Esame di maturità, la grande prova per l'età adulta

Lo chiamiamo esame di maturità perché fino al 1998 si chiamava così. L’esame di Stato rappresenta la conclusione degli studi generici e di base in Italia. Si tiene infatti all’ultimo anno delle scuole superiori e, nel tempo, ha ispirato la fantasia di artisti nelle opere fictional come film e telefilm, ma anche canzoni – probabilmente la più celebre di tutti è in tal senso “Notte prima degli esami di Antonello Venditti.
L’esame di maturità differisce secondo il proprio indirizzo di studi. Quello che non cambia è la commissione d’esame. Gli studenti diplomandi vengono valutati da un collegio composto da tre docenti interni e da quattro esterni, tra i quali c’è il presidente di commissione.
Gli studenti affrontano, nel corso degli esami di maturità, alcune prove che possono essere uguali, diverse o simili. La prima prova è uno scritto in lingua italiana, che può essere elaborato in diverse forme (tema, articolo di giornale, saggio breve, ecc.). Le tracce, come accade anche per la seconda e l’eventuale quarta prova, provengono dal Miur e vengono diffuse la mattina della prova stessa. La seconda prova riguarda invece uno scritto specifico dell’indirizzo di studi, sorteggiato mesi prima dal Miur (solitamente si tratta di latino al classico, matematica allo scientifico, per esempio, ma trattandosi di sorteggio la questione non sempre è così schematica). E ancora: c’è una terza prova che consiste in un test – le cui materie vengono comunicate la mattina stessa dell’esame – con risposte chiuse multiple e altre aperte. Infine, la quarta prova è di tipo pratico e riguarda, ad esempio, istituti come le scuole d’arte, in cui il riscontro pratico di ciò che si apprende è fondamentale.
L’esame di maturità prevede, a un paio di giorni dalla fine delle prove scritte, anche una prova orale che consta della discussione di una tesina compilata precedentemente dallo studente, domande di varie materie da parte della commissione ed eventuale discussione delle prove scritte.