Citazioni di Carlo Emilio Gadda
Morire per la patria è cosa dolce e onorevole: infatti alcuni sono morti per la patria immortale: ed altri, a guardarla dalle tignole, è bisognato vivessero. Questa favoletta ne dice: il morto giace, il vivo si dà pace.
L'italiani sono di simulato sospiro.
Il mio gran male è stato sempre e sarà sempre uno: quello di desiderare e sognare, invece di volere e fare.
L'attimo fuggiva, oh, che altro può fare un attimo?
Il pontecorvo ha capellatura corvina: e naso matematico.
Le parole sono ancelle d'una Circe bagasciona, e tramutano in bestia chi si lascia affascinare dal loro tintinnìo.
Le parole non bastano e sdraiarsi nel comodo letto della vanità ciarliera è come farsi smidollare da una cupa e sonnolenta meretrice.
Una difficilissima elaborazione e costruzione morale fatta di incredibili sforzi e autoinibizioni individuali e puri e leganti entusiasmi, darà una più perfetta socialità di quella in cui siamo oggi immersi.
La volizione del volitivo giovane involveva già del suo velle la fuggitiva labilità degli eventi.
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