*** Aggiornamento del 15 ottobre 2021 ***

Dopo l’ischemia, Catherine Deneuve è tornata a mostrarsi per la prima volta al Festival di Cannes, nel luglio del 2021, presentando proprio  De son vivant di Emmanuelle Bercot, sul set del quale ha accusato il malore, rivelatosi poi un’ischemia che ha richiesto un lungo periodo di cure e riposo per la diva francese.

Gli ultimi mesi mi hanno molto cambiata, soprattutto per quanto riguarda il mio rapporto con la vita. L’ideale per interpretare questa storia, così coinvolgente ma al tempo stessa raccontata con delicatezza.

H spiegato Deneuve nella conferenza stampa di presentazione della pellicola.

*** Articolo originale ***

Catherine Deneuve ha avuto un malore; l’attrice settantaseienne è ricoverata in un ospedale parigino in seguito a un’ischemia lieve che, per fortuna, è reversibile. A diffondere per primo la notizia era stato Le Parisien, seguito poi dall’entourage della diva, che ha riferito all’emittente Bfm-Tv che la causa è la “stanchezza” dovuta a “un eccesso di lavoro”; dopo La vérité, presentato a Venezia, Deneuve è infatti impegnata dal mese scorso sul set del film di Emmanuelle Bercot, De son vivant, con Benoît Magimel e Cécile de France. Per lei, quindi, si prospetta un periodo di riposo forzato.

“Oui, je suis Catherine Deneuve.”

All’inizio degli anni ’80 un noto marchio di automobili la scelse come testimonial. La sua battuta nello spot era questa: l’attrice era talmente iconica da non aver bisogno di dire altro. Grande merito della sua fama è del suo talento e dei ruoli interpretati nella sua carriera, che tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80 era all’apice, complici anche le grandi produzioni d’autore italo-francesi. Tanto che la Treccani scrive di lei:

Sin dagli esordi ha rappresentato donne dal fascino freddo e distante, borghesi scostanti e sicure di sé, in realtà capaci di forti e devastanti passioni.

Il suo vero nome però era Catherine Dorleac – ha scelto il nome d’arte basandosi sul cognome da nubile della madre. È nata nel 1943 – sotto l’occupazione nazista di Parigi, un dettaglio interessante su cui torneremo nella gallery – e il suo primo ruolo è arrivato da giovanissima, nel 1956 con Le collegiali. Anche sua sorella maggiore Françoise sarebbe diventata un’attrice, quattro anni dopo di lei.

Tra i registi più importanti con cui Catherine Deneuve ha collaborato ci sono Luis Buñuel, Roman Polanski, François Truffaut, Claude Chabrol, Roger Vadim (con cui ebbe una relazione), Jacques Demy, Agnès Varda, Marco Ferreri, Manoel de Oliveira, Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Claude Lelouch, Dino Risi, Leos Carax, Tony Scott e Lars von Trier.

Questi registi diressero Deneuve per tantissimi personaggi differenti: dalla “cagna” impegnata in un gioco di ruolo con l’amante all’attrice un po’ egoista che abbandona la figlia dalla sorella per la carriera, passando per la vampira bella e impossibile, l’amica inseparabile, la donna che cerca di riparare ai rimpianti del passato, la moglie innamorata che sfida il potere, la sposa algida di un medico che cerca un brivido nella prostituzione. Un solo tratto accomuna le personalità di questi personaggi portati sul grande schermo da Deneuve: l’indipendenza fortemente volitiva.

Sfogliamo insieme la gallery per scoprire le storie impersonate da Catherine Deneuve con la settima arte.

Tutte le donne, cagne, gelide, imperfette e bellissime, di Catherine Deneuve
Fonte: Elle s'en va
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