aver costruito con lui i nostri film.
Non ho alcun rimpianto e sono appagata dal fatto di aver realizzato dei film che hanno la capacità di regalare un paio d’ore di svago onesto a chi li guarda
Ha detto Braschi, che negli ultimi anni si è dedicata soprattutto al teatro.
Abitiamo a Testaccio, un quartiere di Roma che è un po’ come un grande paesone, dove tutti ti conoscono e tutti ti vogliono bene, andiamo in giro con il nostro cane, Mappe, un golden retriever biondo”, aveva detto Braschi in un’intervista rilasciata nel 1998 a Repubblica in occasione dell’uscita del film La vita è bella. “Ci piace andare al cinema, mangiare al ristorante o in pizzeria, bere un bicchiere di vino rosso, andare a zonzo e fuggire in campagna appena è possibile, con gli amici di sempre. Siamo persone normali, innamorate del loro lavoro.
“Avere incontrato Roberto è stata una fortuna, un dono”, ha detto del marito, con cui condivide un amore lungo 31 anni.
Nicoletta Braschi nasce a Cesena il 19 aprile 1960. Appassionata di recitazione sin dall’adolescenza, si trasferisce a Roma quando è appena ventenne e lì frequenta l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica. Nel 1980 debutta a teatro in Tutti al macello di Salvatore Cardone, mentre nel 1983 fa parte del cast di Tu mi turbi, il suo primo film con Roberto Benigni. Nel 1991, dopo diversi anni di amore, la coppia si sposa.
Nicoletta Braschi recita in molti dei film di Benigni: Il piccolo diavolo (1988), Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1997), Pinocchio (2002) e La tigre e la neve (2005). Tutte queste pellicole sono state prodotte dalla Melampo Cinematografica, di cui è fondatrice e presidente dal 1991.
Nicoletta Braschi ha anche recitato in altri film, lavorando con registi importanti, come ad esempio con Marco Ferreri in Come sono buoni i bianchi (1987), con Bernardo Bertolucci ne Il tè nel deserto (1990), con Marco Tullio Giordana in Pasolini, un delitto italiano (1994), con Roberto Faenza in Sostiene Pereira (1995), con Francesca Comencini in Mi piace lavorare (Mobbing) (2003) e ha vinto un David di Donatello come miglior attrice non protagonista per il film Ovosodo (1997) di Paolo Virzì.
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