Lei ha dato il volto a una delle eroine del femminismo moderno, una delle donne più anticonformiste, emancipate e mentalmente libere mai esisite nel XX secolo come Frida Khalo, interpretata nel film di Julie Taymor del 2002.
E in effetti Salma Hayek non è così diversa da quella donna in cui si è trasformata per esigenze di copione, per il modo anticonvezionale e assolutamente libero di vivere tutto, compreso l’amore.
In alcuni scatti postati su Instagram l’attrice messicana ha mostrato due lati diversi di una personalità quantomai poliedrica, che coesistono benissimo tra loro pur essendo lontani anni luce l’uno dall’altro.
Il primo è quello sensuale di una bellissima donna di 53 anni – gli scatti sono del 2019 – baciata dalle onde, l’altro uno scatto al naturale che dimostra tutto il suo fascino genuino e non alterato. Due immagini per descrivere due anime diverse della stessa donna, quella che non ha paura di mostrarsi senza trucco ma neppure di essere sexy, e che non trova proprio nulla di strano nel far convivere questi due aspetti.
Del resto, Salma l’ha sempre detto, una donna può essere tutto questo e molto di più, lanciando anche un “battaglia personale” contro gli uomini che si nutrono del pregiudizio per cui una donna bella difficilmente possa essere anche intelligente.
Prima attrice latinoamericana a ricevere una nomination all’Oscar – proprio per Frida – Salma ha sfatato diversi pregiudizi e stereotipi nel corso della sua carriera, impegnandosi sempre più in modo attivo per abbattere le disparità di genere: nel 2005, ad esempio, ha testimoniato davanti al Comitato del Senato degli Stati Uniti sul sistema giudiziario che sostiene la riautorizzazione della Violence Against Women Act, un anno più tardi ha donato 25.000 dollari alla sua città natale, Coatzacoalcos, e 50.000 dollari a Monterrey per combattere la violenza contro le donne.
È membro del consiglio di amministrazione di V-Day, l’organizzazione benefica fondata dalla drammaturga Eve Ensler. Inoltre, sostiene l’allattamento al seno: nel 2009, durante un viaggio organizzato dall’UNICEF in Sierra Leone, ha personalmente allattato un bambino di una settimana che non poteva essere nutrito dalla madre. Il suo lavoro umanitario le è valso, nel 2010, una nomination ai VH1 Do Something Awards.
Infine, nel 2013 Salma ha lanciato una campagna Gucci, Chime for Change, assieme a personalità come Beyoncé e Frida Giannini, per diffondere l’empowerment femminile.
Sposata – per due volte – con il solito uomo, l’imprenditore francese François-Henri Pinault, Salma Hayek non si definisce una “femminista”, ma ha “trascinato” dalla sua parte anche il marito, che da quando l’ha conosciuta sostiene iniziative come Women in Motion.
Sono una femminista perché molte donne incredibili mi hanno reso quello che sono oggi. Ma non dovrebbe essere così solo perché sono una donna.
Ha dichiarato.
Al cinema nel 2020 con Amiche in affari (Like a Boss) e The Roads Not Taken, Salma Hayek è una donna con la testa sempre in movimento, con mille progetti da realizzare, fuori e dentro il set; che non ha paura di spaziare dalla moda alle missioni umanitarie, perché sa che ogni persona, e ogni donna, può essere tutto questo insieme. E lei lo è.
Sfogliate la gallery per leggere le dichiarazioni più interessanti dell’attrice.
Una versione sexy
Così Salma si è lasciata immortalare, con un sensuale costume intero, fra le onde.
Ma sa anche mostrarsi al naturale senza filtri
I suoi consigli di bellezza sono davvero particolari:
Non mi pulisco mai la pelle al mattino – ha raccontato al New York Times – Mia nonna mi ha insegnato che di notte la tua pelle si riempie di tutte le cose che hai perso durante il giorno.
La sua beauty routine è spruzzarsi acqua di rose sul viso almeno due volte al giorno, mentre per rimuovere il trucco usa olio di cocco.
