Citazioni di Umberto Eco
La lettura è unimmortalità allindietro.
Wikipedia ha anche un'altra proprietà: chiunque può correggere una voce che ritiene sbagliata. Ho fatto la prova per la voce che mi riguarda: conteneva un dato biografico impreciso, l'ho corretto e da allora la voce non contiene più quell'errore. [...] La cosa non mi tranquillizza per nulla. Chiunque potrebbe domani intervenire ancora su questa voce e attribuirmi (per gusto della beffa, per cattiveria, per stupidità) il contrario di quello che ho detto o fatto.
Chi controlla a Wikipedia non solo i testi ma anche le loro correzioni? O agisce una sorta di compensazione statistica, per cui una notizia falsa verrà prima o poi individuata?
Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell'interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita.
La televisione di Stato è carismatica per eccellenza: il pubblico e i giornali rimangono sconvolti e affascinati da quello che avviene sulle tre reti nazionali, mentre da Berlusconi può avvenire qualsiasi cosa. Se Baudo sulla Rete Uno parla male del suo presidente, entra in crisi il sistema politico nazionale, ma Baudo da Berlusconi potrebbe bestemmiare in prima serata, e protesterebbe al massimo il prevosto della parrocchia all'angolo.
[...] la scienza di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio, e senza malizia [...] la cacopedia ha il fine, santamente ignobile, di porre freni all'immaginazione umana e di mandare a vuoto numerosi futuri concorsi a cattedre universitarie.
La più grande rivoluzione politica fatta in Italia nell'ultimo secolo, la marcia su Roma, è stata fatta con il suo capo e organizzatore nella cuccetta di un treno.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
La decadenza dei costumi non sta in ciò che fanno Lady D e l'amante, ma nel fatto che i lettori paghino per farselo raccontare.
Biografia e libri
Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.
Nel 1971 è stato tra i fondatori del primo corso del DAMS all’Università di Bologna. È stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, il 9 gennaio 1996.
Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, del 1980, riscontrò un grande successo sia presso la critica sia presso il pubblico, tanto da diventare un bestseller internazionale, tradotto in 47 lingue e capace di vendere 30 milioni di copie. Il libro è stato anche tra i finalisti del prestigioso Edgar Award nel 1984, e ha vinto il Premio Strega.
Tra i suoi lavori ci sono Il pendolo di Foucault, L’isola del giorno prima, Baudolino, La misteriosa fiamma della regina Loana, e l’ultimo libro, Il cimitero di Praga, edito nel 2015.