In una lunga intervista di qualche tempo fa, in occasione dell’uscita del suo libro Yoko Ono. Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio, lo scrittore Matteo B. Bianchi ci diede molti motivi per amare una donna che non sempre è stata compresa.
Di Yoko Ono si disse di tutto, ai tempi del suo amore con John Lennon. Dissero che era lei ad aver diviso i Beatles. Dissero che era una manipolatrice. La insultarono in tutti i modi possibili, ma lei tirò sempre dritto.
Oltre alla tragica perdita del marito, assassinato davanti ai suoi occhi nel 1980 mentre tornava nella loro casa di Manhattan, Yoko Ono è stata vittima per anni dei preconcetti dell’opinione pubblica.
Scherzando, proprio Lennon disse che era “la più famosa artista sconosciuta”. Era sulla bocca di tutti, ma in pochi avevano voglia di comprendere la donna che si nascondeva dietro la mitologia, la performer e artista che aveva fatto parte di Fluxus ed era stata tra le prime a esplorare l’arte concettuale.
In un’intervista rilasciata al Telegraph nel 2012, Yoko Ono ha raccontato che il matrimonio con l’ex membro dei Beatles aveva in un certo senso rovinato le carriere di entrambi. Lei lo aveva spinto verso la musica più sperimentale, mentre la fama di lui aveva eclissato il suo lavoro di artista, iniziato molto prima di finire sotto i riflettori per le sue vicende amorose.
Facevamo tutto insieme e lo facevamo pubblicamente. Abbiamo fatto il nostro Bed-In per la pace, ma non è piaciuto. La gente si domandava perché lavorassimo insieme. Molte ragazze erano arrabbiate. Erano gelose. Sono stati tempi difficili. Il fatto che sia sopravvissuta è un miracolo. Ce l’ho fatta perché pensavo al mio lavoro. Era la cosa che più mi dava forza.
Oggi ha (forse) smesso di essere la metà odiata di una coppia e vive da anni il suo successo come artista. “Sono fortunata. Ci sono sempre così tante cose che accadono nella mia vita”.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la storia di Yoko Ono…
Yoko Ono con la madre
Nata a Tokyo il 18 febbraio del 1933 e appartenente a una famiglia aristocratica, fin da giovanissima Yoko Ono mostra il suo carattere ribelle e indipendente. Non diventa una pianista classica, come avrebbe voluto il padre, ma è una delle prime studentesse a essere accettate alla facoltà di filosofia dell’Università Gakushuin. In mezzo c’è la guerra, che riduce la famiglia sul lastrico.
Una nuova vita a New York
Andando contro il desiderio della madre, che le aveva detto di non sposarsi mai e di non avere figli, nel 1956 scappa con il compositore Toshi Ichiyanagi e lo sposa. Il matrimonio finisce pochi anni dopo, nel 1962, e Yoko raggiunge la famiglia, che nel frattempo si è trasferita a New York.
Yoko Ono in una performance artistica
Si iscrive al college, ma preferisce passare il suo tempo con la comunità di artisti: ed è così che conosce il musicista americano Tony Cox, che sposa nello stesso anno e con cui ha una figlia, Kyoko. La storia finisce male, anzi, malissimo: molti anni dopo, nel 1971, l’uomo scappa con la figlia, che Yoko ritrova solo nel 1998.
Yoko Ono e John Lennon
Negli anni Sessanta, mentre Yoko Ono inizia ad affermarsi come artista concettuale, avviene l’incontro con John Lennon. Le loro vite si incrociano per la prima volta in una galleria di Londra, il 9 novembre 1966, dove lei sta per inaugurare una sua mostra. Due anni dopo cominciano a frequentarsi.
John Lennon con il figlio
Nel 1968 Yoko Ono rimane incinta per la prima volta, ma lo perde a pochi mesi dal parto. Nel frattempo, Lennon divorzia dalla prima moglie e il 20 marzo 1969 la sposa. Seguono diversi dolorosi aborti, un tradimento consensuale di Lennon e il suo addio ai Beatles. Poi, nel 1975, nasce il loro unico figlio Sean. Da quel momento John e Yoko si dedicano sempre di più all’attivismo politico e al pacifismo. Cinque anni dopo, l’8 dicembre del 1980, lui viene ucciso a Manhattan da un folle.
Yoko Ono a una manifestazione per le donne
Dopo la morte del marito, Yoko Ono continua a dedicarsi alle performance artistiche, all’attivismo, ma si dedica anche alla musica. In un’intervista di qualche tempo fa con IoDonna, ha descritto la sua idea di arte.
Non vedo la differenza tra un’arte ed un’altra. Credo che tutto quello che ci arriva sia molto importante, anche se non lo sappiamo. Non c’è nulla di noioso, perché ogni cosa fa parte della nostra vita. Per questo prendo molto seriamente la creatività di chiunque. Invece di classificarla come “splendida” o “inutile”. Non c’è modo di dare un giudizio valido, perché non sappiamo esattamente cosa contenga. Dobbiamo fare molta attenzione. Molta. A tutto. E avere rispetto per tutti. E anche amore, non solo rispetto.
Yoko Ono oggi
Sono davvero felice di essere viva, perché sono una persona curiosa e ci sono talmente tante cose che gli scienziati stanno scoprendo oggi rendendo le nostre vite più facili. Ed è bello sapere che possiamo continuare a scoprire cose, e che continueremo. Per questo celebro quello che siamo: esseri umani. Dobbiamo continuare a impegnarci, perché un giorno sorrideremo tutti insieme.
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