“Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più tetro… dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più sordo…”. Questi versi spettrali, tratti dalla lirica Invernale di Guido Gozzano, raccontano l’imminente insidia che minaccia un gruppo di giovani pattinatori, minacciati della crepa inesorabile che si allarga sotto le loro risa scapigliate. Un’immagine che sembra descrivere a perfezione la vicenda di Tonya Harding, celebre pattinatrice americana passata dagli allori alla polvere nel tempo di un triplo Axel.
La sua vicenda è stata raccontata al cinema nel film Tonya, interpretata da Margot Robbie, e recentemente è entrata a far parte del volume Morgana, curato da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, che narra storie di donne non sempre “raccomandabili”. E Tonya Harding ha tutte le carte in regola per incarnare l’esatto contrario della figura di santa senza ombre.
Dopo un’infanzia tortuosa, Tonya riuscì a conquistare il pubblico statunitense grazie alle sue evoluzioni sul ghiaccio. Ma si sa, gli applausi bramano sempre un nuovo idolo da incensare, e in un attimo lo scettro le venne soffiato dalla più elegante Nancy Kerrigan. Travolta dallo scandalo, dopo il coinvolgimento nell’aggressione violenta alla sua rivale, non fu mai perdonata dagli americani.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la sua storia…
Tonya Harding da bambina
Tonya Harding nasce a Portland (Oregon) il 12 novembre 1970. Messi i pattini a soli tre anni, inizia a prendere lezioni da una maestra di pattinaggio su ghiaccio. La sua, però, non è un’infanzia perfetta: suo padre fa strani lavori e si ritrova spesso disoccupato a causa della salute precaria. Sua madre, invece, è una donna rigida, costretta a prendere turni extra come cameriera per mantenere la figlia. Quando i genitori si lasciano, Tonya ha 16 anni: molla la scuola e si concentra sul pattinaggio.
Tonya Harding in un'esibizione prima delle Olimpiadi del 1994
Stando ai suoi racconti, Tonya Harding subisce violenze fisiche e psicologiche dalla madre. La costringe a pattinare per ore, senza mai fermarsi, e la colpisce persino con una lama di pattino. Una volta la obbliga a fare pipì sul ghiaccio, per non perdere troppo tempo prezioso durante gli allenamenti. Nella biografia autorizzata del 2008, la pattinatrice rivela anche di essere stata violentata dal fratellastro fin da bambina.
L'anno d'oro per Tonya Harding
La fortuna, per Tonya, sembra arrivare dal pattinaggio. Nel 1986 si classifica sesta nel campionato statunitense e in pochi anni conquista un posto al sole nella disciplina. Pur essendo asmatica e di salute cagionevole, ha sempre un’energia incredibile in pista. Nel 1991 diventa la prima pattinatrice a eseguire un triplo Axel in gara e arriva seconda ai Campionati del mondo. L’America si innamora di lei, ma sul podio, alle sue spalle, c’è già Nancy Kerrigan: bella, sottile, elegante, indossa costumi sofisticati ed è tutto quello che lei non potrà mai essere.
Tonya Harding e Nancy Kerrigan
Dopo il successo del 1991, inizia la parabola discendente di Tonya Harding, tra cadute e problemi fisici. Finisce sui giornali non per i successi, ma per il suo brutto carattere e per il matrimonio sopra le righe con Jeff Gillooly. Ed è proprio l’ormai ex marito ad aiutarla nella sua peggiore “impresa”: il 6 gennaio del 1994, insieme all’amico Shawn Eckardt, ingaggiano un uomo, Shane, per colpire la rivale Nancy Kerrigan al ginocchio destro con un manganello e metterla fuori gioco per le Olimpiadi.
Tonya Harding travolta dalla folla
Nei giorni successivi all’agguato, emerge subito il coinvolgimento di Tonya Harding nell’aggressione, anche se lei nega. La federazione statunitense vuole metterla fuori dalla squadra olimpica, ma lei minaccia una causa milionaria e parte lo stesso per Lillehammer. Non finisce bene: la sua esibizione va male e lei scoppia a piangere in gara. Cerca di convincere i giudici che si è trattato di un laccio spezzato, ma loro non hanno pietà. Alla fine arriva ottava e sul podio, al secondo posto, sale Nancy Kerrigan, che si è ripresa dalla violenza subita.
Una nuova vita per Tonya Harding
Dopo aver pagato una multa per non finire a processo, la federazione statunitense la bandisce a vita dal pattinaggio. Inizia una nuova vita di “tentativi” per Tonya Harding: ci prova con un film e con un disco, ma non va bene. Tra le varie cose bizzarre che le accadono e la portano a tornare ciclicamente alla ribalta, nel 1996 fa la respirazione bocca a bocca a un’anziana in un bar di Portland e le salva la vita.
Tonya Harding sul ring
Tonya ci prova con la boxe e nel 2002 vince un incontro trasmesso in televisione. L’anno dopo debutta nel circuito agonistico, nel tentativo di racimolare qualche soldo. Nel 2004 cancella un incontro a causa di presunte minacce di morte e nel giugno dello stesso anno perde un match in Canada e viene pesantemente fischiata dal pubblico. Finisce così la sua breve carriera sul ring, con 3 vittorie e 3 sconfitte.
Tonya Harding con Margot Robbie
Nel 2017 torna alla ribalta per l’uscita del film Tonya, interpretato da Margot Robbie. La pellicola viene promossa da pubblico e critica perché mostra un’empatia verso la pattinatrice. Attraverso il racconto della sua infanzia e della sua situazione personale, mostra un lato più umano dell’ex campionessa.
"Tonya"
Per il suo ruolo da protagonista nel film Tonya, Margot Robbie ha sfiorato l’Oscar. Intervista da Donna Moderna, ha raccontato il suo approccio alla vicenda:
Non ne sapevo nulla: mentre leggevo la sceneggiatura, pensavo che fosse solo molto bella e intensa. Tonya non ha avuto una vita facile: cresciuta da una madre che la maltrattava, si è sposata con un uomo che la picchiava. Il pattinaggio su ghiaccio è stata la sua salvezza.
Margot Robbie nei panni di Tonya Harding
Volevo creare il personaggio senza lasciarmi influenzare. Per fortuna Tonya è stata contenta del risultato. Intendevamo mostrare come la verità abbia tante sfumature. Le stesse persone che l’avevano sostenuta si accanirono contro di lei. È la natura umana: ci appassioniamo ai drammi altrui ma giudichiamo senza riflettere.
Tonya Harding sul ghiaccio
Per quanto riguarda la vita personale, dopo aver divorziato dal primo marito, responsabile dell’attacco a Nancy Kerrigan, nel 1995 ci riprova con Michael Smith, per poi divorziare due anni dopo. Nel 2010 si risposa con Joseph Price, conosciuto in un ristorante, e insieme hanno un figlio, Gordon. Oggi Tonya vive vicino a Washington e ha un’impresa edile, ma si allena ancora sul ghiaccio.
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