Ron Howard, non solo Richie di Happy Days e l'amore nato tra i banchi di scuola
La vita, la carriera e la famiglia di una delle star più riservate di Hollywood: dal successo come attore in "Happy Days" alla regia di grandi film
La vita, la carriera e la famiglia di una delle star più riservate di Hollywood: dal successo come attore in "Happy Days" alla regia di grandi film
Nel 1975, l’anno in cui il mondo imparò a conoscerlo come il Richie Cunningham di Happy Days, l’ancor giovanissimo Ron Howard disse di sì al suo primo amore, Cheryl Alley, conosciuta sui banchi del liceo. Oggi, a distanza di mezzo secolo, la loro storia continua, una vera rarità per Hollywood.
Intervistato tempo fa da Repubblica, l’ex attore e regista ha raccontato di essere un uomo felice e che il segreto della sua felicità per lui sta proprio nell’avere a fianco la stessa donna da così tanti anni.
L’attitudine al rapporto di coppia dipende molto dal DNA. Alcuni di noi sono irresistibilmente attratti, come magneti, in una relazione costante. Altri, semplicemente non sono assemblati in quel modo. Ogni essere umano costruisce la vita che gli appartiene.
Ron Howard ha avuto la fortuna di trovare la donna della vita a sedici anni, nel 1970, quando era ancora a scuola, e cinque anni dopo l’ha sposata. Insieme hanno avuto quattro figli: Bryce Dallas, le gemelle Paige e Jocelyn e un maschio, Reed Cross. Riconosce però che oggi forse sia più difficile stare con la stessa persona.
Le coppie sono sempre più sotto pressione, le donne pagano il prezzo di una carriera giustamente rivendicata. I giovani sono confusi dai social network, travolti dall’apparentemente smisurata possibilità di scelta. Invece, al momento giusto, bisogna saper spegnere il computer e ascoltare il battito del proprio cuore.
La sua è una vita tranquilla e serena, proprio come quella del bravo ragazzo che Ron Howard interpretava nel telefilm che l’ha reso famoso. Pochi, nel suo mondo dorato, sono riusciti a portare avanti la propria idea di vita personale e il merito è stato anche dei suoi genitori.
Di questo ringrazio i miei genitori. Pur essendo attori, non erano nevrotici, non mi spingevano verso una direzione precisa, non avevano bisogno di nulla. Sono stati una coppia affiata e serena, un bell’esempio.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita e la carriera di Ron Howard…
Tra i quattro figli di Ron Howard, la primogenita Bryce Dallas è la prima che ha seguito le sue orme e oggi è un’attrice di successo. Il suo padrino di battesimo è stato Henry Winkler, che in Happy Days interpretava Fonzie.
Gli altri figli di Ron Howard, le gemelle Paige e Jocelyn e il figlio Reed Cross sono volti meno conosciuti al grande pubblico, ma appaiono spesso sugli account social del padre.
Forse non tutti sanno che anche Ron Howard è figlio d’arte. Nato a Duncan, Oklahoma, nel 1954, è il primogenito dell’attrice Jean Speegle Howard e del regista, scrittore e attore Rance Howard, entrambi già scomparsi. Il vero cognome del padre di Ron era Beckenholdt, ma scelse Howard perché più semplice da ricordare.
Ron debutta in televisione a soli cinque anni, 1959, in un episodio della serie Ai confini della realtà. Seguono altri piccoli ruoli al cinema e in tv, ma intanto studia anche alla University of Southern California. Poi, nel 1973, si fa notare in American Graffiti di George Lucas e un anno dopo inizia l’avventura di Happy Days, che dura per ben dieci anni.
Nel frattempo, Ron Howard rimane con i piedi per terra, nonostante il successo, e nel 1975 sposa la fidanzata del liceo, Cheryl Alley.
La recitazione, però, non è il vero obiettivo di Ron Howard, che fin dagli anni Settanta si accorge di voler essere regista. Dopo qualche cortometraggio, nel 1977 esordisce con Attenti a quella pazza Rolls Royce, a cui segue Night Shift nel 1982, in cui appare anche un giovanissimo Kevin Costner.
Negli anni Ottanta seguono diversi blockbuster per Ron Howard, tra cui Splash – Una sirena a Manhattan, Cocoon e Willow, un fantasy cult scritto da George Lucas.
Gli anni Novanta rappresentano la consacrazione per Ron Howard, grazie a successi come Cuori Ribelli (sul cui set si innamorano Tom Cruise e Nicole Kidman), Apollo 13 e Ransom – Il riscatto.
Il 2002 è l’anno del trionfo agli Oscar con A beautiful mind, che viene premiato come Miglior Film. E Ron Howard riceve anche la statuetta come Miglior Regista.
Gli anni Duemila proseguono con altri blockbuster per Ron Howard, tra cui Il Codice da Vinci (2006), Frost/Nixon (2008), Angeli e Demoni (2009) e Rush (2013)
Nel 2018 Ron Howard fa felici i fan di Guerre Stellari dirigendo Solo: A Star Wars Story, la pellicola che racconta le vicende di un giovanissimo Han Solo.
Nel 2019 Ron Howard ha presentato a Roma Pavarotti, il documentario dedicato alla vita del tenore italiano, uscito brevemente nelle sale. Nel 2020 ha lavorato invece a Hillbilly Elegy, tratto da un bestseller americano.
Parlando della moglie, Ron Howard ha detto:
Cheryl è una scrittrice, ma ha dedicato molto alla famiglia, è stato il suo obiettivo principale. È una donna meravigliosa.
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