La verità dietro i sorrisi e la perfezione di Ginger Rogers e Fred Astaire
Sul grande schermo erano la coppia più romantica del mondo, ma lontano dalle telecamere sembra che Fred Astaire e Ginger Rogers si sopportassero a fatica
Sul grande schermo erano la coppia più romantica del mondo, ma lontano dalle telecamere sembra che Fred Astaire e Ginger Rogers si sopportassero a fatica
Fred Astaire e Ginger Rogers, due nomi che nell’immaginario di tutti sono ancora indivisibili. Un po’ come lo sembravano loro durante le coreografie danzate nei film, mentre volteggiavano leggiadri uno nelle braccia dell’altra. Lui in frac, lei con un abito elegantissimo, talmente belli da sembrare finti. La realtà, però, era molto lontana dalla finzione, come raccontato al Telegraph dal biografo dell’attore, Michael Freedland.
Commentando una pubblicità di qualche anno fa che usava i due ballerini per promuovere un’azienda di viaggi, accompagnata dalla scritta Partners, lo scrittore ha spiegato al quotidiano inglese che nessuno dei due avrebbe gradito. Anzi, sia Fred Astaire che Ginger Rogers odiavano essere considerati una coppia, visto che si tolleravano a malapena.
“Oh Ginger! Voleva sempre comandare”, confidò il celebre ballerino e attore a Freedland, che si apprestava a scrivere la sua storia. La verità, soprattutto a quei tempi, non sarebbe piaciuta al grande pubblico, visto che Fred Astaire era considerato il gentleman di Hollywood. Lo stesso concetto venne comunque reiterato anni dopo da Ginger Rogers, durante un pranzo con lo scrittore.
Inizialmente lei sembrò non voler parlare dell’attore, riferendosi a lui solo come Mr Astaire. Ma quando Freedland si fece sfuggire un “Astaire-Rogers”, lei lo corresse, facendogli notare glacialmente che era “Rogers-Astaire”. Era sicuramente un argomento ancora scottante per lei, nonostante i dieci anni passati a ballare con il collega.
In realtà Ginger Rogers avrebbe preferito brillare da sola, preferibilmente in film drammatici. Come aveva fatto per Kitty Foyle, in cui interpretava una madre nubile e che le valse un Oscar. Quando finalmente poterono separarsi, liberi dai loro contratti di lavoro, fu un sollievo per entrambi.
Non ci fu mai un bacio cinematografico perché Astaire non lo voleva. Da bravo gentiluomo, tuttavia, non oppose mai plateale resistenza alla compagna di set e di ballo. Anzi, disse addirittura che “era il tipo di ragazza ideale con cui lavorare”, visto che era una perfezionista come lui e non aveva paura di continuare a girare le scene fino a quando non erano entrambi soddisfatti. Non si lamentò nemmeno quando lui le fece rifare un numero per 54 volte, fino a farle sanguinare i piedi.
Nel 1948, nove anni dopo aver girato l’ultimo film insieme, tornarono a lavorare in coppia per I Barkleys di Broadway. Fred Astaire non era certo elettrizzato. “Si rividero sul set”, raccontò il regista, Charles Walters. “Fecero quello che dovevano fare, poi se ne andarono. Senza acredine. Furono molto educati, ma era come se si fossero appena incontrati. Dopo anni insieme, dopo anni di vicinanza, ci si aspettava da loro un vero rapporto. Ma non c’era nulla”.
Ginger Rogers, pseudonimo di Virginia Katherine McMath, nacque il 16 luglio 1911 a Independence, nel Missouri. Di origini inglesi, scozzesi e gallesi, in seguito al divorzio dei genitori venne rapita per ben due volte dal padre, che poi non rivide più. Nel 1915 si trasferì coi propri nonni, mentre sua madre andò a Hollywood per tentare fortuna.
Ginger Rogers imparò a ballare da bambina e, ancora adolescente, vinse un concorso di charleston. A 17 anni sposò Edward Jackson Culpepper, cantante, attore, comico e musicista. Insieme formarono un duo di vaudeville chiamato Ginger e Pepper. Il loro matrimonio terminò nel giro di poco tempo e Ginger ritornò a viaggiare insieme alla madre. Nel 1930 giunse al Broadway theatre dove trionfò nel musical Girl Crazy di George Gershwin grazie alla sua bellezza e al suo stile. Fu in quell’occasione che conobbe il ballerino Fred Astaire.
Fred Astaire, nome d’arte di Frederick Austerlitz, nacque a Omaha il 10 maggio 1899. Figlio di un immigrato austriaco e di un’americana, dimostrò fin da bambino una grande passione per la danza. Insieme alla sorella Adele si spostò a New York, dove il duo iniziò a esibirsi in una serie di spettacoli teatrali. Fred e Adele debuttarono a Broadway e verso la metà degli Anni Venti approdarono nei teatri di Londra, riscuotendo anche lì un buon successo.
Nel 1932 la sorella Adele abbandonò le scene per sposarsi, mentre Fred continuò da solo la propria carriera teatrale, avvicinandosi però anche al cinema. L’anno successivo debuttò accanto a Joan Crawford e Clark Gable, nel film La danza di Venere (1933), in cui interpretò un piccolo ruolo come ballerino. Nel 1933 sposò Phyllis Livingston Potter, che morì nel 1954, all’età di 46 anni, per un cancro ai polmoni. Ebbero due figli: Fred (1936) e Ava (1942). Nel 1980 si risposò con Robyn Smith, con cui rimase fino alla morte.
Nello 1933, scritturati dalla RKO, Fred Astaire Ginger Rogers iniziarono il sodalizio artistico con la commedia musicale Carioca. Insieme girarono ben dieci film musicali, come Cerco il mio amore (1934), Cappello a cilindro (1935), considerato il loro capolavoro, Seguendo la flotta (1936), Voglio danzar con te (1937), e La vita di Vernon e Irene Castle (1939). Dopo la fine del sodalizio, i due torneranno a lavorare insieme dieci anni più tardi nel musical I Barkleys di Broadway (1949)
Dopo la separazione artistica da Ginger Rogers, a partire dagli Anni Quaranta Fred Astaire lavorò per diverse case di produzione, ma soprattutto per la Metro Goldwyn Mayer. Nei suoi numeri di danza venne affiancato anche da Rita Hayworth, Judy Garland, Cyd Charisse e Audrey Hepburn.
Fred Astaire morì nel 1987, all’età di 88 anni e ora riposa nel cimitero di Los Angeles.
Dopo la fine del sodalizio con Fred Astaire, Ginger Rogers si impegnò come attrice drammatica, e ci riuscì, ottenendo addirittura un premio Oscar per la sua interpretazione di una ragazza madre in Kitty Foyle (1940) di Sam Wood.
Ginger Rogers si sposò cinque volte, senza mai avere figli. Verso la metà degli anni sessanta abbandonò il cinema per dedicarsi al teatro e successivamente alla televisione. Si spense all’età di ottantatré anni a causa di un infarto.
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