Citazioni di James Stewart
Adesso i ragazzi sono al college e... hanno talmente tanto da lavorare... io non ce l'avrei fatta mai, a studiare tanto... sai... i professori mi ammazzerebbero, se lo dicessi, ma io... io vorrei tanto che i ragazzi avessero un po' più di tempo per sognare.
Una star è una persona alla quale ti puoi affezionare.
Ho sempre sentito che il pubblico era ben disposto verso di me, amichevole.
Mi resi conto che dovevo darmi una mossa, che non potevo continuare a esitare e balbettare oltretutto a volte esageravo... ho rivisto un mio vecchio film, "Nata per danzare", e a momenti vomitavo... dovevo... dovevo diventare più duro.
Appena arrivato a Hollywood, uno dei primi provini che mi hanno fatto è stato per "La buona terra"... e sai che personaggio era? Un cinese! Mi truccano - ci è voluta una mattinata intera - e mi mettono insieme a Paul Muni. C'era solo un dettaglio sbagliato: ero troppo alto! Così scavano una trincea e mi ci fanno camminare dentro, mentre Paul Muni camminava lungo il fosso. Non ho avuto la parte. L'hanno data a un cinese vero!
[Sui suoi inizi nel cinema] Mi piaceva. Mi è piaciuto moltissimo fin da subito. Non ho sentito per niente la mancanza del teatro. Anche quello che si sente in giro, che gli studios erano un'enorme fabbrica e basta, non è vero... era bellissimo. C'era sempre qualcosa da fare. [...] Fare cinema era... era più emozionante, ai vecchi tempi... ci si divertiva di più. [...] E anche i ruoli, si poteva trattare, non è che dovessi accettare tutto quello che ti proponevano. Si poteva trattare.
Non ricordava il titolo ma quella cosa minuscola - non sarà durata neanche un minuto - quella se l'era ricordata per tutti quegli anni. Ecco è quella la cosa, la cosa grande del cinema... Che quando hai imparato il mestiere, e se sei bravo e Dio ti aiuta e hai la fortuna di avere una personalità che buca lo schermo, ecco: allora quello che fai è dare alla gente dei piccoli, minuscoli, frammenti di tempo... che non scorderanno mai più.
[Sulla scena del caffè di "Scrivimi fermo posta" di Ernst Lubitsch] Lubitsch ti diceva esattamente come voleva che recitassi la scena, ma tu ovviamente dovevi fare tue le sue istruzioni, e con quella scena io ci sono diventato matto.
[Su Alfred Hitchcock] Hitch non ascolta veramente le scene. Ho sempre avuto l'impressione che potevi benissimo andare sul set e metterti a recitare l'elenco telefonico, e se Hitch trovava buono il modo in cui ti muovevi e reagivi, l'espressione del viso, eccetera, ti avrebbe detto: "Va bene così".
Temi trattati:
Frasi sulla propria personalità
Frasi sull'affetto
Frasi su Hollywood
Frasi sul comunicare
Frasi sul vomito (e sulle cose che fanno vomitare)
Visualizza tutti i temi trattati da questo VIP