Citazioni di Frédéric Ozanam
A Pisa le sedute delle conferenze, qui, sono brevi, ma ben condotte, risolvono prontamente i problemi. Mi dispiace di non veder un numero più cospicuo di studenti. Pontedera conta nove membri, tutti artigiani. È povera e non ha che quattro famiglie da visitare. Grazie alle loro cure centocinquanta bambini si riuniscono ogni sera ed il presidente Bertelli insegna loro la dottrina cristiana. La mattina conduce lui stesso un gruppo di questi ragazzi e fa loro imparare a leggere e a scrivere. A Firenze vi ho trovato ventotto membri tra cui avvocati, professionisti e medici. La conferenza ha fondato "La cassa degli affitti". Il patronato assicura loro le risorse economiche. Prato conta già diciotto membri attivi e ottanta benefattori. I nostri si occupano soprattutto di patronato. Si portano a passeggio un gruppo di cinquanta ragazzi, si fanno divertire, si istruiscono e si catechizzano; presto un locale adatto permetterà loro di frequentare la scuola serale. Livorno ha trentadue membri che visitano settanta famiglie. Opera con impegno nella struttura sociale della città. Hanno ottenuto riforme importanti: ritorno ai sacramenti, invio dei giovani in buone scuole, l'interesse per i problemi dei poveri, la gioia per far sì che si vada alle riunioni con piacere e non con dovere. [Al Consigliere Generale della Società di San Vincenzo de paoli, Antignano (LI), 10 luglio 1853]
Il testo di questa lettera dimostra che i principali redattori dell'Ere Nouvelle cercavano l'appoggio del Papa per far fronte ai numerosi attacchi della maggioranza cattolica francese e che essi ignoravano le trattative avviate da J. Maurice per la vendita del giornale. In questo mare inesplorato una stella brilla innanzi a loro: l'Opera immortale di conciliare la libertà con la religione. Dimostrare al popolo che non c'è una vera libertà senza religione, che la civiltà moderna, emancipazione del cristianesimo, perirà se non si rigenera nella sorgente da cui è nata. Invochiamo senza sosta la libertà della Chiesa. [Al Papa Pio IX, Parigi, 25 marzo 1849]
Sono proprio io l'incaricato su questo giornale di tutti gli affari riguardanti l'Italia. La differenza con gli altri giornali è che noi abbiamo la fiducia del popolo che essi non hanno: io persisto a paragonare la rivoluzione con la caduta dell'impero romano e non posso dimenticare che i barbari, costrinsero i vecchi proprietari dell'impero alla divisione delle terre. sono stato di quelli che credono nel partito della fiducia e credo nella possibilità di una democrazia cristiana; idee generali che possono trionfare nel tumulto delle passioni. [Ad Alexadre Dufieux, Parigi, 31 maggio-2 giugno 1848]
Niente vigliaccheria, in fondo il "loro" motto Libertà, Uguaglianza e Fraternità è il Vangelo stesso.
Se le grandi cose scuotono i cuori, al tempo stesso esse si elevano; e se è giunto il momento dei grandi tradimenti è giunto anche quello in cui la devozione diventa più facile, considerato che si tenga meno agli interessi di cui si è vista la fragilità.
Credo di scoprire il piano divino che sta per svilupparsi: per diciotto anni Luigi Filippo aveva sostenuto l'ordine materiale del mondo, ora Pio IX ha ristabilito l'ordine morale.
Il governo disponeva di una forza immensa di baionette ed interessi: è caduto tuttavia con un soffio e nessuno sa spiegarselo.
Nei giorni che seguirono la vittoria, non hanno saccheggiato Parigi, ma hanno rispettato Dio nelle sue Chiese e nei suoi sacerdoti. Il popolo si è convinto di avere più alleati tra padri e fratelli della dottrina cristiana che fra giornalisti e avvocati.
Frasi sugli avvocati
Frasi sulla vittoria
La classe operaia mi sembra molto più preparata e morale. C'è molta ignoranza, ma non i vizi delle classi superiori.
Temi trattati:
Frasi sul trionfo
Frasi sulla barbarie e sui barbari
Frasi sull'uguaglianza
Frasi sul tradimento
Frasi sulla devozione
Frasi sulla vigliaccheria
Frasi sulle risorse
Frasi sugli avvocati
Frasi su Firenze
Frasi sulla sosta
Visualizza tutti i temi trattati da questo VIP