Lady Gaga, esplosa nel 2008 come una delle tante nuove stelline del pop che ammiccavano nemmeno troppo velatamente a Madonna o a Britney Spears, negli anni ha saputo costruire un’immagine molto diversa di sé rispetto a quella degli esordi, fatta di eccessi e di outfit eccentrici che spesso facevano parlare più della sua musica: oggi, Stefani Joanne Angelina Germanotta non è solo una delle voci più apprezzabili della scena musicale internazionale, un’attrice da Oscar – per la sua interpretazione straordinaria in A Star is born – ma anche una paladina del femminismo, capace di scendere in campo in prima linea per solidarietà verso le altre donne.
Una vera rarità, in tempi in cui spesso sono proprio le donne a essere le prime nemiche di se stesse.
Lo ha fatto anche per la collega Kesha, nel corso del processo all’ex produttore di quest’ultima, Dr. Luke, accusato di molestie e violenze sessuali proprio dalla popstar di TiK ToK.
Gaga, chiamata a testimoniare dai legali di Dr. Luke, non solo ha risposto in maniera chiara ed esaustiva alle loro domande, ma ha fatto di più, regalando una vera e propria arringa che ogni donna dovrebbe ascoltare e ricordare:
Sa, quando gli uomini aggrediscono le donne non invitano altre persone a guardare – ha detto la cantante quando le è stato domandato se fosse a conoscenza di ulteriori dettagli sulla vicenda – Perché mai questa ragazza direbbe al mondo intero quello che è successo? Perché mai? Sapete cosa vuol dire per i sopravvissuti? Sapete cosa vuol dire dirlo alla gente? Non alzate gli occhi al cielo. Dovreste vergognarvi di voi stessi.
Lady Gaga ha difeso a spada tratta la storia di Kesha, dichiarando di crederle al 100%
Ho visto la sua depressione, ho visto il suo bisogno di supporto e amore. Questa ragazza ha passato un’esperienza traumatica, e ci si trova ancora nel mezzo. Tutti voi ne fate parte.
Del resto, lei stessa sa benissimo cosa significhi essere dalla parte della vittima, visto che non ha avuto problemi nel confidare lo stupro subito appena diciannovenne. Insomma, Gaga non è una che si tira indietro di fronte ai problemi, neppure quando si tratta di aiutare un’altra donna a tentare di risolverli. Peraltro, del caso di Kesha si sono interessate moltissime altre popstar, che decisero di schierarsi al suo fianco dopo la denuncia, risalente al 2014, come vi spieghiamo in gallery.
Anche la testimonianza di Lady Gaga in realtà risale al 2017, ma è stata desecretata solo ora, motivo per cui possiamo parlarne e ammirarne il contenuto e la grande forza.
Per altri dettagli della vicenda sfogliate la gallery.
La denuncia nell'ottobre 2014
Nell’ottobre del 2014 Kesha ha accusato Dr. Luke, pseudonimo di Łukasz Sebastian Gottwald, di averla molestata per molti anni, e lo ha portato davanti a un giudice per chiedere la rescissione del contratto che la legava professionalmente a lui.
Lui la controllava eccessivamente, sostiene lei
Il Guardian ha riportato alcune frasi delle accuse di Kesha a Dr. Luke, in cui la cantante lo accusa di averla riempita di alcool e droghe più volte, prima di farle avance sessuali. Una volta lui le avrebbe addirittura dato delle pillole “anti sbronza”, durante una bevuta, e lei si sarebbe risvegliata nuda nel suo letto senza ricordare nulla. Kesha ha inoltre accusato Dr. Luke di esercitare un controllo eccessivamente stretto sulla sua carriera musicale.
So di non poter lavorare con Dr. Luke. Non ce la faccio fisicamente. Non mi sento sicura in nessun modo.
Avrebbe scritto Kesha in un passaggio della citazione in giudizio.
Il giudice ha dato ragione a lui
Il 19 febbraio del 2016 il giudice Shirley Kornreic ha respinto la richiesta di Kesha, spiegando che non ci sono elementi sufficienti per confermare le accuse e che non ci sono prove di un danno irreparabile nei suoi confronti.
Kesha ha iniziato a piangere dopo la sentenza.
Prove insufficienti
Mi stai chiedendo di rompere un contratto frutto di intense negoziazioni e tipico del settore. […] Non capisco perché devo emettere una misura straordinaria come un’ordinanza.
Avrebbe dichiarato il giudice Kornreic motivando la sentenza.
La solidarietà delle altre artiste
La sentenza contro Kesha è stata criticata moltissimo dall’opinione pubblica, e molte colleghe della cantante si sono apertamente schierate con lei. Non solo Gaga, che l’ha difesa in aula, ma anche Lorde, Brandy e Lena Dunham hanno comunicato il proprio dissenso rispetto alla decisione del giudice, creando anche un hashtag, #FreeKesha.
Il gesto di Taylor Swift
Taylor Swift, che a sua volta ha dovuto lottare per vedersi dare ragione in un processo di molestie che un dj avrebbe compiuto ai suoi danni ha versato la somma di 250 mila dollari a Kesha, per aiutarla nelle spese processuali.
Lui ha commentato la sentenza così
Dr. Luke, dal canto suo, ha voluto commentare la sentenza con diversi tweet, dichiarandosi assolutamente innocente.
Fino ad ora non ho commentato la causa – si legge, come riporta Il Post – che si dovrebbe risolvere in tribunale e non qui su Twitter. È un peccato che là fuori ci sia così tanta speculazione, basata su così poche informazioni. L’unica persona obiettiva a conoscenza dei fatti è il giudice. Il giudice non ha deciso in favore di Kesha venerdì. Capisco perché le persone che non conoscono tutti i fatti stiano parlando. Posso capire la loro compassione. Ma le vite possono essere rovinate quando c’è una corsa al giudizio prima che tutti i fatti vengano fuori. Guardate quello che è successo alla University of Virginia, a Duke, eccetera. Ovviamente chiunque sia sano di mente è contro lo stupro, ma tutti quelli che stanno commentando lo stanno commettendo, senza sapere i fatti. Stanno sostenendo un’accusa motivata solo dai soldi. Non ho stuprato Kesha e non ho mai fatto sesso con lei. Kesha e io siamo stati amici per tanti anni ed era come una sorella minore per me. Kesha ha negato sotto giuramento le orribili accuse che ora mi si stanno muovendo contro. […] L’avvocato di Kesha Mark Geragos ha mosso un’altra accusa falsa di stupro contro di me, che è stata negata pubblicamente da Lady Gaga. Ho tre sorelle, una figlia e un figlio con la mia ragazza, e una mamma femminista che mi ha cresciuto correttamente. Kesha e io abbiamo fatto molte canzoni insieme, ed è stato spesso bello ma a volte ci sono state divergenze creative. È triste che lei abbia trasformato una negoziazione contrattuale in qualcosa di così orrendo e non vero.
Dr. Luke ha a sua volta citato in giudizio Kesha per diffamazione, e il processo è ancora in corso.
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