Dalla parte delle donne da ormai 25 anni
Sto combattendo per un’uguaglianza con molte organizzazioni che non sono così conosciute – ha dichiarato a Vanity Fair nel 2018 – ma che stanno lottando da molto più tempo. Questo movimento [il Me Too, ndr.] è venuto fuori al momento giusto, perciò gli ha permesso di diventare così popolare. […] Questa però è solo una piccola parte di tutte le donne che devono affrontare questo problema […] Non è affatto finita, non finirà mai.
Disgustata dalla corruzione
Non mi ha stupito che Weinstein l’abbia fatta franca a lungo – ha dichiarato – È questo il sistema in cui viviamo, fatto d’insabbiamenti e menzogne. Sono scioccata invece dal numero di storie che sono state messe a tacere. E sai com’è successo? Non certo perché lui sia un genio criminale, anzi, si è limitato a pagare per il silenzio e a corrompere, a partire dai media che sono stati lautamente ricompensati per non pubblicare articoli scomodi. Questa corruzione dilagante dimostra che in questa storia anche la stampa ha le sue responsabilità.
Hollywood deve darsi una mossa verso le donne
A proposito della politica di Hollywood nei confronti delle donne, Salma ha detto nel 2017:
Da poco è cominciato un dialogo tra le parti: prima nessuna poteva neanche vagamente esprimere un’opinione. E dopo il discorso di Patricia Arquette alla premiazione degli Oscar, due anni fa, il dibattito sul divario economico tra uomini e donne nel cinema si è fatto più vivace. Abbiamo un indubbio potere perché sono molte le donne che lavorano sui set, decidono come spendere il loro denaro, quali film vedere e far vedere ai figli. Se gli studios non vogliono andare in deficit, devono darsi una mossa!
Sono una privilegiata al servizio degli altri
La mia è una condizione privilegiata, ma ho un punto di vista sulla vita molto ampio. Da un lato ho accesso a situazioni alle quali solo 1% delle persone possono aspirare, dall’altro ho scelto di farmi attivista.
Che non si limita all’essere consapevole di quanto accade o a lavorare per un paio di ore con i fotografi giusti… Io sono stata per settimane a Calcutta con lo zaino, a lavorare senza alcuna organizzazione, ma in mezzo alla gente che stava morendo. Potevo stare in un hotel, ma non l’ho fatto. E sono stata in Sierra Leone, dove puoi rischiare la pelle in ogni momento, anche solo per la puntura di un insetto.
Il problema del potere
Gli esseri umani ricadono sempre negli stessi vizi, soprattutto quando si tratta di potere – afferma – Non importa che ideologia ci inventiamo, se ne diventiamo fanatici. Dopo una rivoluzione, chi vince e a prescindere dal pensiero che lo muove, ripete sempre gli stessi modelli malati di dominio.
L'importanza di Time's Up
Grazie a Time’s Up ora gli uomini sono terrorizzati, i predatori si stanno nascondendo perché sentono l’aria di cambiamento. E quindi credo che questo sia un momento cruciale, di svolta, in cui l’universo maschile si mette in discussione ma soprattutto rielabori i propri sentimenti e comportamenti per crescere. Dal caos, è risaputo, si genera un’evoluzione e non c’è momento migliore di questo per metterla in atto. La verità è che noi donne ci saremmo dovute arrabbiare prima, saremmo dovute scendere in campo e coalizzarci tempo fa.
Il ruolo di Frida
Ero ossessionata da quel ruolo e sentivo che era un film che avrei dovuto fare nel bene o nel male. L’ho anche prodotto, e ci sono voluti otto anni per fargli vedere la luce, ecco, direi che ho vissuto nella paura di non poterlo fare. Fare in modo che quel film venisse girato è stata un’impresa, poi da un giorno all’altro hanno approvato il budget e lo abbiamo girato. Non c’è stato tempo di avere paura.
Le parole per il marito
Senza quegli uomini di valore come mio marito questa lotta femminista non sarebbe stata possibile. Ancora ricordo quando è venuto da me in maniera così adorabilmente titubante, quasi sexy, per propormi questi talk, un’idea che avrei dovuto avere io per prima. E di questo lo ringrazio.
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