Shirley MacLaine è una di quelle dive di Hollywood che ha saputo incarnare lungo la sua carriera un ideale molto particolare di donna. Ha rappresentato la ragazza dolce, che tutti credono ingenua, nella sua giovinezza – anche se, nella profondità dei suoi occhi, sembra che l’attrice sia ancora la ragazzina di un tempo – la donna affascinante e vissuta nella sua mezza età, e oggi è in un certo senso sullo schermo la nonnina che tutte vorremmo avere. Naturalmente qui parliamo di finzione scenica, ma chi è, chi è stata Shirley MacLaine?
Per comprenderlo, non c’è niente di meglio che ripercorrere la sua carriera, la sua vita privata e anche i suoi credo. Per esempio, lo sapevate che l’attrice è molto nota anche per essere un araldo delle idee e delle convinzioni new age?
A questo proposito, Shirley MacLaine ha scritto nel 1970 Do Not Fall Off the Mountain, che è il primo volume della sua autobiografia: in esso parla delle sue idee spirituali e il libro ha avuto il merito di far conoscere la new age a un pubblico molto più ampio. Il misticismo dell’attrice è comunque più ampio e sparso nei suoi memoir: in alcuni di essi ha espresso la sua fede nei confronti della reincarnazione.
Shirley MacLaine, come riporta il sito di Oprah Winfrey, parla specificamente di reincarnazione nel libro I’m Over All That. Tra le vite passate che l’attrice annovera ci sono quelle come ragazza nell’harem di un pascià in Turchia che ha sperimentato la mancanza di libertà, come intrattenitrice fuori da un teatro, come zingara musulmana emigrata dal Marocco sulle colline in Spagna dove viveva con cristiani copti. MacLaine è giunta a queste consapevolezze attraverso dei ricordi, delle epifanie che sono arrivate nel corso della sua quotidianità. L’artista dice anche di essere stata una creatura androgina prima della nascita di Atlantide.
Probabilmente – scrive – uno dei motivi per cui la reincarnazione ha senso per me è perché capisco come ognuno di noi sia così tante persone. Quando ci apriamo e permettiamo alla memoria della nostra anima di emergere ed esprimersi, possiamo essere stupiti dal talento per le molteplici personalità che ognuno di noi ha. Non intendo personalità multiple nel senso di un disturbo psicologico. Intendo dire che ognuno di noi ha avuto molteplici esperienze in vite passate che forniscono le nostre anime di ricordi e intuizioni che non possono essere spiegate in nessun altro modo.
Come ho conosciuto e riconosciuto strade e templi quando sono andato in India per la prima volta? Perché mi sono ritrovato a parlare portoghese quando ero in Brasile? Ogni essere umano può indicare un numero qualsiasi di esperienze simili, momenti specifici che li inducono a chiedersi perché e come sanno quello che sanno.
Sfogliamo insieme la gallery per conoscere un po’ di più questa incredibile artista.
Con il fratello Warren
Classe 1934, Shirley MacLaine fa in realtà di cognome MacLean Beaty. È infatti la sorella di Warren Beatty: anche lui attore, ha modificato il suo cognome per renderlo più facile da ricordare al pubblico così come la sorella. Quando era piccola, Shirley MacLaine aveva le caviglie deboli, così la famiglia le fece praticare il balletto. Divenne però troppo alta, e quindi iniziò a rivolgersi ad altri campi del mondo dello spettacolo una volta cresciuta. Così iniziò a studiare teatro a scuola e un giorno, dovendo sostituire la protagonista, fu notata da un produttore che la mise sotto contratto con la Paramount.
L'esordio
Il suo primo film è del 1955: La congiura degli innocenti di Alfred Hitchcock. Nel 1958 è arrivata la prima nomination agli Oscar per Qualcuno verrà di Vincent Minnelli.
Con Billy Wilder
Il primo periodo d’oro del suo cinema è nella commedia. Qui è in un film di Billy Wilder, L’appartamento de l 1960, accanto al mattatore Jack Lemmon, per cui ebbe un’altra nomination agli Oscar.
Iconica
Poco dopo, nel 1963, Shirley MacLaine è l’iconica Irma la dolce sempre per Billy Wilder. Che le vale una terza nomination agli Academy Awards.
Divertentissima
Oltre il giardino del 1979 è in assoluto uno dei film più geniali girati da Peter Sellers (che ne ha girati di film geniali). Qui, l’attore britannico interpreta un giardiniere che vive in un mondo tutto suo e che si ritrova, solo al mondo, ad affrontare situazioni ben più grandi di lui (ma lo fa, riuscendo suo malgrado a prendere in giro l’intera nazione): tra queste situazioni c’è proprio una scabrosa “falsa intesa” con Shirley MacLaine. Che dà vita a una divertentissima scena di sesso-non sesso.
Un'interpretazione da Oscar
Del 1983 è Voglia di tenerezza, probabilmente il suo ruolo più famoso anche ai profani, che le apre un periodo di ruoli importanti in film che hanno una grande impronta femminile.
Storie al femminile
Tra questi film “molto femminili” c’è Fiori d’acciaio del 1989, in cui è accanto a Julia Roberts e Dolly Parton, tra le altre.
Sempre sull'onda
Nel 2005, Shirley MacLaine è stata nel reboot cinematografico di Vita da strega, accanto a Nicole Kidman.
La nonna che tutte vorremmo
Lo stesso anno interpreta una bizzarra nonnina nel film In Her Shoes. Shirley MacLaine è il deus ex machina che riesce a riappacificare due diversissime sorelle: Cameron Diaz e Toni Collette.
L'ultimo film
L’ultimo film al cinema (finora) risale al 2017 ed è Adorabile nemica. Nel 2000, l’attrice ha intanto anche avviato una carriera da regista con Bruno.
In televisione
Shirley MacLaine ha preso parte a Il mondo di Shirley tra il 1971 e il 1972 e a diverse serie e sceneggiati televisivi nel tempo. Tra le ultime, si possono ricordare delle apparizioni da guest star in Downtown Abbey.
La vita privata
Ha una figlia, Sachi, nata nel 1956 dal matrimonio con il produttore Steve Parker, che è durato dal 1954 al 1982. I due divorziarono quando lei scoprì le bugie di lui: l’uomo aveva, tra l’altro, trasferito i propri fondi sul conto della sua amante giapponese.
I riconoscimenti
Tra i suoi premi ricordiamo un Oscar per Voglia di tenerezza, 7 Golden Globe, 2 Orsi d’argento e un Orso d’Oro, 2 Bafta, 2 Coppe Volpi e 2 David di Donatello.
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