Shonda Rhimes, le altre serie tv oltre Grey's Anatomy in cui ha sfogato il suo sadismo
Non solo "Grey's Anatomy". Ecco perché amiamo tanto le serie firmate da Shonda Rhimes, nonostante tutte le lacrime che ci fa versare.
Non solo "Grey's Anatomy". Ecco perché amiamo tanto le serie firmate da Shonda Rhimes, nonostante tutte le lacrime che ci fa versare.
Molte di noi l’hanno conosciuta e amata guardando Grey’s Anatomy. Ma Shonda Rhimes è molto più di questo. Dopo quel medical drama che ci ha fatte tutte impazzire di gioie e di aspettative, oltre che di piccole momentanee delusioni, Rhimes ha scritto, diretto o prodotto altre serie televisive. Tanto che nel 2005 ha fondato una sua casa di produzione televisiva – che ha chiamato ShondaLand. Nell’ambiente delle serie tv però viene dipinta ironicamente come sadica. Tutta colpa delle disgrazie che capitano alle sue eroine – e agli eroi – a partire da Grey’s Anatomy appunto.
Da poco Shonda è approdata anche nell’universo Netflix, e nel periodo del Natale 2020 è stato trasmessa la prima serie che porta il suo nome sulla piattaforma di streaming, Bridgerton.
Ambientata all’epoca della Reggenza, la serie trae spunto dai romanzi rosa scritti da Julia Quinn, pubblicati a partire dal 2000. Nel frattempo, la Rhimes ha fatto tremare gli aficionadosi di Grey’s Anatomy, proponendo un un antipasto della diciassettesima stagione, la puntata speciale di due ore dedicata agli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19, in cui compare… Il Dottor Stranamore!
Sarà la volta di un clamoroso ritorno? E in che modo Shonda pensa di farlo tornare dalla morte? Come sempre, dovremo armarci di pazienza per saperlo.
La storia personale e professionale di Shonda Rhimes parte da lontano. L’artista ha preso un master in spettacolo molto tempo dopo la laurea triennale, finché nel 1998 non ha esordito come autrice cinematografica. Classe 1970, il capolavoro di Shonda Rhimes – Grey’s Anatomy appunto – arriva quando aveva 35 anni. E, per quanti tremano ogni volta al pensiero che l’amatissimo medical drama possa finire, Shonda ha dichiarato a Entertainmente Weekly:
Ho scritto la fine dello show almeno sei volte, ma non riesco a salutare i personaggi che ho creato. Sono così orgogliosa che oramai fanno parte di me. Al pensiero che dopo 15 anni siamo ancora in onda e che il pubblico continua a seguire le storie di Meredith, resto sbalordita. È un vero e proprio miracolo, mi commuovo ogni volte.
Certo, le lacrime che ci ha fatto versare Shonda negli anni sono davvero tante, a causa di morti inaspettate, partenze, storie al capolinea, e c’è da aspettarsi che l’autrice continuerà a portare il suo lato “sadico” anche su Netflix.
Oltre a Bridgerton, fra gli altri progetti in cantiere sembrerebbero esserci The Warmth of the Other Suns, tratto dal romanzo di Isabel Wilkerson e basato sulla fuga degli afroamericani dagli Stati Uniti del Sud, dove il razzismo era ai massimi livelli, in un periodo che va dal 1916 al 1970, e altri come Pico & Sepulveda, storia ambientata nella California dell’800, allora messicana, all’indomani della conquista da parte degli Stati Uniti o The Residence, un racconto della Casa Bianca fatto da chi ci lavora.
Ma, in attesa di scoprire i nuovi lavori, che sicuramente ci riserveranno altri pianti, ripercorriamo in gallery le serie più famose ideate da Shonda Rhimes, comprese quelle che in Italia devono ancora arrivare o che non hanno avuto la stessa fortuna di Grey’s Anatomy.
Prima serie nata dalla collaborazione di Shonda con Netflix, parla della giovane Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor), attesa dal debutto in società, con conseguente stuolo di pretendenti e aiutata dall’affascinante, ma per lei detestabile, duca di Hastings (Regé-Jean Page).
