Citazioni di Erich Priebke
La mia coscienza di uomo si sente libera. Per nessuno motivo vorrei essere al posto dei miei persecutori, senza vincoli nello spazio ma prigionieri nell'animo. Mi hanno tolto la libertà, mai, però, mi toglieranno la dignità.
Se le manette, la deportazione di un vecchio, il carcere, la lontananza dalla mia sposa malata, sono oggi la croce della mia vita, l'incredibile lato positivo di questa esperienza è stato trovare tanti amici sinceri; è stato scoprire un tesoro. Fratelli che da tutte le parti del mondo si sono prodigati nell'aiutarmi. Il mio impegno di novantenne che anche dietro le sbarre non si è mai arreso, è quello di un uomo che anche se terribilmente stanco, cerca di stare in piedi per lasciare in eredità ad altri il significato vero della sua vita.
Probabilmente le generazioni attuali, quelle che non hanno fatto la guerra non possono capire. Noi abbiamo dovuto sparare alle Ardeatine; non lo abbiamo fatto per un sentimento di odio. L'abbiamo dovuto fare in seguito ad un ordine irrifiutabile venuto direttamente da Hitler. Ciò che posso dire è che la rappresaglia era ed è ancora oggi una pratica legale in guerra. Non ubbidire sarebbe stato impossibile, come è dimostrato dalle vicende terribili di Hiroshima, di Dresda e di tutti i molteplici massacri e rappresaglie avvenuti nella seconda guerra mondiale, dove al contrario di quanto successe alle Ardeatine, si uccisero molto spesso indiscriminatamente anche donne e bambini.
Il caso Priebke doveva essere l'ennesima occasione per riaffermare e giustificare i principi su cui si fondano le suggestioni politiche e sociali del mondo attuale. Un mondo programmato nella conferenza di Yalta, autolegittimato con i processi farsa di Tokio, Norimberga e gli altri, inscenati via via contro chi non voleva allinearsi alle logiche del nuovo corso. Doveva essere l'ultima occasione per usare il soldato tedesco come simbolo del male, contrapposto a tutto ciò che in termini sempre più categorici viene imposto ai popoli della terra come il bene: il nuovo ordine mondiale, quello globalizzato da un ristretto gruppo di plutocrati cosmopoliti e dai politicanti al loro servizio.
Su tutte le sentenze che mi riguardano non si è mai processato l'uomo Priebke, innocente o colpevole che fosse, ma l'ideologia che si voleva a tutti i costi che egli incarnasse. Si è giudicato non secondo i canoni del diritto ma all'unico scopo di inscenare un processo mediatico che avrebbe imposto all'attenzione dell'opinione pubblica il solito pacchetto emozionale, confezionato per suggestionare le masse con la figura di un mostro a uso e consumo dei giochi di potere dei potenti.
A mie spese ho dovuto imparare che dietro la maschera della legalità democratica spesso si celano gli interessi e gli intrighi di lobby potenti, che calpestano il diritto e manipolano l'informazione pur di raggiungere i loro torbidi scopi.
Al di là del significato dei singoli eventi della vita, un uomo che si avvia alla fine del suo percorso deve tirare le somme. Forse la cosa più difficile è proprio accettare con serenità il proprio destino. Io credo, dopo tanti travagli, di aver capito il significato del mio: lottare fino alla fine per tenere alto il mio onore di uomo, l'orgoglio di appartenere al mio popolo, il popolo tedesco che con i suoi pregi e i suoi difetti non posso e non voglio cessare di amare.
Temi trattati:
Frasi sull'informazione
Frasi sulle ideologie
Frasi sulla menzogna
Frasi sull'invenzione
Frasi sulla tortura
Frasi sulle menzogne
Frasi sull'opinione pubblica
Frasi sulla lontananza
Frasi sui massacri
Frasi sulle invenzioni
Visualizza tutti i temi trattati da questo VIP