La vera storia di Togo, il cane eroe senza il quale Balto non avrebbe potuto nulla
Tutti conoscono Balto, ma nessuno ha mai sentito parlare di Togo. Eppure, senza di lui l'impresa del cane eroe non avrebbe mai potuto esistere.
Tutti conoscono Balto, ma nessuno ha mai sentito parlare di Togo. Eppure, senza di lui l'impresa del cane eroe non avrebbe mai potuto esistere.
Tutti conosceranno Balto, il cane eroe protagonista di un lungometraggio animato del 1995; pochi sapranno che la sua è una storia vera, quasi nessuno, infine, conoscerà invece Togo, che in quella spedizione ebbe un ruolo fondamentale, anzi primario.
Ebbene sì, non c’è in realtà un solo cane eroe, ma almeno due: fu proprio Togo, infatti, il cane da slitta che per primo, guidato dall’inseparabile padrone e addestratore Leonhard Seppala, affrontò i 50 gradi sotto zero e il cuore della tempesta che aveva travolto la cittadina di Nome, nell’Alaska, per portare le medicine e i vaccini utili a salvare gli abitanti del paese contagiati dall’epidemia di difterite; Balto, in realtà, compì l’ultima parte dell’avventurosa staffetta e fu, di fatto, il cane che per primo guidò le mute dei cani cariche di medicine fin nelle case degli ammalati.
Naturalmente non vi stiamo raccontando questa storia per togliere dei meriti al buon Balto, il cui corpo, dopo la morte nel 1933, fu imbalsamato e posto nel Museo di Storia Naturale a Cleveland, ma solo per rendere il giusto onore anche a Togo, senza cui la staffetta non sarebbe stata possibile.
Ma a pensare di dare il giusto risalto anche all’altro eroe di quella che è passata alla storia come “La corsa del siero” ha pensato anche la Disney, che su Togo ha realizzato un film, con protagonista Willem Dafoe, in uscita (al momento solo negli USA) a partire dal 20 dicembre sulla piattaforma streaming Disney+. Il trailer del film, invece, è disponibile a questo link.
Se volete conoscere tutta la vera storia di Togo e Balto e scoprire la loro fantastica avventura, sfogliate la gallery.
Alaska 1925, cittadina di Nome: una grave epidemia di difterite scoppia nella fredda cittadina e, viste le avverse condizioni climatiche e le rigide temperature della zona, diventa impossibile consegnare il vaccino agli abitanti malati via mare o cielo. L’unica via percorribile resta la terra, grazie alle slitte trainate dai cani, con una staffetta di città in città per coprire le oltre 700 miglia che separano Nome dalla cura.
Le migliori mute vennero scelte tra quelle che appartenevano all’allevatore Leonhard Seppala, il cui miglior cane era proprio il Siberian Husky Togo che, insieme al compagno Balto, riuscì a compiere la storica impresa in 5 giorni.
Un tempo record, se pensiamo che i postini all’epoca, per compiere quel tragitto, ci impiegavano generalmente poco meno di un mese.
Togo, che ha compiuto la prima parte di quella che è poi passata alla storia come “La corsa del siero” rivivrà ora in un film che andrà in onda su Disney+, diretto da Ericson Core (Point Break il remake) e scritto da Tom Flynn.
Il protagonista è Willem Dafoe nei panni di Leonhard Seppala, accanto a cui reciteranno Julianne Nicholson (Tonya) nel ruolo di Costance Seppala, Thorbjørn Harr, Christopher Heyerdahl, Richard Dormer, Michael Greyeyes, Michael McElhatton, e Michael Gaston.
Nel nostro Paese dovremo aspettare l’arrivo di Disney+, prevista per il 31 marzo 2020.
Balto fu in effetti il cane che compì l’ultima parte di staffetta, raggiungendo le case degli abitanti di Nome con la cura.
Il film d’animazione ispirato alla sua storia è stato prodotto dalla Amblimation ed è uscito nei cinema statunitensi e italiani il 22 dicembre 1995.
Balto, dopo quella straordinaria staffetta, fu celebrato con un cortometraggio girato nello stesso anno (Balto’s race to Nome, 1925, 30′ circa) e con una statua nel Central Park di New York nel 1927, realizzata da Frederick George Roth.
Balto fu successivamente acquistato, insieme alla sua muta, per esibirsi in uno spettacolo circense, fino a che un certo George Kimble, un commerciante di Cleveland, notando le pessime condizioni in cui versavano i cani, organizzò una raccolta di beneficenza attraverso la radio e riuscì a comprare gli animali, trasferendoli nello zoo di Brookside a Cleveland, curati dal dottor Powell. Balto morì il 14 marzo del 1933, a 14 anni, ormai cieco, sordo e artritico. Togo morì invece a 16 anni. Il corpo di quest’ultimo si trova nel Museo di Storia Naturale di Wasilla, in Alaska.
Cosa ne pensi?