Nonostante si celebri l’amore, la festa di San Valentino è da sempre al centro di diatribe tra chi la attende tutto l’anno e chi ne farebbe volentieri a meno.
C’è chi sostiene che l’amore debba avere un giorno interamente suo e chi, al contrario, pensa che i sentimenti non si possano circoscrivere in una sola giornata ma debbano essere dimostrati ogni giorno e in ogni momento.
Fatto sta che il 14 febbraio è da sempre oggetto di discussioni, anche tra fidanzati.
Cos’è quindi? Un’occasione per esprimere i propri sentimenti al partner (o a chi speriamo lo diventi) oppure l’ennesima pratica commerciale per arricchire i negozi? Una scelta che divide. Ma non da tutte le parti.
In alcuni Paesi, infatti, la possibilità di scegliere quale corrente seguire non esiste, così come non esiste la festa di San Valentino. O meglio, è conosciuta ma viene vietata. Ma è davvero possibile che anche l’amore sia soggetto a restrizioni? Ebbene sì.
Ci sono luoghi nel mondo in cui questa festa non è celebrata per tante, tantissime ragioni. I motivi possono essere di natura politica, religiosa o culturali.
In Paesi come Pakistan, Indonesia, Malesia, Iran o India, per esempio, la festa di San Valentino è proibita perché ritenuta troppo occidentale. I trasgressori del divieto possono incorrere a pene anche molto severe come il carcere, alla pari di un vero e proprio crimine. Ma vediamo qualche caso concreto.
In Pakistan, sulla base di una petizione presentata da un cittadino, un tribunale della capitale Islamabad ha deciso di vietare la celebrazione della festa di San Valentino perché ritenuta una volgarità occidentale e contraria ai dettami dell’Islam.
In conseguenza alla sentenza sono stati proibiti tutti gli eventi legati alla festa degli innamorati e la loro promozioni sui media. Ovviamente questa decisione ha scatenato non poche polemiche, soprattutto tra i più giovani, arrivando anche a scontri e violenze.
Nel 2013, infatti, quando ancora la sentenza non era stata emessa, l’attivista pakistana per i diritti umani Sabeen Mahmud organizzò la manifestazione “Pyaar ho jaane do“, lascia che ci sia amore, per protestare sul divieto della celebrazione di San Valentino.
La donna fu uccisa nel 2015 da due uomini dopo un comizio sui diritti etnici. Uno dei colpevoli dichiarò, in seguito, che tra i motivi della sua uccisione c’era anche la sua protesta contro la messa al bando della ricorrenza. Ma non è tutto.
In Indonesia il giorno dedicato a San Valentino viene proibito perché ritenuto lontano dalla cultura islamica. Quello che si pensa è che una festa del genere non promuova l’amore ma incoraggi al sesso occasionale e quindi sia inconcepibile per la cultura e gli insegnamenti musulmani.
Non molto diverso quello che accade in Malesia dove la ricorrenza è vietata perché ritenuta immorale e una trappola che induce al vizio.
In India è stata criticata perché si pensa che possa avere una cattiva influenza sulla cultura del Paese arrivando perfino a mettere in guardia i giovani e incitandoli a tenersi lontani da ogni celebrazione di questo tipo.
Una vera e propria lotta contro una festa che in realtà dovrebbe significare e portare amore, al di là di ogni altra interpretazione.
Sfogliate la gallery per vedere in quali altri Paesi è vietato festeggiare San Valentino.
Pakistan
In Pakistan, come detto, la lotta contro questa festa è stata sollevata da un cittadino che la riteneva unicamente un’occasione volta a promuovere l’immoralità, la nudità e l’indecenza.
Indonesia
In Indonesia il divieto è arrivato nel 2012 quando il consiglio clericale islamico ha dichiarato che San Valentino è una festa in opposizione alla cultura e agli insegnamenti musulmani.
A questo proposito ci sono state varie manifestazioni di piazza soprattutto da parte dei giovani che, invece, vorrebbero festeggiare.
Arabia Saudita
In Arabia Saudita qualunque tipo di manifestazione di affetto in pubblico è proibita ed è obbligatorio mantenere un comportamento sempre controllato.
Nel 2012 vennero arrestate ben 140 persone che tentarono di sfidare la restrizione. In più, in prossimità del 14 febbraio, vengono vietate la vendita di rose e oggetti di colore rosso.
India
In India il motivo alla base della negazione della festa di San Valentino è la cattiva influenza che potrebbe avere sulla cultura indiana. Per questo motivo i giovani vengono indirizzati a non farsi coinvolgere da questo tipo di mentalità.
Iran
Anche in Iran i motivi del divieto sono legati all’immoralità della festa. Qui si rischia il carcere anche solo per la commercializzazione di gadget “a tema”.
C’è stata però un’associazione culturale che ha proposto di sostituire San Valentino con un’antica festa locale in cui si celebrano madri e mogli, il Sepandarmazgan o Esfandegan che cade il 17 febbraio.
Malesia
Nel 2011 in Malesia, la polizia fece irruzione in alcune camere d’albergo dove ottanta ragazzi musulmani stavano celebrando la festa degli innamorati. La restrizione è attuata per lo più in Malesia Occidentale.
Negli Stati orientali di Sarawak e Sabah la festa di San Valentino viene tollerata e sta prendendo sempre più spazio.
Thailandia
In questo Paese non c’è un divieto totale ma il giorno di San Valentino la polizia viene mobilitata per sorvegliare che non si abbiano rapporti sessuali extraconiugali tra i giovani minori di 18 anni. Questo perché è proibito dalla legge.
Russia
In alcune zone della Russia la ricorrenza di San Valentino è stata proibita. Nel 2011, per esempio, la provincia di Belgorod ha vietato la celebrazione di questa festa in nome della sicurezza spirituale. Nello specifico minerebbe l’integrità spirituale e i valori morali dei giovani.
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