#hotpersoninawheelchair (“perosna sexy in sedia a rotelle”) è l’hashtag che sta spopolando su Twitter da giorni. Nasce come risposta a un tweet di quattro anni fa di Ken Jennings, autore e concorrente di giochi (conosciuto per aver vinto 74 volte di seguito il gioco televisivo Jeopardy!). Il tweet scovato dalla blogger Annie Segarra diceva “Niente di più triste di una persona sexy in sedia a rotelle”.
Annie, affetta dalla sindrome di Ehlers-Danlos, è un’attivista per i diritti delle persone con disabilità, ha un canale Tumblr Stop hating your body, diventato un forum popolare dove condividere immagini e storie del proprio corpo e dell’amore per se stessi, indipendentemente dal proprio aspetto. Lei ha risposto al tweet di Ken con una sua foto in gonna scozzese, calze fino alle ginocchia e rossetto rosso, aggiungendo poi il rinomato hashtag. Annie non ha invitato nessuno a partecipare eppure l’hashtag è diventato in pochi giorni virale e sta ricevendo sempre più seguaci, inclusi alcuni para-atleti come l’australiana Robyn Lambird e il canadese Josh Cassidy.
Persone da ogni parte del mondo condividono le loro foto mostrandosi fieri nelle proprie sedia a rotelle, senza paura di sentirsi giudicati da un commento offensivo e negativo nei confronti della disabilità come quello di Ken. Alcuni ci scherzano e aggiungo commenti come “Mi dispiace se ti ho reso triste, tesoro”, altri invece raccontano seriamente per quale motivo questo atteggiamento culturale deve sparire.
Il tweet che ha dato origine a tutto è una citazione da ignorare rapidamente, al contrario le risposte che si sono prontamente scatenate nel web meritano tutta la nostra attenzione.
La prima foto con l'#hotsexyinawheelchair
Ecco la risposta di Annie Segarra al tweet di Ken Jennings.
Una sexy persona in sedia a rotelle
#hotpersoninawheelchair
Anche la para-atleta Robyn Lambird ha twittato l'hashtag
Qualcuno ripaga con la stessa moneta
“Niente di più triste di un uomo che reprime una minoranza già oppressa. Ma è okay. Tu puoi restare triste e io resterò sexy e disabile.”
#hotpersoninawheelchair
La risposta del campione para-olimpico Josh Cassidy
C'è anche chi spera di poter far parte di questa categoria
“Tecnicamente questa è la mia Walk’n’Chair – una combo tra una sedia a rotelle e un deambulatore – ma penso che vada comunque bene per #hotpersoninawheelchair perché contano anche gli utilizzatori di sedie a rotelle ambulatorie.”
C'è chi scherza e regala una risposta divertente
“Spero di essere hot abbastanza per essere considerato #hotpersoninawheelchair.”
Qualcuno lo ha sfruttato come un'opportunità
“Una volta un uomo poco saggio ha detto “non c’è niente di più triste di una persona sexy in sedia a rotelle” quindi lo userò come opportunità per postare qualche foto.”
Chi ha valuto condividere un po' della sua vita
Chi gioca sull'ironia
“Se pensi che sia abbastanza minuta per prendere parte alla famiglia disabile di Twitter e sfidare un tweet ignorante di quattro anni fa, hai perfettamente ragione.”
Avete chiamato per una sexy persona in sedia a rotelle?
Chi ha utilizzato questo hashtag per sconfiggere l'insicurezza
“Ciao non ho molte mie foto sulla sedia a rotelle a causa delle mia insicurezza”
"C'è un hashtag per me ora? Si #hotpersoninawheelchair"
Più che hot qulacuno preferisce cool
“Non mi piace definirmi una #hotpersoninawheelchair, ma sono sicuramente una persona cool sulla sedia a rotelle e molto molto molto lontana da qualsiasi storia triste. La diversità comanda.”
Qualcuno controbatte
“Niente di più triste di un ignorante discriminatore”
#hotpersoninawheelchair
Fiera del mio corpo - fiera della mia sedia a rotelle
“Ho sentito che Ken Jennings ha detto che “niente di più triste di una persona sexy in sedia a rotelle”. Mi spiace se ti ho reso triste, tesoro.”
Cosa ne pensi?