Citazioni di Leon Battista Alberti
Né tacere posso né a me il parlare è lecito. In odio mi sono le gru e gli urli e ciascuna voce luttuosa. Ed ècci chi dileggia qualunque dice il vero, tale che meglio forse fia il tacere. Vorrei adatarmi al vero, né molto mi curerei compiacere ad altri o dilettare le orecchie ad altrui.
Udisti, credo, più volte e' Lacedemoniesi essere stato popolo fra' Greci antiqui vittorioso in arme e temuto anche, e in pace modestissimo, reverito e amato da' suoi finitimi ed esterni popoli. E forse vi si ramentano e' nomi di molti Lacedemoniesi famosi, i quali con sue virtù a sé acquistorono nome e gloria, e alla patria sua augumentorono degnità e autorità.
Licurgus, dicono, statuì in Sparta facessero alli dii sacrifici non suntuosi né tali che non potessero ogni dì continuarli. E a' prudenti principi si vuol dare non cose pregiate dalle persone idiote e vulgari; ma in prima quello che sempre fu accetto a chi simile a te, Lionello, meriti essere amato, si vol donare, a mio iudizio, sé stessi.
Quanti fra noi siano in più modi necessità ad amicizia e ottimi legami di benivolenza, sarebbe lungo recitarli. Né a questo di che io intendo scriverti, sarebbe molto adattato raccontar qui l'amore sempre a me e a tutti e' miei mostrò in vita L. Conte, tuo zio, cardinale religiosissimo, e omo per costumi, nobilità, virtù, e per perizia di perfettissime arti fra tutti e' sacerdoti, certo, suo merito, avuto primo e prestantissimo.
Io vidi già seder nell'arme irato uomo furioso palido e tremare; e gli occhi vidi spesso lagrimare per troppo caldo che al core è nato. E vidi amante troppo adolorato poter né lagrimar né sospirare, né raro vidi chi né pur gustare puote alcun cibo ov'è troppo affamato.
Niccola di messer Veri de' Medici, uomo ornatissimo d'ogni costume e d'ogni virtù, e io insieme passeggiando nel nostro tempio massimo ragionavamo, come era nostro costume, di cose gioconde e ch'appartenevano a dottrina e investigazione di cose degne e rare. Sopragiunse Agnolo di Filippo Pandolfini, uomo grave, maturo, integro, quale e per età e per prudenza sempre fu richiesto e reputato fra' primi nostri cittadini.
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Bench'io non possa sanza lacrime e dolore ricordarmi della gravissima iniuria quale io ricevetti dalla fortuna, o amici miei, pur deliberai ubbidirvi. Racconterovvi el naufragio nostro, come mi dite ch'io faccia, e udirete da me cosa degna di memoria e molto maravigliosa.
Mi meravigliavo ogni volta che mi capitava di notare, nel trascorrer la vita in mezzo a noi umili mortali, una qualche discordanza d'opinioni o incostanza nei giudizi: ma da quando ho preso ad osservare più accuratamente gli stessi dèi massimi, a cui è attribuita ogni lode di saggezza, ho smesso di stupire per le inezie umane.
Se volete solo col vedere, sendo in capo d'una piazza, misurare quanto sia alta quella torre quale sia a piè della piazza, fate in questo modo. Ficcate uno dardo in terra, e fermatelo ch'egli stia a piombo fermo, e poi scostatevi da questo dardo quanto pare a voi, o sei o otto piedi, e indi mirare alla cima della torre dirizzando il vostro vedere a mira per el diritto del dardo, e lì dove il vedere vostro batte nel dardo, fatevi porre un poco di cera per segno, e chiamisi questa cera A.
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