Citazioni di Antonio Di Pietro
La mia era una famiglia cattolica, anzi direi ecclesiastica, piena di parenti preti e suore in giro per tutto il mondo.
Nel 2006 Prodi mi aveva offerto di fare il ministro delle Telecomunicazioni. Però non ero considerato molto affidabile per la pax politica bipartisan di controllo dell'informazione pubblica. Sia a destra, sia a sinistra c'è qualcuno che mi guarda con fastidio.
Franco Frattini mi chiamò quando era ministro della Funzione Pubblica nel governo Dini. Mi disse che voleva fare un partito con me, perché lui con Berlusconi non c'entrava nulla. Anche Buttiglione mi chiamò e mi invitò a casa sua: cercò in tutti i modi di convincermi a fare con lui un partito contro Berlusconi. Giovanardi mi scrisse una lettera in cui osannava me e Mani Pulite, e ora non perde occasione per attaccarmi.
Il mio partito viene sempre più visto come la vera, unica opposizione al modello fascistoide di governo berlusconiano, fatto di furbizie, favoritismi, leggi ad hoc, manganelli e accenni di xenofobia.
Siamo andati a fare una perquisizione alle Botteghe Oscure. Dovevamo capire che fine aveva fatto un miliardo di lire: Cusani racconta che Gardini l'ha portato a Botteghe Oscure. Piaccia o non piaccia, quel miliardo lì è entrato, anche se non siamo mai riusciti a sapere a chi è arrivato.
Prima, nel reato di corruzione, si puntava a indagare sul corrotto, sul politico. Io mettevo con le spalle al muro i corruttori, gli imprenditori. Gli imprenditori non erano i più deboli, ma i più opportunisti: quelli che avevano più convenienza a parlare.
In procura ero snobbato, molto snobbato. Ero considerato un poliziotto, ero ricordato come il poliziotto che i miei colleghi avevano conosciuto. Fino a qualche mese prima avevo lavorato come commissario al IV distretto di polizia, e quasi quotidianamente avevo portato ai pm milanesi di turno gli arrestati del giorno e della notte precedente.
La dirigenza Rai, costola di governo, da una parte boicotta le trasmissioni di punta ad altissimo indice di gradimento come Report della Gabanelli, Annozero di Santoro e Ballarò di Floris, dall'altra elabora strategie fallimentari come TivuSat e promuove l'informazione faziosa di soggetti come Minzolini o Vespa, che stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla vita umana.
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Alcune battaglie devono essere intraprese pur sapendo che potrebbero essere perse, ma nel disegno complessivo sono indispensabili per vincere la guerra.
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