Giarrettiera sposa: si porta ancora? Versioni classiche e "alternative"
Della giarrettiera sposa esistono sia modelli tradizionali che più audaci e alternativi. L'importante è che non venga acquistata, ma regalata.
Della giarrettiera sposa esistono sia modelli tradizionali che più audaci e alternativi. L'importante è che non venga acquistata, ma regalata.
Qualcosa di prestato, qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di regalato e qualcosa di blu. Si dice che ogni donna dovrebbe indossare, il giorno del matrimonio, qualcosa di appartenente a queste categorie, nate nella tradizione del mondo anglosassone. Per l’accessorio blu molte optano proprio per la giarrettiera, facile da nascondere sotto l’abito in modo che passi inosservata e che non stoni con il resto della mise.
La storia di questo indumento ci porta lontano fino al IX secolo, quando era un semplice legaccio usato non solo dalle donne, bensì anche dagli uomini. Se ne serviva anche il Re Carlo Magno, per sostenere le calze. In un secondo momento l’accessorio è entrato a far parte del mondo femminile, legato al matrimonio. Nel XIV secolo, infatti, la giarrettiera è diventata un amuleto portafortuna tagliato direttamente dall’abito della sposa. Solo dopo si è passati a confezionarla a parte, proprio per non rovinare il vestito bianco, diventando l’oggetto giunto fino ai giorni nostri.
Nel tempo è stata via via impreziosita e resa meno basic. Oggi viene venduta sia in modelli molto semplici e tradizionali prevalentemente in pizzo, che varianti più fantasiose e audaci, con punti luce, applicazioni in raso, strass, gioielli, nastri. Anche sulla gamma cromatica ci sono stati dei cambiamenti: al candore del bianco e al blu (simbolo di purezza), si è aggiunta la vivacità di colori ben più appariscenti, rosso e nero compreso.
La tradizione vuole che non sia mai la sposa ad acquistare la giarrettiera: deve essere, invece, a lei regalata. A chi spetta questo compito dunque? In alcuni casi è lo stesso atelier dove la sposa acquista l’abito a omaggiarla dell’oggetto, oppure se ne occupano le amiche, consegnandogliela durante l’addio al nubilato o durante il rito di preparazione.
A seconda della fattura, dei tessuti utilizzati, delle eventuali applicazioni, il prezzo oscilla dai pochi euro fino anche ai 30.
Benché ci siano diverse correnti di pensiero e ogni sposa possa ovviamente optare per la gamba che preferisce, secondo la tradizione si dovrebbe indossare la giarrettiera sempre sulla gamba destra, poco sopra al ginocchio. Molto importante è provarla e assicurarsi che non vesta eccessivamente stretta né troppo larga. Solo così si può evitare di doverla recuperare alle caviglie nel bel mezzo dei festeggiamenti o di dover combattere con antiestetici segni sulla pelle una volta sfilata.
Non esiste solo il lancio del bouquet, ma anche il lancio della giarrettiera, anche se in Italia quest’ultimo non è poi molto consolidato. Anche secondo le regole del bon ton del matrimonio è piuttosto di cattivo gusto e il galateo lo sconsiglia. Ma ciascuna coppia può chiaramente scegliere in totale autonomia e libertà cosa fare nel giorno a loro dedicato.
L’usanza affonda le sue radici nella simbologia legata alla giarrettiera. Il significato di quest’ultima era provare la verginità della sposa e attestare la consumazione del matrimonio la prima notte. Per questo, la sposa la indossava e poi la consegnava, insieme alla biancheria intima. La famiglia faceva letteralmente incursione nella camera da letto degli sposi per farsela dare e conservarla come auspicio di un’unione felice e feconda.
Oggi questa usanza è stata sostituita dal lancio della giarrettiera: lo sposo la sfila (con le mani o con i denti) e poi la lancia, proprio come fa la donna con i fiori, in direzione degli amici disposti a semicerchio alle sue spalle. Il significato resta comunque lo stesso: afferrarla è un segno di fortuna. Chi se la ritrova tra le mani sarà il prossimo a convolare a nozze entro la fine dell’anno. Alla fine dei due lanci, la donna che ha preso il bouquet deve ballare con l’uomo che ha afferrato la giarrettiera.
Vi lasciamo con una lista di consigli per gli acquisti: dai modelli più classici ai più moderni, ecco alcune giarrettiere per impreziosire il vostro abito da sposa.
Giarrettiera elasticizzata bianca in pizzo smerlato, con design drappeggiato. A fare la differenza è un dettaglio che la rende diversa e moderna: l’applicazione di un anello a forma di cuore.
Disponibile su Asos a 11,49 €.
Giarrettiera classica, bianca ed elegante, con piccolo fiocchetto azzurro applicato. Un vero must have per il grande giorno, adatto a chi vuole rispettare la tradizione.
Disponibile sul sito Yamamay a 9,95 €.
Secondo la tradizione, la sposa dovrebbe indossare nel fatidico giorno qualcosa di blu. Ma perché limitarsi a un piccolo dettaglio della giarrettiera? Un’opzione più accattivante è la giarrettiera in total blue.
Disponibile su Amazon a 9,80 €.
Per le spose che non vogliono la classica giarrettiera, esistono anche modelli più stravaganti ed elaborati. Per esempio questo set composto da due cinturini in pizzo con strass.
Disponibile su Amazon a 8,99 €.
Per le spose meno legate ai colori tradizionali (bianco e azzurro) esistono anche modelli dai colori vivaci, compreso il rosso fuoco.
Disponibile su Amazon a 5,99 €.
Giornalista e speaker radiofonica, scrivo tanto e chiacchiero ancora di più. Eterna indecisa e inguaribile romantica, vivo la vita in un precario equilibrio tra pessimismo cosmico e sincero entusiasmo.
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