Femminismo vuol dire uguale salario per uguale lavoro

Una clausola sull'inclusione: Frances McDormand insiste sul femminismo e sulla necessità di pari salario, non solo nel mondo del cinema.

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Frances McDormand è una delle donne più meravigliose che il cinema degli ultimi trenta anni ci ha permesso di far entrare nei nostri cuori. Non è solo per via dei ruoli che ha interpretato sul grande schermo, o forse sì. L’indipendente Betty che diventa oggetto della rabbia degli uomini in America Oggi, la coraggiosa e ligia al dovere Marge di Fargo, l’irreprensibile mamma e insegnante Elaine in Quasi famosi, la pompiera ironica e saggia Jane in This Must Be the Place, la testarda Mildred di Tre manifesti a Ebbing, Missouri sono solo alcuni dei personaggi che ce l’hanno fatta amare. È il suo/loro femminismo in particolare che ce la fa amare.

Il femminismo di Frances McDormand è tornato a far parlare negli ultimi mesi, da quando il cambiamento è iniziato. Non possiamo trascurare che movimenti come Time’s Up e MeToo siano riusciti a far breccia nel cuore di molti – facendo riflettere sulle molestie sessuali sul posto di lavoro – e l’attrice fa parte attiva in questi movimenti, tanto che durante la sua premiazione agli Oscar 2018 come miglior attrice protagonista aveva citato l’inclusion rider, una clausola che nei contratti di lavoro impone di rispettare le minoranze come donne e afroamericani, sia dal punto di vista etico che dal punto di vista della retribuzione. In quel caso fu un momento per lei per inneggiare all’inclusione. L’attrice è tornata di recente sulla questione, durante il galà Women in Film, Crystal + Lucy Awards.

Qualcuno mi ha detto – MyMovies riporta le parole di Frances McDormand – che la definizione di femminismo equivale a uguale salario per uguale lavoro. […] Mi avevano anche detto che potevo avere tutto, ed ecco, l’ho avuto. Ma molte di voi no. Molte di voi no, e siamo ancora femministe che vuol dire che non c’è ancora uguale salario per uguale lavoro. E questo non va bene per me. […] Questa conversazione è vecchia di decenni, ed è sulla parità, sull’espressione artistica e sull’inclusione. Ho questo sentimento dentro di me che le cose stano cambiando.

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