Citazioni di Bruno Barbieri
Siamo giudicati da una vita intera. Abbiamo incontrato di peggio. Ricordo il calcione nel sedere di uno chef alla mia prima stagione in cucina, quando pulivo 15 casse al giorno di calamaretti.
[MasterChef Italia] Piace perché non c'è una signorina che non capisce niente di cucina ma persone che ne sanno.
Pensavo che Londra fosse una città dove si potevano fare grandi cose, invece mi sono reso conto che noi italiani non l'abbiamo ancora colonizzata dal punto di vista gastronomico. Io ci ho provato: il ristorante era bellissimo, ci avevo investito un botto, avevo portato anche il culatello di Spigaroli e i fagioli del Purgatorio, ma non sono stati capiti. Comunque non potevo vivere in un posto dove non c'è il sole; ho bisogno di colori. Dopo due anni i miei piatti erano tutti bianchi e neri; allora ho venduto le mie quote.
Io e mia sorella Brunella, maggiore di tre anni, vivevamo con mia nonna materna a Piccolo Paradiso; è stata lei a insegnarmi a cucinare. Era molto rigorosa: a tavola ogni giorno ci interrogava sul cibo che avevamo nel piatto, chiedeva il periodo dei pomodori, dei piselli, dei fiori. E quando eravamo disubbidienti, non ci picchiava con le mani, ma prendeva dietro casa delle foglie giganti di ortiche e ci inseguiva colpendoci sulle gambe. A sei anni ci trasferimmo a Bologna, dove cucinavo per Brunella: iniziai con le colazioni, ma a dieci anni preparavo già tutti i pasti completi.
Quando prepari un piatto, dentro il tuo piatto deve esserci il tuo io.
Lo chef è un mestiere che devi sentirti veramente nell'anima.
Mi considero un provocatore culinario.
Attraverso un piatto voglio raccontare quello che sono io nella vita.
Temi trattati:
Frasi sulle foglie
Frasi sull'omosessualità
Frasi sui sapori
Frasi sulla colazione
Frasi sulle sorelle
Frasi sulla disobbedienza
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