Citazioni di Ludovico Ariosto
Ecco La Lena, che vuol far spettacolo un'altra volta di sé, né considera che se l'altr'anno piacque, contentarsene dovrebbe, né si por ora a pericolo di non piacervi: che 'l parer de gli uomini molte volte si muta, et il medesimo che la matina fu, non è da vespero. E s'anco ella non piacque, che piú giovane era alora e piú fresca, men dovrebbevi ora piacer. Ma la sciocca s'imagina d'esser piú bella, or che s'ha fatto mettere la coda dietro; e parle che, venendovi con quella inanzi, abbi d'aver piú grazia che non ebbe l'altr'anno, che lasciòvisi veder senz'essa, in veste tonda e in abito da questo, ch'oggi s'usa, assai dissimile.
[Su Ippolito d'Este] S'io l'ho con laude ne' miei versi messo, | Dice, ch'io l'ho fatto a piacere, e in ozio: | Più grato fora essergli stato appresso.
Or che s'aspetta? Soccorrer qui, non lacrimare accade.
O città bene avventurosa... | ...la gloria tua salirà tanto | ch'avrai di tutta Italia il pregio e 'l vanto.
Natura il fece, e poi ruppe la stampa.
Ma 'l popolo facea, come i più fanno, | ch'ubbidiscon più a quei che più in odio hanno.
E quel che non si sa non si de' dire, | e tanto men, quando altri n'ha a patire.
E levar questa donna anco ti voglio; ché sarebbe a lasciartela gran fallo.
Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa | Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa. [XLVI, 140]
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