È sempre abbastanza complesso per un fan scindere l’essere umano dalla sua arte. Oggi è forse un processo che diamo per scontato: i divi non sono perfetti come le loro creazioni. Se dovessimo andare indietro nel tempo per comprendere quando questa dicotomia abbia mostrato i suoi effetti più prorompenti, ci viene in mente la vita personale del pianista e cantante Jerry Lee Lewis. Una parte della sua storia è ben nota soprattutto alla generazione TQ, grazie a un film, Great Balls of Fire. Nella pellicola, diretta da Jim McBride, si raccontava più o meno fedelmente della “rise and fall” (letteralmente ascesa e caduta) del pianista originario della Louisiana, in seguito alle sue nozze con la cugina (di terzo grado) tredicenne Myra Gale Brown. L’artista e la moglie erano interpretati da Dennis Quaid e Winona Ryder.
Il film è abbastanza fedele, perché è tratto da una biografia in cui la stessa Myra è co-autrice. E soprattutto mette in luce dei dettagli importanti della vita amorosa di Jerry Lee Lewis. Che quando sposò Myra era già al suo terzo matrimonio. In Rete troverete moltissimi articoli, spesso col copia incolla, che narrano le vicende mitologiche dei 7 matrimoni di Jerry Lee Lewis. Il cantante aveva poco più di 16 anni quando si sposò con Dorothy Barton, più grande di lui di 3 anni. Le loro nozze durarono circa un anno e mezzo e pochi giorni prima del divorzio effettivo, nel 1953, sposò Jane Mitchum, sua coetanea mentre entrambi erano ancora minorenni. Non divorziò da lei fino al 1957, per sposare poco dopo la stessa Myra. E all’epoca l’artista era a tutti gli effetti un bigamo.
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Questa storia, quando venne a galla durante una tournée nel Regno Unito, provocò un crollo delle vendite dei suoi dischi. Moltissimi fan lo abbandonarono: non lo consideravano solo un bigamo, ma anche un incestuoso stupratore di minorenni. Eppure il matrimonio tra Jerry Lee e Myra durò per ben 13 anni, nonostante una serie di problemi, legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. E fu funestato dalla morte di due figli: Jerry Lee jr, nato dal suo secondo matrimonio, e Steve Allen, il primogenito avuto dalla giovane Myra. Myra e Jerry Lee si sono amati. A guardare la cosa con occhi moderni forse non riusciamo a dare una risposta se fu giusto o sbagliato il loro rapporto: oscilliamo tra ciò che dice la legge oggi – ma ieri il matrimonio sanava tutto – e come i due riuscirono a stare insieme tanti anni resistendo alle tempeste.
Noto per i suoi eccessi, Jerry Lee Lewis ebbe quindi altre quattro mogli: dal ’71 all’82 fu sposato con Jaren Elisabeth Gunn Pete, che morì annegata poco prima del divorzio, poi Shawn Stephens per 77 giorni nel 1983 quando lei morì per overdose, dal 1984 al 2004 con Kerrie McCarver. Nel 2012 c’è stato il suo ultimo (per ora) ricevimento di nozze con Judith Brown, ex moglie di Rusty, il fratello di Myra. Il musicista ha avuto quindi una vera e propria vita rock’n’roll. Con l’eccezione – rispetto a molti suoi colleghi – di un’esistenza lunga: l’artista è infatti arrivato a 84 anni e soprattutto suona ancora.
Le origini
Jerry Lee Lewis è nato nel 1935 a Ferriday in Louisiana. Imparò a suonare il piano giovanissimo, insieme a suoi due cugini. Uno di loro era Jimmy Lee Swaggar, che sarebbe diventato predicatore battista.
A Memphis
Dopo aver inciso un disco nel 1954, Jerry Lee Lewis andò nel Tennessee dove fu scritturato per un’etichetta, la Sun Records di Sam Phillips, lo stesso uomo che aveva “scoperto” Elvis. Lì fece il turnista per grandi nomi per un po’ di tempo, finché nel 1956 uscì il suo primo singolo Crazy Arms.
Il successo
Il 1957 fu l’anno del suo grande successo, prima con Whole Lotta Shakin’ Goin’ On e poi con Great Balls of Fire. L’etichetta per cui era sotto contratto gli organizzò un tour in Gran Bretagna. Intanto uscirono anche i singoli Breathless e High School Confidential – che poi diverrà un film.
La caduta
All’arrivo a Londra, la stampa britannica scoprì tutto di Myra, dei precedenti matrimoni e della bigamia. Per tutti, dapprima per gli inglesi e poi per gli americani al ritorno in patria, Jerry Lee Lewis non era più degno di essere valutato per la sua musica, ma solo per la sua vita privata.
Le piccole risalite
Jerry Lee Lewis è ancora oggi una leggenda della musica per chi lo valuta per la sua arte senza pensare all’essere umano, soprattutto dopo la rivalutazione country degli anni ’60 e alla fine degli anni ’80 quando uscì al cinema il suo biopic.
Killer
Jerry Lee Lewis è chiamato il Killer per via del suo modo selvaggio – lui è «the real wild child», come in una sua canzone – e impetuoso di suonare il piano – era solito chiudere i concerti con Great Balls of Fire e incendiare lo strumento – e anche perché utilizzava questo termine come intercalare per rivolgersi agli altri.
Nella foto, una scena del biopic, quella in cui, per fare un dispetto a Chuck Berry – che da contratto avrebbe dovuto esibirsi per ultimo in un grosso evento musicale – incendia il piano infiammando il pubblico.
Armi
Nel 1976, mentre festeggiava il suo compleanno, puntò per scherzo la pistola contro il suo bassista, pensando non fosse carica, e lo colpì al torace. Fortunatamente l’uomo sopravvisse. Ci fu un’altra disavventura con le armi per il musicista, quando, poco dopo, fu fermato all’ingresso di Graceland dalla sicurezza di Elvis Presley: Jerry Lee Lewis disse loro scherzando che era andato a uccidere il Re, ma fu preso un po’ troppo sul serio.
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