Sindhutai Sapkal, conosciuta da tanti semplicemente come la Madre degli orfani, è un’assistente sociale indiana che da decenni ha messo la sua vita al servizio degli orfani.
Ha cresciuto oltre mille bambini e per il suo impegno ha ricevuto quasi trecento premi. La sua storia è purtroppo praticamente sconosciuta fuori dai confini dell’India, ma merita di essere raccontata.
Sindhutai si è sposata ancora bambina, è stata abbandonata dal marito a vent’anni, dopo essere stata picchiata mentre era incinta di nove mesi. Costretta a elemosinare per sopravvivere, passando da un treno all’altro, sembrava destinata a morire sulla strada come tanti altri, ma non è andata così.
Senza il supporto di nessuno, ha iniziato a prendere con sé dei bambini e nel tempo ha aperto diversi orfanotrofi. Come ha raccontato in una delle sue rare interviste, condivisa da The Free Press Journal, Sindhutai Sapkal non si è mai data per vinta.
Quando scendevo dai treni a notte fonda avevo paura degli uomini. Avevo solo vent’anni. Ho pensato spesso di togliermi la vita. Ma una notte in cui ero davvero stanca sono scesa da un treno con un grande panino in man0. Ho sentito un mendicante piangere e dire che era malato, stava morendo e non aveva nessuno. Voleva solo bere qualche goccia d’acqua.
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Sono andata da lui e gli ho detto “Perché devi morire solo con acqua? Tieni il mio pane, mangialo, bevi e poi muori”. Non è morto! E questa cosa mi ha fatto pensare che, se avevo salvato la sua vita, perché dovevo pensare di voler morire? Potevo aiutare la gente a sopravvivere.
Così è iniziato un percorso incredibile, che l’ha portata a trasformare la vita di molti. Il suo primo “figlio adottivo” è arrivato poco dopo: si chiamava Deepak, aveva sedici anni e viveva vicino alle rotaie.
Ho pensato che mia figlia avrebbe potuto finire come lui, allora l’ho preso con me ed è diventato il mio primo figlio.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la storia di Sindhutai Sapkal…
L'infanzia difficile di Sindhutai Sapkal
Sindhutai Sapkal nasce il 14 novembre del 1948 nel villaggio indiano Pimpri Meghe, vicino a Wardha. Non è una figlia desiderata, ma suo padre prova a darle un’educazione, contro il volere della madre. A dodici anni viene però costretta a lasciare la scuola per sposarsi con un ragazzo di vent’anni.
Sindhutai Sapkal finisce sulla strada
Dopo aver dato alla luce tre figli maschi, a vent’anni viene abbandonata dal marito mentre è incinta di nove mesi. Si trova a partorire sola la sua bambina, dovendo recidere il cordone ombelicale con una pietra. Abbandonata al suo destino, inizia a vivere per strada con la figlia.
Una nuova vita
Affamata e impaurita, trova inizialmente riparo in un crematorio, dove si trova persino costretta a rubare della farina e a cucinarla sulle braci ardenti dove hanno appena bruciato i morti. Scopre di avere una bella voce e inizia così a guadagnare qualche soldo cantando. Nonostante la disperazione, presto capisce di poter aiutare gli altri mendicanti come lei.
Sindhutai Sapkal diventa madre di tanti bambini
Sindhutai aiuta molti orfani a trovare un rifugio e del cibo. Riesce ad aprire diversi orfanotrofi grazie alle donazioni di privati e al suo duro lavoro.
Sindhutai Sapkal, una madre per chi non ha madre
I bambini la chiamano madre: dopo i 18 anni, lei li aiuta anche a trovare lavoro, sposarsi e migliorare le loro vite.
Sindhutai Sapkal parla ai suoi piccoli
Persino oggi, il cibo e i soldi per fornire un’educazione e le cure mediche arrivano dalle donazioni che Sindhutai Sapkal raccoglie durante le sue conferenze.
Sindhutai Sapkal
Condivido le mie esperienze con le persone e dico loro che ho imparato a vivere nonostante tutte le avversità. Dopo i miei discorsi, mi sfilo un lembo del mio sari e chiedo loro di aiutare i miei bambini a ricevere un’educazione.
- Storie di Donne
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