Sir Elton John, il baronetto che ha cantato la morte, anche la propria.
Elton John è un gigante della musica, ma per ispirarsi ha tratto delle idee dalla sua vita quotidiana: dagli affetti, dagli amici. E alcuni di essi sono molto celebri.
Elton John è un gigante della musica, ma per ispirarsi ha tratto delle idee dalla sua vita quotidiana: dagli affetti, dagli amici. E alcuni di essi sono molto celebri.
Parlare di Elton John significa parlare della sua musica. Nelle canzoni, nelle esibizioni, nelle parole che spesso il collaboratore Bernie Taupin ha scritto sulla sua musica c’è molto di lui, dei suoi amori, dei suoi amici. Tutti conoscono la versione di Candle in the Wind del 1997, riadattata per il funerale di Lady Diana, ma c’è spesso molta incomprensione su alcuni brani. Uno di questi brani spesso incompreso è Daniel, che parla di un ragazzo che torna dalla guerra in Vietnam ed è rimasto cieco, ma spesso si crede parli di amore tra due uomini. Si tratta di un pregiudizio – Elton John è omosessuale e non è certo un mistero – ma la canzone parla di due fratelli.
Qualche volta, nella sua carriera, Elton John ha preferito affidarsi completamente alla musica per definire sentimenti ed emozioni, anche quelli difficili come le conseguenze della morte (e di amicizie scomparse prematuramente Elton ne ha avute molte). Come per esempio per Song for Guy, un pezzo completamente strumentale che “racconta” tra le note di un ragazzo che l’artista conosceva e che è morto per un incidente motociclistico, come viene in effetti raccontato sulla copertina del singolo:
Mentre stavo scrivendo questa canzone, una domenica, mi immaginavo fluttuante nello spazio, mentre guardavo il mio corpo. Mi stavo immaginando mentre morivo. Morbosamente ossessionato da questi pensieri, scrissi una canzone a proposito della morte. Il giorno dopo mi venne detto che Guy, il nostro fattorino di 17 anni, era stato tragicamente ucciso mentre era sul suo motociclo, il giorno prima. Guy morì il giorno che scrissi questa canzone.
Sono tante le amicizie celebri che hanno fatto parte o fanno ancora parte della vita del cantante. Sul suo profilo Instagram, Elton John raccoglie tantissime immagini del presente e del passato. Una di queste amicizie è quella con Freddie Mercury – del quale narrò un toccante aneddoto capitato il Natale successivo alla morte del frontman dei Queen. Poi c’è quella con John Lennon – una ferita la sua morte, per lui, che non si è mai rimarginata, anzi, che, in seguito all’assassinio molto simile di Gianni Versace, ha ripreso a sanguinare.
Tra le amicizie attuali c’è quella con la collega Lady Gaga, che è diventata «Gaga mother» per i figli del cantante. Come riporta PageSix, Elton John, il compagno David, con cui ha una relazione dagli anni ’90, e i loro piccoli, hanno inviato una nota di congratulazioni scritta a mano alla cantautrice, dopo la sua vittoria ai Premi Oscar 2019. Probabilmente, come d’intenzione, le hanno anche mandato dei fiori bianchi.
Elton John e la sua musica rappresentano moltissimo per milioni di persone. In tanti hanno un ricordo personale sulle sue note: un amore, un bacio, un addio. Un po’ come avviene nel film Quasi famosi, in cui basta la canzone Tiny Dancer a rimettere insieme gli animi di un gruppo variegato e mal assortito. In poco meno di 60 anni di carriera, l’artista ci ha regalato momenti indimenticabili. Classe 1947, esordì infatti giovanissimo – come accadde ad altri due celebri baronetti, Lennon e Paul McCartney – in alcune formazioni, come i Corvettes e i Bluesology (ma provò anche a diventare il frontman dei King Crimson e dei Gentle Giant), ma il suo primo album da solista, Empty Sky è del 1969. Da quel momento ha rilasciato 33 album in studio, 4 album live, 4 colonne sonore e 11 raccolte ufficiali. Un po’ come per i Beatles, la sua musica è tanto varia e vasta, da coprire l’intero spettro dei sentimenti umani.
Scopriamo insieme alcune delle amicizie più importanti per l’artista e cosa hanno rappresentato per lui anche artisticamente parlando.
Elton John e Lady Diana si conobbero nel 1981, al compleanno del Principe Andrea, dove il cantante fu chiamato a esibirsi, come riporta il Sun. Dopo quella serata, la Principessa Triste inviò all’artista una lettera di ringraziamento, avviando così molti anni di una tenera amicizia. Fu proprio Lady D a confortare Elton John un mese prima della propria morte, al funerale dell’amico Gianni Versace. Così, quando la famiglia reale chiese al baronetto di suonare al funerale della donna, lui pensò di adattare una canzone che il collaboratore di una vita Bernie Taupin scrisse nel 1973 per celebrare l’attrice Marilyn Monroe, scomparsa 11 anni prima – anche se il titolo, «candela nel vento», il paroliere l’aveva sentita riferita alla prematura morte di Janis Joplin. Taupin quindi adattò il testo affinché parlasse di Diana, in particolare i primi due versi:
Arrivederci rosa d’Inghilterra
Possa tu crescere sempre nei nostri cuori.
Per tutto il tempo della sua esibizione, Elton John cercò di non emozionarsi, di non stonare e soprattutto di non mettersi a piangere.
Dopo la morte di Diana, Elton John è rimasto molto legato ai figli della Principessa Triste, in particolare al Principe Harry, tanto che ha presenziato al suo Royal Wedding a maggio 2018. Sempre il Sun riporta cosa il Principe provò nell’ascoltare Candle in the Wind al funerale della madre: fu come se qualcuno avesse scagliato un dardo attraverso le sue difese emotive.
