Erano gli anni Sessanta quando Andy Warhol nella sua celebre Factory, al quinto piano del 231 East 47th Street di Manhattan, cominciò ad accogliere pittori, scultori, musicisti, attori e celebrità per creare riflessioni intorno alla produzione di massa che stava stravolgendo la società e i suoi valori. Oggi probabilmente, Warhol nella sua Factory avrebbe accolto Influencer e Webstars.

Le star del web, in ogni caso, hanno fatto da sé: hanno iniziato a riunirsi in collab house, una sorta di comuni, dove vivono tutti insieme creando prodotti per i social network.

Se le prime a nascere sono state le comunità di Youtuber qualche anno fa, ora la moda delle collab house si è estesa ai Tiktoker, giovanissime celebrità della piattaforma cinese TikTok, la più diffusa tra gli adolescenti, specializzata in video su base musicale con effetti e animazioni speciali della durata di 60 secondi al massimo.

Un esempio di collab house è la Hype House che ha sede in una villa con piscina in stile messicano, sulle colline di Los Angeles dove sorge la filiale più grande di TikTok.

Tra i Tiktoker che abitano la Hype House ci sono Chase Hudson, Charli D’Amelio e Thomas Petrou: ragazzi con meno di 18 anni e milioni di follower.

I video con l’hashtag #hypehouse sono stati visualizzati più di 100 milioni di volte e il NewYork Times ha dedicato al fenomeno, un reportage. Perché dunque i Tiktoker andrebbero a vivere in gruppo?

Secondo gli inquilini di Hype House, convivere stimola la produzione di nuove idee per i video e permette di aumentare il pubblico. Inoltre, vivere insieme permette a questi adolescenti di condividere la pressione psicologica che deriva dall’essere costantemente esposti sul web e dalla fama repentina che li ha investiti.

Il New York Times fa notare che questi esperimenti di convivenza e lavoro collettivo in generale durano poco. A guastare i rapporti intervengono spesso problemi legati alla gestione delle spese.

In ogni caso in America ci sono esempi celebri del genere, come la O2L Mansion, la villa di Our Second Life, fondata da un gruppo di youtuber nel 2014. Nel 2015 alcuni degli utenti di Vine, una app di video brevi molto di moda, andarono a convivere in un condominio al 1600 di Vine Street a Hollywood.

In Italia l’agenzia Web Stars Channel di Luca Casadei, che cura le maggiori star del web italiano tra cui Favij, i Mates, Giulia Penna e LaSabri, ha dato vita nel 2018 ad un esperimento simile, la WSC Academy, quartier generale di oltre quaranta star del web, negli ex studi di MTV.

Uno spazio creativo pensato per soddisfare le esigenze dei creator con corsi di regia, fotografia, montaggio e scrittura che abbraccia i generi più vari: prank, tutorial, corti, intrattenimento e videoclip musicali.

Nella gallery i 19 inquilini della collab house.

Sei un Tik Tok influencer? Mai pensato di entrare in collab house e guadagnare?
Fonte: @thehypehousela
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