È stato ucciso XXX Tentacion, il rapper della Florida il cui vero nome era Jahseh Dwayne Onfroy. Un omicidio avvenuto lunedì 18 giugno 2018 intorno alle 16 a Deerfield Beach nella contea di Broward, Florida.
Il rapper, che aveva solo 20 anni, era di ritorno da un concessionario di motociclette alla guida della sua auto quando all’improvviso è stato colpito da alcuni proiettili. A sparare sono stati due uomini fuggiti poi a bordo di un suv. Dalla prima ricostruzione dello sceriffo, non si esclude il tentativo di rapina finito male: i due aggressori pare abbiano rubato una borsa firmata Louis Vuitton dall’auto del rapper. Il ragazzo non è morto sul colpo, i soccorsi lo hanno trasportato in condizioni disperate all’ospedale più vicino, dove è stato dichiarato morto verso le 17:40 dello stesso giorno. La rapina è ancora un’ipotesi, la polizia non scarta altre soluzioni.
Il rapper, anche se definirlo tale è un po’ riduttivo, era attualmente al primo posto nella classifica Billboard con il suo ultimo album “?”. Il singolo Sad! ha raggiunto il settimo posto nella classifica Billboard Hot 100, diventando la sua prima canzone nella Top 10. XXX Tentacion era uno dei più controversi artisti della scena rap e trap mondiale, con un successo strepitoso soprattutto negli Stati Uniti.
Non c’è aggettivo migliore per definirlo, se non proprio controverso: una persona difficile da comprendere e da interpretare. Una carriera musicale in ascesa, passi da gigante ma un passato da criminale, che volente o nolente non si può nascondere. Un rapper che si dichiara apertamente contro il femminismo perché “Le donne possono vedersi o sentirsi sminuite, ma sei sminuito solo se vuoi essere sminuito”. Un pensiero sicuramente confuso che il cantante non è mai riuscito a spiegare fino in fondo.
Una vita segnata dalla violenza, dalle accuse e dai reati, poi all’improvviso il successo e la fama grazie alla sua musica. La stessa musica che, a detta sua, lo ha salvato.
Scopriamo insieme chi era Jahseh Onfroy, la promessa del rap che se ne è andato a soli vent’anni per un colpo di pistola.
Il video profetico pubblicato sul suo account Instagram
Siamo a gennaio 2018, XXX Tentacion in diretta su Instagram parla a cuore aperto con i suoi fan. La sua reputazione, i suoi desideri e un messaggio di incoraggiamento per tutti. Nel video messaggio parla anche della morte, della sua, in caso dovesse avvenire prima del dovuto. Ora, rivedendo questo video, tutti ci chiediamo perché un ragazzo di vent anni parli di morte ai suoi milioni di fan. A cosa pensava Onfroy? Cosa temeva? Perché si assicurava che i suoi fan fossero fieri di lui?
Tutte domande a cui non daremo mai una risposta.
La cosa peggiore arriva al peggio, se dovessi morire di una tragica morte o di qualche stronzata – e non sono in grado di vedere i miei sogni – voglio almeno sapere che i ragazzi hanno percepito il mio messaggio e sono stati in grado di fare qualcosa di se stessi e in grado di prendere il mio messaggio e usarlo e trasformarlo in qualcosa di positivo. Per avere almeno una bella vita.
Se morirò, o mai farò un sacrificio, voglio assicurarmi che la mia vita abbia reso felici almeno 5 milioni di ragazzi – o che abbiano trovato una qualche risposta o soluzione nella mia vita. Indipendentemente dal negativo intorno al mio nome. Indipendentemente dalle brutte cose che dicono su di me.
Me ne frego perché so qual è il mio obiettivo finale, so cosa voglio per tutti e conosco il mio messaggio. Voglio solo dire che apprezzo e adoro tutti voi e credo in tutti voi. Non lasciate che sia la vostra depressione a definirvi, non lasciate che sia il vostro corpo a definire la vostra anima, lasciate che sia la vostra anima a definire il vostro corpo. La vostra mente è senza limiti, voi valete più di quanto crediate. Tutto quello che dovete fare è sognare.
Il successo con il singolo Look at me
A fine 2015 Onfroy carica la sua traccia Look at me su SoundCloud. La canzone, risultato di una contaminazione di più generi: rap, trap, hip hop, punk e heavy metal, è diventata in poco tempo una delle hit più ascoltate della piattaforma.