La trama di questo medical-drama la conosciamo quasi tutte: tratta le vicende di Meredith Grey e dei suoi colleghi del Seattle Grace Hospital. Fra alti e bassi del mestiere – e tristi addii che ancora oggi non riusciamo a superare (vi dice nulla il nome Derek Shepherd?) – è forse il prodotto più celebre di Shonda Rhimes. Grey’s Anatomy dura imperterrito dal 2005: segno che si tratta di una serie importante per i telespettatori (c’è chi non si perde neppure un episodio!).
Come per Grey’s Anatomy, anche Private Practice è un medical drama: si tratta infatti di un suo spinn off che tratta le vicende della dottoressa Addison Montgomery (per chi ha visto Grey’s Anatomy si ricorderà la sua corsa – purtroppo persa – per diventare primario del Seattle Grace Hospital). All’inzio della serie, la donna si trasferisce a Los Angeles dove, insieme ai suoi ex compagni di università Sam e Naomi Bennett, gestisce la clinica privata Oceanside – Wellness Group.
È andato in onda negli Usa e in Italia dal 2007 al 2013.
Medical-drama di una stagione, andato in onda nel 2011, Off the Map è ambientato nella Ciudad de las estrellas (letteralmente, la città delle stelle ma che di stelle ha ben poco!), una piccola cittadina nell’America del Sud. Qui i cittadini sono messi in ginocchio dalle gravi mancanze mediche (inutile dire quanti decessi ci siano nella serie, insomma).
Purtroppo la serie è stata cancellata dopo i primi 13 episodi, nonostante gli ascolti fossero anche più alti di altri show che vengono mantenuti ancora in vita.
Si tratta di una serie drama che va in onda dal 2007.
La protagonista indiscussa di questo telefilm è Olivia Pope – interpretata dall’attrice Kerry Washington – una donna determinata e affascinante, ex direttrice delle comunicazione della Casa Bianca. Sperando di poter mettere la parola fine al suo passato, decide di aprire la Olivia Pope and Associates, una società di gestione delle crisi in cui lavora a stretto contatto con il suo personale. Fra i personaggi gli avvocati Stephen Finch e Harrison Wright, l’investigatrice Abby Whelan, il tormentato Huck Finn (con un passato da seriel killer proprio in linea con il “sadismo” di Shonda) e la giovane avvocatessa Quinn Perkins.
Una serie thriller-giudiziario che va in onda dal 2014. Protagonista è Annalise Keating (interpretato dal premio Oscar Viola Davis), un’avvocato e docente di diritto penale all’università di Philadelphia. La trama ruota intorno alla sua figura e a quella di suoi cinque suoi studenti (i preziosi “Keating Five“), scelti per assisterla nei casi giudiziari. Fra casi omicidio, estorsioni e perfino incendi, Le regole del delitto perfetto sono quella serie che in fatto di sadismo potrebbe facilmente competere con Grey’s Anatomy!
È una serie thriller durata due stagioni, andate in onda nel 2016 e 2017. Anche questa è stata cancellata nonostante gli ascolti lusinghieri. La trama di questo telefilm ruota intorno alla figura di Alice Vaughan, un’investigatrice privata di Los Angeles vittima di una frode da parte del suo fidanzato. Grazie alle sue spiccate doti intellettuali, riesce però a rintracciarlo… Per scoprire che fa parte di un’associazione di ladri (come si dice? Se non ci sono crimini, non è una serie di Shonda!).
Una sola stagione, mai andata in onda in Italia e tristemente cancellata. La serie raccontava le vicende che seguivano la morte di Giulietta e Romeo – sì, i protagonisti del dramma shakespeariano. La protagonista della serie è la giovane Rosaline – cugina dell’iconica Giulietta ed erede del casato Capuleti – costretta a sposare Benvolio Montecchi. Mentre i due giovani rampolli delle famiglie più importanti di Verona cercano di impedire in tutti i modi il loro matrimonio, ecco che un’associazione segreta chiamata The Fiends (ovvero Il Demonio) cerca di deporre dal trono il principe Escalo.
Insomma, quale miglior serie per la nostra Shonda se non proprio una ispirata alla più drammatica delle tragedie di William Shakespeare?
È andata in onda negli Usa il 13 marzo del 2018, mentre in Italia la serie è ancora inedita. Si tratta di un legal drama che tratta le vicende di alcuni avvocati della Corte Federale del distretto del sud di New York, detto anche Il tribunale della madre.
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