Citazioni di Giovanni Papini
La guerra giova all'agricoltura e alla modernità. I campi di battaglia rendono, per molti anni, assai più di prima senz'altra spesa di concio. Che bei cavoli mangeranno i francesi dove s'ammucchiarono i fanti tedeschi e che grasse patate si caveranno in Galizia quest'altro anno!
Non si rinfaccino, a uso di perorazione, le lacrime delle mamme. A cosa possono servire le madri, dopo una certa età, se non a piangere. E quando furono ingravidate non piansero: bisogna pagare anche il piacere... Lasciamole piangere: dopo aver pianto si sta meglio.
Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita.
È finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia, dell'ipocrisia e della pacioseria. I fratelli sono sempre buoni ad ammazzare i fratelli...
Perché si odiavano gli uomini? Perché si uccidevano senza stanchezza né requie? Perché l'atroce guerra degli infelici contro infelici?
Sono il lupo hobbesiano dalle zanne che hanno bisogno di mordere e straziare.
Sono a momenti un povero sentimentale che si commuove nella notte solitaria appena scende dalle persiane serrate un semplice accordo di ballo viennese straziato sopra un pianoforte; un bambino che trabocca di tenerezza fissando un povero cielo unito, color nebbia, senza la consolazione di una nuvola nera o bianca; un disgraziato che può sentirsi pieno d'amore per un vecchio sconosciuto.
Ho riposto la mia causa nel nulla, come l'Unico feroce. L'universo è diviso in due parti: io - e il resto... in quest'ultima e decisiva guerra non posso avere alleati.
Sono un titano che volle incominciare troppe cose e non è più nulla perché volle esser tutto ma disposto a vender cara la sua pelle e che vuol finire più tardi che sia possibile, il solo capace di sbandire gli inganni e di buttar giù gli usurpatori; di spopolare l'intero walhalla dei vecchi dei e degli idioti moderni; di spogliare ogni cosa, ogni idea, dai ruffianeschi veli dell'abitudine, e della convenzione; di liberare l'umanità da tutte le obbrobriose servitù mentali che la impastoiano.
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Frasi sul respiro
Frasi sulla battaglia
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Frasi sui sapori
Frasi sui fratelli
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Frasi sulla stanchezza
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