Avete mai pensato di fare un viaggio per visitare il villaggio dei Puffi? No, non stiamo vaneggiando: proprio qui in Italia esiste una località in cui trovare bizzarre costruzioni che ricordano quelle del celeberrimo cartone animato – anche se, per la verità, è difficile che vi abbiano qualcosa a che fare.
Quello che tutti chiamano villaggio dei Puffi si trova a Bardineto, in provincia di Savona, in Liguria. Qui, negli anni ’60, tra i boschi, un appassionato di costruzioni in muratura e funghi, tale Mario De Bernardi, ha fatto realizzare dei bungalow molto particolari, come riporta Il Vostro Giornale.
Le costruzioni si trovano tra castagni, pini, abeti, faggi e betulle e sono appunto a forma di funghetto, un po’ come le case dei Puffi ma naturalmente tanto grandi da potervi ospitare delle persone. E per un po’ di tempo è stata questa la loro funzione: ospitare turisti e visitatori. Ogni casetta è composta da uno o due vani più i servizi, un forno, un barbecue e un magazzino che funge anche da legnaia.
La località è in una proprietà privata, per cui le abitazioni del villaggio dei Puffi sono visitabili solo esternamente e ovviamente non vi si può soggiornare. A meno che gli eventuali eredi di De Bernardi non vogliano dare nuova vita a queste insolite strutture, che negli ultimi anni sono polo di attrazione per coloro che amano i viaggi e le gite fuori porta.
Come vestirsi per visitarlo
Dato che ci si reca in montagna, è bene guardare le previsioni del tempo della località per capire la temperatura e il tasso di umidità che troverete. Probabilmente avrete bisogno anche di abbigliamento comodo e scarpe da trekking.
Una location ideale per un video
Permetteteci di sognare: il villaggio dei Puffi sembra la location ideale per un video di Cristina D’Avena, magari con i simpaticissimi Gem Boy con cui di tanto in tanto si esibisce.
Il possibile stato di abbandono
Sul blog Dai Che Partiamo, si ipotizzano le ragioni dell’abbandono del villaggio dei Puffi:
Nel progetto del signor de Bernardi purtroppo qualcosa è andato storto. Forse non è stato compreso o forse la posizione non proprio vicina alle principali località turistiche hanno reso difficile il suo successo.
Come ci si arriva
Essendo una proprietà privata, come rimarca Dai Che Partiamo, il villaggio dei Puffi non è segnato sulle mappe dei navigatori satellitari. Che consentiranno di giungere al massimo fino a un cancello verde, lasciare l’automobile in strada perché non c’è parcheggio e proseguire a piedi.
La zona
Bardineto si trova in val Bormida, sulla sponda destra del fiume Bormida di Millesimo. Qui si trova una barriera montuosa, costituita da Rocca Barbena, monte Lingo e monte Carmo di Loano.
Quando visitarlo
Trovandosi in un impervio territorio di montagna, è bene recarsi al villaggio dei Puffi in primavera o in estate, dato che nonostante un po’ di temperature più basse, troverete comunque bel tempo.
Niente confusione
Il villaggio dei Puffi di Bardineto non va confuso con Pufflandia, un villaggio effettivamente sorto in Spagna, a Juzcar, quando i film tratti dal cartone ebbero grande successo. Dal 2017, non è stata però rinnovata la concessione e quindi non si può più soggiornare nelle casette blu, che tuttavia non hanno nulla a che fare con i funghi-casette realizzate da De Bernardi.
Le altre case dei Puffi
Oltre al villaggio dei Puffi, c’è un altro esempio di case a fungo nella storia d’Italia. A Milano c’erano due abitazioni a due piani a forma di amanita muscaria – il celeberrimo fungo velenoso – che furono edificate dall’ingegnere Mario Cavallè. Purtroppo furono demolite entrambe nel 1965.
Le leggende metropolitane
Tanto fascino in questo luogo potrebbe anche amplificare le leggende metropolitane sui Puffi. Che non sono poche: c’è chi ci vede la raffigurazione del bolscevismo o della massoneria e chi parla di un presunto episodio censurato in cui si scopre che gli ometti blu sarebbero solo i personaggi di un sogno di Gargamella.
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