“Perché mi sono fatta scattare una foto dal mio ragazzo sul water mentre faccio pipì”
La disegnatrice Stephanie Chaves si è fatta ritrarre mentre fa pipì in bagno. Il motivo è molto semplice: è una denuncia contro la sessualizzazione femminile.
La disegnatrice Stephanie Chaves si è fatta ritrarre mentre fa pipì in bagno. Il motivo è molto semplice: è una denuncia contro la sessualizzazione femminile.
Stephanie Cahves è una disegnatrice di Costa Rica che si definisce femminista e non ha paura di parlare – e disegnare – il sesso.
In uno dei post Instagram più recenti, si è fatta immortalare dal fidanzato mentre è sul water e fa pipì, per un motivo ben preciso, come lei stesso ha spiegato nel post.
A proposito del cercare l’approvazione degli uomini – si legge – Come distinguere una foto di una ragazza che viene posta come oggetto sessuale da quella di una che si sente a proprio agio nel suo corpo?
La denuncia di Stephanie, quindi, e il motivo di questo scatto è poter distinguere la sessualizzazione femminile che corre via social da quella che è una semplice accettazione della propria fisicità.
Con quale intenzione scatti? Perché vuoi che gli uomini pensino che sei bella, che hai un corpo bellissimo e che sembri ‘starci’… O perché vuoi accettare te stessa, potenziare il tuo corpo o metterti in un luogo molto intimo e privato fregandotene di quello che la gente dirà?
Smettila di cercare l’approvazione degli uomini: quando ho smesso di considerare me stessa solo per ciò che gli uomini pensavano di me e più per quello che pensavo di me, mi sono sentita più libera e più felice.
Il messaggio di Stephanie è quindi estremamente chiaro: da un lato evidenzia bene come lo stesso identico soggetto possa assumere un significato in basi gli intenti con cui viene fotografato e postato e che ognuna di noi dovrebbe smetterla di adeguarsi a ciò che gli altri, soprattutto gli uomini, si aspettano da noi, e imparare a essere solo ciò che davvero vogliono, per come si piacciono. Anche in situazioni limite come quella in cui lei si è fatta immortalare provocatoriamente, per far comprendere che la volontà di sessualizzare una donna dipende solo da chi la guarda.
La differenza è proprio lì, come lei stessa sottolinea: la foto di una donna seminuda seduta sul water può essere sessualizzata all’occorrenza o vista solo come tale, come una donna che rispetta il proprio corpo e non fa nulla per attirare su di sé gli appetiti sessuali maschili. La percezione sta dunque solo a chi la interpreta, talvolta forzatamente in un senso.
In gallery abbiamo conosciuto meglio Stephanie e alcune delle sue illustrazioni erotiche.
In uno dei post più recenti Stephanie si è fatta immortalare dal suo ragazzo sul water, per denunciare la sessualizzazione, spesso forzata, delle immagini femminili.
Stephanie Chaves è anche il nome di un progetto artistico di educazione sessuale nato con lo scopo di visualizzare la sessualità al di fuori dei tabù e per aiutare le persone che hanno subito violenza sessuale. L’obiettivo è sradicare la reificazione sessuale, l’ipersessualizzazione infantile, i ruoli generici di genere, il maschilismo e gli stereotipi sociali, oltre a promuovere una sessualità sana e reale tra i partner.
In questo post Stephanie dice:
Sii più forte del canone di bellezza imposto dalla società, se ti senti sopraffatta da una parte del tuo corpo, va bene, tutte ci siamo passate, abbiamo avuto complessi e abbiamo paura di mostrare i nostri corpi. Per uscire da questa impasse devi fare più volte ciò che ti spaventa.
Per passare dal sentirti a disagio al comfort, devi stare a disagio diverse volte fino quando questo scompare del tutto. Per passare da un estremo all’altro, è un processo.
Questo progetto è nato dal fatto che in Costa Rica (come in moltissimi altri paesi) le persone non abbiano alcun problema a usare parolacce a sfondo sessuale ma si spaventino di fronte a parole come “pene” e “vagina”.
I costaricani, si legge sul sito di Stephanie, passano molto del loro tempo a parlare di sesso, ma quando vengono introdotti all’educazione sessuale, si spaventano e lo classificano come pornografico, senza distinguere le due cose.
Laureata in Graphic Design presso l’Università della Costa Rica, Stephanie realizza opere basate sulla sessualità e l’erotismo. Ha esposto le sue opere in El Salvador, Cile, Spagna, Argentina, Perù, Messico, Italia e Costa Rica. Ha tenuto cinque mostre personali in gallerie e caffè in Costa Rica e in Spagna. È considerata la prima illustratrice erotica del Costa Rica e ha realizzato mostre erotiche in varie zone del paese.
Stephanie ha lavorato con Taco Bell Costa Rica, Cosechas e Pepsi Costa Rica. È stata intervistata da CRHOY.com, Perfil Magazine, La CuartaCR, 89decibeles, Yorokobu Magazine, Percha Mag Magazine, CostaRicaINDIE.com e dal programma dell’Università della Costa Rica: Music for Inclusion.
È stata ospite al Graphic Design Festival dell’Università del Costa Rica, dove ha tenuto un discorso sulla sua arte erotica. È stato il volto di “Nights of the FID” (International Design Festival) nel 2015 e ha lavorato con la compagnia “Nature Air” per decorare un piccolo aereo della sua flotta. Le sue illustrazioni erotiche sono state proiettate al Festival Internazionale del Cinema “Shnit” al Magaly Cinema in Costa Rica. È stata ospite speciale al Los 40 Principales 104.3FM, Radio U 101.9FM e La Super Estación 89.1FM, e al primo incontro degli illustratori costaricani “Ilustra”. Attualmente lavora come direttrice nella sua stessa compagnia: Stephanie Chaves Illustration.
Seguono alcune delle sue illustrazioni
Stephanie che si definisce femminista.
Il messaggio di questa illustrazione è che il consenso può cambiare in ogni secondo.
Le illustrazioni di Stephanie sono caratterizzate da colori molto accesi con contrasti netti.
È particolarmente attenta anche alla causa LGBTQIA*
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