Il progetto è del fotografo Chris Buck ed è intitolato Let’s Talk About Race, ovvero parliamo di razze. L’idea di questo progetto è nata insieme alla presentatrice Oprah Winfrey ed è stata proprio lei a pubblicare questa serie di fotografie sulla sua rivista O, The Oprah Magazine . Gli scatti hanno fatto parte del numero di maggio 2017 spopolando anche sul web. Le tre scene capovolgono completamente i ruoli e le dinamiche di potere tipiche del ventunesimo secolo.
È stato proprio questo a scatenare l’idea del progetto: il fatto che nel 2017, ora 2018, si parli ancora di razze e si notino ancora queste differenze. Negli ultimi anni, oltre che continuare a parlare di razze, pare che il divario salariale tra Americani bianchi e Americani neri sia addirittura più ampio di quanto non lo fosse nel 1979. Secondo un rapporto, citato da TPI, lo scompenso salariale tra le donne bianche e le donne nere in America è del 19% (dato del 2015), aumentato notevolmente rispetto al 6% del 1979.
La particolarità di questo progetto è che Chris Buck, il fotografo, è bianco e quindi questa differenzia razziale non gli ha mai provocato disagio. A tal proposito dice al Elite Daily
Riconosco che è una vera responsabilità da fotografo bianco fare le immagini con molta attenzione e farlo in un modo che sia premuroso e rispettoso. Non sono di colore. Non era qualcosa di cui mi sentivo a disagio. Mi sento un fotografo di spicco in questo paese, è importante per me affrontare questi argomenti. Sono rimasto davvero sorpreso quando mi sono trasferito qui per quanto poco si parlasse di razza. Sta accadendo da troppo tempo. Chi stiamo prendendo in giro? I miei nipoti parleranno ancora di questo.
E se queste fotografie dovessero mai mettere a disagio bianchi o neri, il fotografo avrà colpito appieno l’obiettivo, ovvero, parlare di questa situazione, purtroppo ancora troppo presente.
Una bambina e le bambole con cui giocare
Anche un semplice negozio di giocattoli può trasformarsi in una discussione razziale. Questa fotografia ritrae una bambina bianca che guarda lo scaffale delle bambole con cui vorrebbe giocare. Al primo sguardo i sentimenti della bambina di non avere una bambola nella quale immedesimarsi (perché tutte nere) non si notano, ma osservandola con più attenzione si percepisce questa mancanza. E ci colpisce profondamente.
La pedicure delle donne asiatiche
In America è molto probabile che i saloni estetici siano gestiti da donne asiatiche, o meglio, che molte donne asiatiche lavorino in questi centri. Spesso con salari bassi e a pessime condizioni per la loro salute perché sempre a contatto con prodotti chimici aggressivi.
Questa fotografia ribalta i ruoli: le donne asiatiche vengono posizionate in alto, rilassate e coccolate dalle donne bianche ai loro piedi.
La servitù latina
Secondo il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti, le donne ispaniche rappresentano il 41% dei lavoratori nel settore delle pulizie.
Questa fotografia come quella precedente ribalta le posizioni: la donna latina diventa la donna piena di potere sia economico (lo si capisce dall’abbigliamento, l’arredamento, il cane…) sia di superiorità (parla al telefono e ignora completamente la cameriera bianca).
Cosa ne pensi?