Il 12 ottobre del 1978, tra le 5 e le 9 del mattino, Nancy Spungen moriva sul pavimento del bagno, nella stanza 100 del Chelsea Hotel di New York. Era stata colpita ripetutamente all’addome con un coltello. Il suo corpo fu scoperto da Sid Vicious, il suo ragazzo, oltre che bassista dei Sex Pistols. Sid disse ai poliziotti di non ricordare nulla per via delle droghe assunte. Poi, dopo l’arresto, la confessione.
“L’ho uccisa perché sono un cane bastardo”, raccontò agli agenti, come ricordato dall’Independent. Un dirty dog, così si definì. Un bastardo, una carogna, un cane rabbioso. Questa è anche la versione non ufficiale riconosciuta dalla storia, visto che non ci fu il tempo necessario per un processo. Dopo aver tentato di suicidarsi, Sid morì di overdose il 2 febbraio del 1979, mentre era fuori su cauzione.
“Doveva succedere. Nancy diceva sempre che sarebbe morta prima dei ventuno anni”: così disse un confusissimo Sid Vicious al giornalista Bernard Clarke durante la sua ultima intervista, rilasciata nel dicembre 1978. Disse anche di volersi solo divertire, perché era il suo unico scopo nella vita. Alla domanda su dove gli sarebbe piaciuto andare, rispose “sotto terra”.
La storia di amore malato di Sid e Nancy è raccontata anche nel film del 1986 diretto da Alex Cox, in cui Gary Oldman interpreta il musicista maledetto.
Noi, invece, abbiamo raccontato il prosieguo della loro relazione, e la fine precoce di entrambi, in gallery.
Sid Vicious sul palco con i Sex Pistols
John Simon Ritchie, meglio noto come Sid Vicious, nacque a Londra il 10 maggio 1957. Suo padre era una guardia a Buckingham Palace, oltre che un suonatore semiprofessionista di trombone nella scena jazz di Londra. Tuttavia, poco dopo la sua nascita, l’uomo decise di abbandonare moglie e figlio, che si trasferirono quindi a Ibiza. Non fu un’infanzia felice per John, dato che sua madre era tossicodipendente.
La passione per il punk
Abbandonata presto la scuola, cominciò a bighellonare per Londra, dove si era ritrasferito, frequentando i musicisti punk della città. Nel 1975 conobbe John Lydon, futuro cantante dei Sex Pistols. Fu proprio lui a dargli il nome d’arte Sid Vicious, ispirandosi al criceto di John, che Lydon pensava fosse malvagio (vicious in inglese).
Sid Vicious e Nancy Spungen
Nonostante non sapesse suonare, Sid Vicious entrò a far parte dei Sex Pistols come bassista. Il successo fu immediato: Sid divenne subito uno degli eroi della scena punk britannica. Agli inizi del 1977, durante un concerto a Londra, conobbe la groupie ed ex spogliarellista americana Nancy Spungen. Lydon tentò di convincere l’amico a non frequentarla, ma fu impossibile.
Lei era un'eroinomane
Nancy Spungen e Sid Vicious divennero inseparabili. Nancy, nota eroinomane, insegnò a Sid tutto quello che sapeva su sesso e droga. Gli altri membri dei Sex Pistols non la amavano e non ne facevano mistero. Quando il suo comportamento si fece più dominante e aggressivo, decisero di bandirla dal loro tour.
I Sex Pistols sul palco
Quando i Sex Pistols si sciolsero, nel 1978, Nancy e Sid si trasferirono a New York allo storico Chelsea Hotel. Vicious continuò la propria carriera di musicista con un nuovo progetto, The Vicious White Kids. Nancy partecipò occasionalmente come corista, ma la loro vita di eccessi prevaricò su tutto il resto.
Una coppia problematica
Nancy non era certo un tipo semplice. Lo si capisce dalle sue stesse parole, ricordate nel libro Please Kill me.
Avevo un mucchio di problemi. Ero davvero diversa da tutti gli altri. Ero molto più intelligente di loro. Così ho iniziato a ribellarmi contro i miei genitori, li odiavo moltissimo. Lo si sono preoccupati un casino e mi hanno spedita dallo strizzacervelli. Non riuscivano a gestire la cosa e io li odiavo così tanto. Proprio non li sopportavo.
La morte di Nancy a soli 20 anni
Il 12 ottobre del 1978, tra le 5 e le 9 del mattino, Nancy Spungen morì nel bagno della loro stanza al Chelsea Hotel. Era stata colpita ripetutamente all’addome con un coltello. In stato confusionale a causa dell’abuso di eroina e altri stupefacenti, Sid non ricordava nulla.
La foto segnaletica di Sid Vicious
Sid Vicious venne arrestato, in quanto unico indagato, ma uscì subito su cauzione, pagata dalla sua casa discografica. Una volta fuori, tentò di suicidarsi con un rasoio e in seguito fu nuovamente arrestato per aver rotto un bicchiere in faccia a Todd Smith, fratello di Patti Smith. Ma, ancora una volta, venne subito rilasciato.
Sid Vicious e la madre Anne dopo un'udienza del processo
Il 1º febbraio 1979 Sid Vicious assunse dell’eroina, acquistata dalla madre per festeggiare il suo rilascio. Sopravvisse alla prima overdose grazie all’intervento della nuova fidanzata Michelle Robinson, ma la seconda dose gli fu fatale. Dopo essersi addormentato, venne trovato morto il mattino seguente. La sua morte arrestò anche il processo per la morte di Nancy: non venne mai provata la sua colpevolezza e ancora oggi c’è chi sostiene la sua innocenza. L’unica cosa certa è che entrambi contribuirono alla loro stessa autodistruzione.
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