Di conseguenza Onfroy diventa velocemente il volto di SoundCloud Rap, un genere di musica poco definito proveniente dal sud della Florida che si basa sull’emotività e le parole.
Agli inizi del 2017 Look at me diventa un successo mondiale raggiungendo il 34esimo posto nella classifica di Billboard.
Insieme al suo singolo anche l’artista raggiunge sempre più successo nonostante i reati e le condanne che iniziavano a emergere.
Un'infanzia difficile
Onfroy è nato il 23 gennaio 1998 a Plantation in Florida. Ha passato la maggior parte della sua infanzia con la nonna materna. La madre, Cleopatra Bernard (il cui nome è tatuato sul petto del rapper) a causa di problemi finanziari non si è mai presa cura del figlio. Dopo diverse espulsioni da varie scuole, Onfroy ha frequentato il liceo della Piper High School di Sunrise che ha successivamente abbandonato al decimo anno.
Durante tutta la sua adolescenza ebbe un difficile rapporto con la Legge: accusato più volte di risse e scontri fisici venne successivamente citato più volte per reati gravi come rapina a mano armata e possesso di armi da fuoco.
Le condanne
In un’intervista al podcast hip-hop No Jumper, come riportato Rolling Stone, ha parlato lui stesso del suo violento periodo in detenzione minorile e le sue ripetute aggressioni al compagno di cella omosessuale.
L’8 ottobre 2016 viene arrestato e accusato di violenza domestica sull’ex fidanzata incinta del loro figlio. Dopo ulteriori accuse è stato condannato agli arresti domiciliari in attesa del processo. Il 21 marzo 2018, nonostante le ripetute accuse da parte dell’ex fidanzata, viene rilasciato dagli arresti domiciliari per permettergli di svolgere il suo tour.
La faida con Drake
Il 29 marzo 2017 Onfroy ha accusato Drake di plagio. La sua ultima canzone, KMT, aveva secondo Onfroy un flusso troppo simile al suo singolo Look at me.
La faida tra i due è continuata per mesi, coinvolgendo anche altri rapper americani tra cui 600Breezy rapper di Chicago che si è schierato fortemente dalla parte di Drake.
Drake a differenza di Onfroy non si è mai pronunciato sulla questione se non negando il plagio. Il rapper della Florida invece, ha più volte insultato il rivale sia attraverso interviste che con Tweet di cattivo genere riguardanti non solo lui ma anche la famiglia.
Le belle iniziative ma il cattivo comportamento
Come riporta Volture.com, Onfroy ha più volte utilizzato la sua fama a scopo benefico. Il 20 ottobre 2017 ha annunciato tramite un Instagram Story la donazione di oltre 100 mila dollari ai programmi di prevenzione della violenza domestica. Un’iniziativa che, nel bene o nel male, ha sconvolto tutti considerando le accuse che gli sono state rivolte. Nello stesso modo, il 26 novembre ha annunciato l’idea di ospitare un evento “anti-stupro” all’ Art Basel di Miami.
Onfroy si è più volte dichiarato non colpevole riguardo alle accuse dell’ex fidanzata. Cercando di convincere i fan della sua innocenza. Il processo doveva tenersi entro la fine dell’anno, ora di tutta questa storia resterà solo un grande punto interrogativo.
L'ultimo messaggio in Instagram
Anche l’ultima Instagram Story del rapper, pubblicata poco prima dell’aggressione, parlava di un prossimo evento di beneficienza in Florida in programma per il week end che sta per arrivare.
La sua grande passione: la musica
L’interesse per la musica nacque in Onfroy ai tempi della scuola quando la zia lo spinse a frequentarne il coro. Da quell’esperienza iniziò ad ascoltare il nu-metal, l’hard rock e il rap. Iniziò a fare freestyle in carcere minorile, insieme all’amico Stokeley Clevon Goulbourne, in arte Ski Mask the Slump God. Confessa, in diverse sue interviste, che la musica lo ha aiutato: gli ha insegnato a esprimere i suoi sentimenti e a dare sfogo alle emozioni; lo ha aiutato nell’abbandonare la vita criminale e sentirsi bene con se stesso.
Sarebbe stato sicuramente interessante scoprire quanto altro la musica avrebbe potuto insegnarli, fin dove sarebbe potuto arrivare e quante altre classifiche avrebbe scalato.
Quello che ci resta di XXX Tentacion, a parte le sue tracce, è il ricordo un po’ confuso di un artista difficile.
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