Io vado in video scollata ma ci vado con la mia testa. Io non ho 80 autori che mi fanno il programma. E non ho nemmeno una costumista: scarpe e vestiti sono miei. Ai tempi di "Domenica In Politica" avevo una collaboratrice che continuava a cercare di abbottonarmi, abbassarmi i tacchi e allungarmi le gonne. Diceva che io sarei stata più credibile, ma io soffocavo.
E possibile fare una trasmissione con 7.000 euro al giorno, con ospiti che con un gettone dai 400 ai 1.000 euro a puntata guadagnano più di me. Altro che raccomandata io sono un esempio eversivo per la casta, per chi è ancora abituato alla Rai dei grandi budget e delle spese fuori controllo.
Io in televisione faccio marketing, io sono un grande bluff. E questo mi fa sentire fortissima: non cè niente che mi fa paura.
Ho un lungo curriculum nella carta stampata, eppure non ho sfondato. Mi sono tolta tutte le soddisfazioni professionali ma non sono riuscita a diventare direttore di un giornale. Ho sfiorato la possibilità solo una volta poi non è andata bene. Ho capito che per me, lì, la strada era chiusa. Così ho cominciato a fare tv.