Citazioni di Lacordaire
Ho ritenuto la Rivoluzione del 1848 un atto di alta giustizia. [...] Pensavo che il tentativo d'instaurare un regime repubblicano in Francia sarebbe stato possibile in condizioni migliori rispetto al 1792. Ho accettato sinceramente questo tentativo. [...] Fu con questo intendimento che entrai all'Assemblea Nazionale e che mi posizionai all'estrema sinistra, al fine di dare immediatamente un segnale della mia adesione alla forma di governo che la forza degli avvenimenti stava imponendo in Francia. [...] Il 15 maggio scosse nelle fondamenta questa mia speranza, ciò mi ha rivelato che tutti i progetti e le passioni dovevano inevitabilmente sfociare nella guerra civile, in una lotta profonda, accanita, inevitabile, in cui l'estrema sinistra avrebbe giocato un ruolo del quale io non volevo per nulla al mondo assumerne le responsabilità. [...] I partiti monarchici rialzarono la testa; io non volevo servirli, non potevo farlo senza compromettere la religione. Ho ritenuto il ritiro la scelta migliore. [Lettera a Henri Maret, 21 settembre 1848]
È all'opinione pubblica che io domando protezione e la domando anche contro di essa, se ce ne fosse bisogno. [Memoria per il ristabilimento in Francia dei Frati Predicatori, 1839]
Mia patria, nel mentre che voi perseguite con gioia e dolore alla formazione della società moderna, uno dei vostri nuovi figli, cristiano per fede e prete secondo la consacrazione tradizionale della Chiesa cattolica, viene da voi a reclamare la sua parte della libertà che avete conquistato, e che anche lui ha pagato [...] Mi rivolgo ad un'autorità che è la regina del mondo, la quale da tempo immemore, ha proscritto le leggi, ne ha stabilite delle altre, da lei dipendono le costituzioni, e le sue sentenze, un tempo sconosciute, vengono presto o tardi eseguite. [Memoria per il ristabilimento in Francia dei Frati Predicatori, 1839]
Frasi sulla Francia
Frasi sulle tradizioni
Noi chiediamo la libertà di insegnamento, perché essa è un diritto naturale ed è la prima libertà della famiglia ; poiché senza di essa non esiste né libertà religiosa, né libertà d'opinione. [7 dicembre 1830]
Che pericolo c'è se qualche cattolico propende un po' più vivamente per la democrazia? Chissà che essa non sia il futuro dell'Europa? [Lettera a Charles de Montalembert, 7 novembre 1848]
Come oggi non può esserci nulla di religioso nella politica, così nella religione non deve esserci nulla di politico.
Tra il forte e il debole, tra il ricco e il povero, tra il padrone e il servitore è la libertà che opprime, è la legge che affranca.
Dio, fratelli miei, impiega qualche volta mezzi diabolici.
Abbiate un'opinione e fatela valere! [Rivolto ai giovani]
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