La canzone di Elton fu incredibilmente emozionante e quasi mi portò sul punto di piangere in pubblico, e sono felice di non averlo fatto.
Elton John fu molto legato allo stilista, tanto da cantare al suo funerale nel 1997. La terza strofa di Blues Never Fade Away è stata dedicata a lui:
Brillava tanto luminoso con una voglia di vita
Come il Re Sole che era
Le sue passioni appese alle pareti furono stampate sul tessuto
A proposito delle scelte fatte tra bene e male
Ho provato a capire
Ma il dolore non scompare mai.
C’è grande e reciproca stima tra i due, ma anche tanto affetto. Tanto che, in un’intervista a Heart, Elton John ha dichiarato che Lady Gaga è una sorta di madrina per i figli, tanto da trovare sempre il tempo per Zachary e Elijah:
Fa loro il bagno, canta per loro, legge loro le storie. È la miglior madrina. Le importa davvero.
Per Elton John, stando a quello che ha scritto su Instagram in occasione della sua morte, George Michael è stato
il più gentile, l’anima più generosa e un brillante artista.
I due duettarono insieme nel live alla Wembley Arena del 1991 con Don’t Let the Sun Goes Down on Me.
Un concerto del 1974, quando a sorpresa Lennon salì sul palco per fare una sorpresa al collega.
I due sono amici, si ammirano reciprocamente e hanno anche lavorato insieme. Elton John ha raccontato in un podcast, George Ezra & Friends, come però la carriera di ognuno sia ciclica:
Nella carriera hai un picco e poi c’è il resto della tua carriera, e quel picco non può essere mai rimpiazzato. Il mio è stato tra il 1970 e il 1976. E dopo ho avuto il buon senso di capire che non tutte le mie canzoni sarebbero state al primo posto della classifica. È una cosa ciclica, anche Ed ci passerà, glielo ho detto: «Ci sarà un tempo che non sarà come oggi e devi accettarlo».
Malek e Boynton hanno interpretato in Bohemian Rhapsody rispettivamente Freddie Mercury e Mary Austin. Mercury fu un grandissimo amico di John.
Bernie Taupin ha scritto i testi di alcuni dei successi più memorabili di Elton John, come Your Song, Tiny Dancer, Candle in the Wind, Rocket Man. La loro collaborazione è nata nel 1967, quando Bernie rispose a un annuncio, e dura ancora oggi.
Senza Bernie Taupin non ci sarebbe Elton John – ha detto il cantante in un’intervista del 1994 – Lavoriamo insieme da lunghissimo tempo. Senza di lui il viaggio non sarebbe stato possibile.
Qui Elton John è con il compagno di una vita, David Furnish, e i figli nati dalla stessa madre in Gpa, Zachary (del 2010) ed Elijah (del 2013). In questa foto sono in vacanza con gli amici attori Neil Patrick Harris e David Butka – che invece sono sposati – e i loro bambini.
Ecco la locandina del biopic su Elton John. Si intitola come una delle sue canzoni più celebri, Rocket Man, e ai Golden Globe 2020 ha vinto nella categoria Miglior canzone con (I’m Gonna) Love Me Again e in quella Miglior attore in un film musical o in una commedia con Taron Egerton, che interpreta proprio Elton.
In passato, Angela Bowie affermò che l’ex marito David non amò quella canzone, un po’ troppo simile nei contenuti alla sua Space Oddity.
All’inizio del 2018, Elton John ha annunciato l’ultimo tour internazionale. Ma niente paura: finirà nel 2021 – e speriamo che cambi idea.
Elton John è uno, nessuno e centomila. Il nome d’arte più usato è Elton Hercules John, ma i suoi genitori lo hanno chiamato Reginald Kenneth Dwight. Tra i vari pseudonimi adottati in carriera ci sono: Rockaday Johnny, Ann Orson, Reggae Dwight, Redget Buntovan, Tripe, Dinah Card, Lord Choc Ice, Lady Choc Ice, Nancy Treadlight.
No, il bimbo in foto non è Elton John da piccolo, anche se in tanti l’avranno pensato. È il giovanissimo attore che appare in uno spot della John Lewis & Partners – che produce pianoforti – e che racconta a ritroso la storia del cantante. Per chi non crede che la pubblicità non possa essere incredibilmente emozionante, il video è su YouTube.
Elton John è stato nominato nel 1996 Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta II.
Elton John ha preso parte a tre episodi di altrettante serie tv: La tata, Will & Grace e Nashville.
Elton John ha creato la Elton John Aids Foundation per finanziare la ricerca e la prevenzione contro l’Aids. La decisione fu presa perché il cantante fu duramente scosso dal caso del giovane Ryan White, un ragazzino emofiliaco che fu infettato con una trasfusione, diventando ben presto un caso simbolo. La fondazione ha sede negli Stati Uniti dal 1992 e nel Regno Unito dal 1993.
Tra i vari premi di Elton John si annoverano un Oscar (1995), un Golden Globe (1995), un Tony Award (2000) e cinque Grammy (1987, 1991, 1994, 1997, 2000). Nella foto è con Tim Rice, che fu premiato con lui con l’Oscar per la miglior canzone, Can You Feel the Love Tonight, che è nella colonna sonora de Il Re Leone.
Elton John ha partecipato a numerose registrazioni con altri artisti, tra cui alcuni membri dei Beatles come Lennon, Ringo Starr e George Harrison. Tra le altre collaborazioni si annoverano quelle con Kiki Dee, gli Wham, Bob Dylan, B.B. King, Alice in Chains, Leonard Cohen, Charles Aznavour.
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